Tron Legacy… puttanata o no?
Diciamo che possiamo distinguere tra due categorie di spettatori: quelli che hanno visto (e si ricordano) il primo Tron e quelli che invece non avevano visto la prima versione.
Iniziamo da questi ultimi, che troveranno un prodotto decisamente mediocre, in cui il 3D è ottimo nelle scene di grafica computerizzata pura, ma che fa schifo in quelle in cui gli attori vengono ripresi in carne e ossa. In queste infatti la parte “naturale” non è stata ripresa in 3D e fa a cazzotti con il resto, apparendo piatta e completamente estranea alla scena.
La recitazione non è male, ma nemmeno particolarmente brillante, fatta eccezione per il personaggio di Zuse, modellato su David Bowie, abbastanza ben caratterizzato, anche se sgradevole (ma è il personaggio a richiederlo).
In compenso la quantità di luce data dagli effetti speciali è veramente incredibile, e costituisce forse l’unico aspetto degno di nota per un lavoro altrimenti appena mediocre.
Diverso è il discorso per quelli che, come me, hanno ancora vivo il ricordo e l’emozione suscitati dal primo Tron, capolavoro di animazione e fantasia nel momento in cui uscì nelle sale, due decadi or sono.
Per noi “vecchi” del cinema di fantascienza, questa versione di Tron è una cagata pazzesca.
La trama dovrebbe svolgersi come seguito della vecchia storia, ma poi nel film accadono le stesse identiche scene della vecchia versione, con la corsa del motolabirinto, il combattimento con i dischi di energia e la fuga sulla nave che si muove lungo un raggio di luce.
Non una trovata, non un minimo sforzo di fantasia, nulla più di un remake, con in più un 3D che sembra il limone sul pesce: serve solo a nascondere il cattivo sapore sottostante.
Numerosissime le citazioni a vari film, da Spiderman a Guerre Stellari (parecchie) passando da “L’uomo che cadde sulla terra”.
In buona sostanza un prodotto di bassa lega, giocato sulla speranza che la gente abbia la memoria corta e su effetti speciali che ormai, sinceramente, hanno un po’ rotto i maroni.
Per quanto mi riguarda un film irrispettoso del pubblico e di un’opera, quella originale, che rappresentò ai tempi molto più di un’innovazione.
In sintesi una solenne puttanata, da vedere solo in caso di emergenza noia!
Io l’ho visto Tron, ma non ho visto il precedente.
Non è stato venduto come seguito nè come remake, in realtà.
Belle alcune scene, soprattutto quelle con gli effetti delle scie luminose.
Se 25 anni fa il film era basato sulla stessa idea che si vede oggi, sicuramente era innovativo, al tempo.
Per quello odieno voto 6– !!
Ciao Freina. Si, le idee erano proprio le stesse. Infatti fu davvero un capostipite nel suo genere. Considera che il cyberspazio alla Gibson (all’origine del concept di Tron) nacque grazie al romanzo Neuromante, che venne proprio pubblicato nel 1984, ovvero due anni dopo l’uscita di Tron.
non sono della «vecchia guardia» (ho un misero quartino di secolo) ma mi sono visto e assaporato il vecchio Tron (con la T maiuscola) e sopravvivo a stento all’ idea che ne abbiano fatto un remake. Tra l’ altro malriuscito.
Due cose mi sono certe:
1) non lo andrò mai a vedere
2) siamo veramente in pochi a conoscere l’ esistenza del film “padre”.
Da parte mia ne impongo la visione a tutti quelli che mi parlano di questa caccola: prima guardati l’ originale, poi ne parliamo..
no? 😉
tra l’ altro al TG2 l’ hanno ribattezzato “Torn”.…. ma Natalie Imbruglia non se la prende? 😀
Direi che è un quartino di secolo speso bene! Grazie del passaggio e del commento!
Ho visto il primo molti anni fà,veramente bello e innovativo,speravo che questo fosse la giusta prosecuzione,ma da ciò che mi dici è solo una brutta copia in 3D,e sinceramente stò 3D m’ha stufato,ti ringrazio per la dritta in quanto risparmierò dei soldi e una sonora delusione.
Puttanata, puttanata, come no! 🙂 Superpazzesca anche. Un film che forse nell’obiettivo dei produttori in Disney voleva rinverdire il merchandising di Tron – che è durato 25 anni ma che lentamente ha accumulato somme inaspettate. Inaspettate perché il film fu un mezzo fiasco ma era originale. Essendo un fiasco non venne ripetuto né scopiazzato da altri. Essendo originale e restando unico nel suo genere riuscì a fare presa su una cerchia di appassionati per lo smercio di altri prodotti licenziati.
Il punto è: come cacchio gli è venuto in mente di parlare dell’informatica del 2010 usando lo stesso immaginario e linguaggio adatto all’informatica della metà degli anni 80?
La risposta è dentro di noi… e purtroppo è sbagliata!!! 🙂
Ti seguo ogni tanto, eh? Ciao.
Ueilà… ma sai che fa piacere vedere un commentatore ritornare? Si che lo sai! 🙂
Scherzi a parte… grazie!
Bè… i lettori fissi sono una leggenda con tracce di verità accertate. Ma sono così pigri che non commentano 🙂
Grazie a te.
E quindi, aggiungo… quando dici che è un film irrispettoso del pubblico, hai così ragione che sento di poterci mettere la firma 🙂
:bye: