Ma che te ne fai di un blog?

Doman­da sacro­san­ta che mi è sta­ta rivol­ta ieri da un ami­co, a cui rispon­do in loco.

All’i­ni­zio fu un espe­ri­men­to, un modo per stu­dia­re la rete e le sue leg­gi, un siste­ma per entra­re atti­va­men­te in un mon­do sco­no­sciu­to ed affa­sci­nan­te, in pre­vi­sio­ne di una cri­si del mio set­to­re lavorativo.

Poi però , sco­prii altro.

Prin­ci­pal­men­te, come già dis­si in altro post, la pos­si­bi­li­tà di met­te­re in ordi­ne i pro­pri pen­sie­ri. Scri­ve­re, spe­cial­men­te sul­la rete, in cui la velo­ci­tà di con­su­mo di un argo­men­to può esse­re ful­mi­nea, è un tre­men­do ban­co di prova.

Al di là del risul­ta­to (“chis­sè se a qual­cu­no inte­res­sa quel­lo che ho da dire”), per scri­ve­re devi impa­ra­re a pen­sa­re. Rapi­da­men­te, luci­da­men­te, in modo congruente.

E ti devi infor­ma­re. Se vuoi scri­ve­re di un argo­men­to, con­si­de­ran­do che quel­le paro­le giron­zo­le­ran­no su inter­net, famo­se o no, più o meno per l’e­ter­ni­tà, devi sape­re quel­lo che dici; docu­men­tar­ti, stu­dia­re. Come tut­ti han­no sicu­ra­men­te potu­to spe­ri­men­ta­re, tro­va­re un’in­for­ma­zio­ne oggi su inter­net è faci­le quan­to dif­fi­ci­le è discri­mi­na­re le infor­ma­zio­ni vere dal­le stronzate.

A vol­te per scri­ve­re un post ci met­ti due gior­ni, per cer­ca­re e for­ni­re a chi ti leg­ge­rà dati vero­si­mi­li e non pet­te­go­lez­zi o dog­mi del tut­to sog­get­ti­vi, come spes­so fan­no tan­ti sedi­cen­ti “ricer­ca­to­ri di veri­tà”, per poi veder­lo let­to da una qua­ran­ti­na di persone.

Oggi, dopo tre anni di atti­vi­tà più che ser­ra­ta, devo dire che sono estre­ma­men­te feli­ce di que­sta scelta.

Al di là del­la pos­si­bi­li­tà di cono­sce­re il pen­sie­ro di altri e far cono­sce­re il mio, infat­ti, ho potu­to “incro­cia­re la pen­na” in tan­te situa­zio­ni diver­se e con mol­te tipo­lo­gie di per­so­ne altret­tan­to varie­ga­te: dal­l’i­dio­ta al guru, dal pro­vo­ca­to­re all’e­sper­to, dal genio allo stu­den­te a chi più ne ha ne metta.

Impa­ra­re a discu­te­re, quan­do non hai la per­so­na davan­ti e non la puoi guar­da­re negli occhi per capi­re cosa real­men­te sta pen­san­do, o chi dav­ve­ro sia, toglie dav­ve­ro tan­te infor­ma­zio­ni che nor­mal­men­te dia­mo per scon­ta­te in una discus­sio­ne ma che, quan­do ven­go­no a man­ca­re… si sente.

Devi rispon­de­re alle paro­le e non alla per­so­na (anche se ogni tan­to, lo con­fes­so, la per­so­na­li­tà di qual­che com­men­ta­to­re era tal­men­te evi­den­te dal tono che non ho avu­to biso­gno di veder­li per capi­re che raz­za di idio­ta fos­se!) e devi far­lo a tono, stan­do atten­to a non insul­ta­re gra­tui­ta­men­te, a non lede­re una sen­si­bi­li­tà di cui non cono­sci la pro­fon­di­tà e la vulnerabilità.

E poi… alla fine… sco­pri­re che all’in­ter­no ave­vo parec­chio da dire e che, anco­ra, qual­che car­tuc­cia mi rimane.

Tan­ti argo­men­ti si sono svi­lup­pa­ti da soli, men­tre scri­ve­vo qual­che inci­pit esi­tan­te. E tan­ti altri sono nati in modo del tut­to indi­pen­den­te da quel­lo che vole­vo scri­ve­re in ori­gi­ne (non ave­te idea di quan­te vol­te mi è toc­ca­to cam­bia­re il tito­lo che ave­vo pen­sa­to per il post per­chè ero fini­to a par­la­re di tutt’atro…)

Saba­to scor­so sono anda­to a pre­sen­ta­re il mio libro alla Libre­ria Eso­te­ri­ca di Mila­no. Una piaz­za impor­tan­te, sen­za dub­bio, ma soprat­tut­to la mia pri­ma vol­ta a par­la­re in pub­bli­co di cose non tec­ni­che, e fuo­ri da un ‘aula di for­ma­zio­ne; ho par­la­to per un’o­ra a fila. Se non aves­si scrit­to tut­to quel­lo che ho scrit­to, non cre­do avrei avu­to la capa­ci­tà di orga­niz­za­re un discor­so coe­ren­te “al volo” (non mi ero pre­pa­ra­to asso­lu­ta­men­te nulla).

Cre­de­te­mi: scri­ve­re per que­sto blog è sta­to non solo un pia­ce­re, ma un’e­spe­rien­za per­so­na­le di matu­ra­zio­ne e crescita.

Qual­co­sa che ha ampia­man­te ripa­ga­to gli sfor­zi gior­nia­lie­ri fat­ti da qua­si tre anni a que­sta parte.

E, infi­ne, un’e­spe­rien­za che con­si­glio cal­da­men­te a tutti.

Dopo­tut­to non ci vuo­le mol­to a met­te­re in pie­di un blog. Ci sono mol­te piat­ta­for­me del tut­to gra­tui­te su cui ini­zia­re que­sto fan­ta­sti­co viag­gio nel mon­do del­la comunicazione.

E poi, nel caso ave­ste biso­gno di una mano… io sono qui.

Pro­va­te­ci, dai!

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Ailinen

Ho pro­va­to con tan­ti blog, franz, ma alla fine nes­su­no lo leg­ge­va e com­men­ta­va. A che ser­ve un blog se non puoi con­di­vi­de­re le idee?

For­se uno fun­zio­na­va, nono­stan­te sia­no due anni che non lo seguo di tan­to in tan­to met­to­no dei com­men­ti, ma non so se continuarlo…

Ailinen

gra­zie mil­le Franz.

Fede

(-: (-:

LeLLo

Ribal­tia­mo la doman­da: per­chè noi leg­gia­mo un blog? 

Per coe­ren­za di idee, per con­tra­sto di idee, per pas­sio­ni comu­ni, per ami­ci­zia, per alle­gria, per fare un sor­ri­so, per ascol­ta­re bel­la musi­ca, per le foto scon­ce, per pas­sa­re 10 minu­ti, per spre­ca­re 10 minuti…

Ma for­se l’u­ni­co moti­vo vero è per con­di­vi­de­re qual­co­sa con altre Per­so­ne anche sul­la rete.

Andrea

Con­di­vi­do pie­na­men­te. Il mio blog è neo­na­to ma devo dire che mi per­met­te di spe­ri­men­ta­re tut­to ciò che hai scrit­to nel post. Soprat­tut­to, però, mi pia­ce ave­re la pos­si­bi­li­tà di con­di­vi­de­re ciò che pen­so e vivo con la pre­te­sa, maga­ri, di lascia­re qual­che “seme” uti­le e bene­fi­co nel­l’a­ni­mo di qualcuno.
So benis­si­mo che ciò che tra­sfor­ma è l’e­spe­rien­za e non la let­tu­ra. Ma devo dire che mol­te vol­te, nel­la mia vita, in par­ti­co­la­ri cir­co­stan­ze e sin­cro­ni­ci­tà fra il mio inter­no e il mon­do ester­no, anche solo una o due paro­le let­te han­no cam­bia­to una mia situa­zio­ne o inne­sca­to pro­ces­si che più in là si sono rive­la­ti fon­da­men­ta­li per una trasformazione.
Det­to que­sto, ti rin­gra­zio per­so­nal­men­te (e pub­bli­ca­men­te) per aver­mi “pas­sa­to” que­sto inte­res­se e per aver­mi aiu­ta­to nel ren­der­lo reale.
Lo so, è “pub­bli­ci­tà occulta”.…..ma è anche e soprat­tut­to un gra­zie sentito!! 😉

fred

Franz, hai un blog bel­lis­si­mo, vali­dis­si­mo, selet­ti­vo, attua­le. Hai talen­to e spi­ri­to critico.
Complimenti.
Saluti. 😉

jackll

Ti cono­sco da popco,da quan­do è comin­cia­ta la sto­ria del­la “suina”,e ho potu­to accer­tar­mi che non scri­vi cazzate,ma è tut­to ben documenteto,poi i tuoi post sul­la cono­scen­za spi­ri­tua­le e di Giu­sep­pe e Valeria.
Vai avan­ti così !!!!

Franz
Reply to  jackll

Gra­zie dav­ve­ro mil­le!!! :bye: