Hereafter: toccante. Davvero toccante.
Clint non ne sbaglia una. E neppure questa. Un film davvero… bello. Una vecchia scuola, un garbo estremo nell’affrontare un tema per molti ancora spinoso, per la scienza del tutto deprecabile.
La morte, la sofferenza del distacco. Qualcosa che potrebbe apparire pesante a parlarne così. E invece Clint è di una bravura fenomenale nel farlo sentire normale. C’è una qualità di estrema dolcezza che pervade l’intera durata del film, sapientemente aiutata da un ritmo piuttosto lento ma mai, assolutamente mai, noioso.
In 135 minuti di film non c’è un solo secondo di caduta, non un solo attimo di disarmonia. Una narrazione così delicata ma intensa da ricordare una cerimonia del tè officiata da un autentico maestro.
E Clint, per quanto riguarda il cinema, credo che possa tranquillamente meritarsi tale titolo.
Anche Matt Damon, per una volta fuori dai parametri dei suoi personaggi abituali, non stona per nulla, nei panni di un sensitivo estremamente capace ma che non ha nessuna voglia di mettersi a fare il guru. Cecilé de France apporta e sottolinea la dolcezza di cui dicevo prima, con uno sguardo molto comunicativo ma sempre nei canoni di un grande garbo.
Non aspettatevi un film d’azione e nemmeno una di quelle stronzate alla “Misteri”. Non ci sono effetti speciali, non ci sono sequenze oniriche o spettacolari. C’è solo la dolcezza di un uomo che condivide quello che ha dentro con il tocco di un gentiluomo d’altri tempi.
Al termine della proiezione, come faccio sempre, ho provato ad ascoltare la qualità che si era creata tra il pubblico: la stessa identica che veniva espressa dal film. Una tranquilla, leggermente commossa ma pacata dolcezza.
Questo non è un film che fa pensare.
E’ una storia che fa sentire.
Non perdetevela.
Franz, ho visto il film e condivido pienamente quello che hai scritto … percepito e sentito .… toccante e molto dolce..una bella qualità..è un film da non perdere..
Concordo, un film nel quale ti senti interprete
I sentimenti che affiorano nei tre racconti sono sentimenti reali raggiunti con maestria.
Marcus il gemello ha espresso intensamente il suo dolore per la perdita del fratello.
Talmente reale e comprensibile in particolar modo a me in quanto ho una sorella gemella senza escludere gli altri interpreti.
Clint Heastwood ha superato se stesso.
Un film semplice ma intenso di sapore e spero ne seguano altri.
chiara c.
Ho visto il film, ed il mio giudizio è fortemente negativo. Da un punto di vista commerciale è un ottimo prodotto proprio perchè abbonda in sciocchezze.
La sceneggiatura è banale, piatta ed assolutamente insignificante.
Il film è culturalmente pessimo proprio perchè approfitta della faciloneria e della ignoranza della maggioranza delle persone.
In sostanza si cerca malamente di fare una distinzione tra sensitivi buoni e sensitivi cattivi e si avanza l’ipotesi di un fantomatico complotto internazionale volto al nascondimento di presunte prove scientifiche no si sa bene di cosa.
Si vuole far credere che il mondo dell’irrazionalità e delle fantasie bislacche sia ghettizzato, mentre invece è esattamente il contrario e questo film sta a dimostrarlo.
Voler legittimare i “sensitivi buoni” dandogli una presunta copertura “scientifica” facendo leva sulla totale ignoranza del pubblico, è una operazione scaltra e ignobile e finisce con il far credere che non tutti i sensitivi siano dei lestofanti, dando una grossa mano proprio a questi ultimi.
La scena peggiore è quella del bambino che perde il cappello per intervento dallo spirito del fratello gemello. E’ veramente ignobile credere che qualcuno possa essere salvato da un evento come un attentato, attraverso l’intervento di un proprio caro defunto. Quei poveretti morti non avevano nessuno che potesse intervenire? A questa domanda gli idioti rispondono che esisterebbe un disegno che noi non possiamo conoscere. Però, per loro, la cosa importante è che questo fantomatico disegno preveda il salvamento della loro ritenuta fondamentale pellaccia. Per gli altri esisterà un piano b.
Si trattta di un ottimo prodotto commerciale, il marketing è ineccepibile.
Per esempio la scelta della nazionalità della giornalista non è di certo casuale. Nell’immaginario delle persone abituate a “ragionare” per luoghi comuni, il francese rappresenta la persona snob e scettica per eccellenza. La scelta è funzionale per rendere più “sensazionale” il fatto che sia proprio una rappresentante della Francia “neoilluminista” a ricredersi sull’esistenza di oltremondi. A questo si aggiunga anche un pizzico di patriottismo americano in chiave garbatamente antifrancese. Anche la presunta scienziata dall’accento tedesco serve per dare credibilità alla bufala sulle prove scientifiche dell’aldilà(teutonica affidabilità).
Il ruolo del sensitivo aveva bisogno, per essere accattivante, di un attore bello. Vi immaginate la scena nella scuola di cucina con la strafica, recitata da un attore non piacente? Eastwood è bravissimo nel colpire l’immaginario dell’uomo medio superficiale. Il sensitivo in questo film doveva essere rassicurante, bello e dal cuore puro proprio per piacere a quella parte di pubblico che è abituato a non avere contatti con la realtà.
Oggi purtroppo a non avere spazio è la divulgazione scientifica, e non certamente le boiate strampalate che invece hanno un grande spazio nei media. Chiunque si azzardi a contestare, peraltro con argomenti ben fondati, le sciocchezze degli oroscopi, dell’occultismo come anche delle religioni, viene immediatamente isolato e trattato come una persona insensibile che non capisce nulla.
Questo film è un tipico esempio di approssimazione e di ignoranza costruito su misura sulle persone che non vogliono approfondire nulla. Il film è ancora più subdolo proprio perchè si ammanta di un finto scetticismo superficiale.
Io non ho la minima idea su cosa possa seguire dopo l’evento che noi chiamiamo morte, però non capisco bene come si farebbe ad utilizzare il metodo scientifico moderno per indagare questo argomento.
Qualcuno afferma di avere fatto un “salto” nell’aldilà, potrebbe essere anche vero, però come facciamo a verificarlo?
Quanti sanno, anche approssimativamente, cosa sia il metodo scientifico?
Questo film naviga nell’ignoranza generalizzata.
Personalmente credo che tema del film fosse la morte e quello che ne segue, insieme al trauma del distacco ed alla sofferenza seguente. La denuncia sui falsi sensitivi, peraltro molto marginale, a cui segue l’ammissione che qualcuno che può avere un contatto con l’altra parte invece c’è, mi paiono assolutamente marginali nel contesto. Quindi non sono certo di comprendere tutta la tua acrimonia di cui trasuda il tuo commento. Ma, ovviamente, fai come credi.
Tuttavia su una cosa ti do ragione: se più persone conoscessero il cosiddetto “metodo scientifico” di cui tanto tu e altri andate cianciando, certa scienza becera, bacchettona, idiota e settaria non avrebbe tutto il potere che invece ha di frenare l’evoluzione umana.
A me sinceramente pare che, più che il film, qui siano gli esseri umani che navigano nell’ignoranza.
Il tema del film è fare cassetta. Gli ingredienti ci sono tutti: sensitivo intellettuale bonazzo dal cuore d’oro, giornalista francese carina e trendy e storia strappalacrime con bimbi simpatici. Il tutto condito con i soliti luoghi comuni sull’aldilà.
Il mio riferimento al “metodo scientifico” non vuole di certo dimostrare che con esso si possamo risolvere tutti i problemi che attengono alla nostra esistenza, piuttosto rimarcavo il fatto che nel film, con molta faciloneria, si fa riferimento a prove scientifiche sull’esistenza dell’aldilà. Questa ti sembra una sciocchezza oppure no? A me pare che certi temi non debbano essere affrontati facendo riferimento al metodo scientifico il cui richiamo serve solo a prendere in giro quelli che sono completamente digioni in fatto di scienza (99,99%)
Chiunque si permette di contestare le affermazioni generiche sul soprannaturale, viene immediatamente accusato di scientismo e di ottusità. Oggi, soprattutto in Italia, chi cerca di fare scienza viene deriso e umiliato. Quelli che vanno in giro “cianciando” sono soprattutto i soprannaturalisti.
Mi fai degli esempi specifici di scienza che frenerebbe l’evoluzione umana? A cosa ti riferisci esattamente? Io ti posso fare decine di esempi in cui sono le religioni, l’occultismo e le pseudoscienze a frenare “l’evoluzione umana”.
Gli scienziati non vivono di certezze e dogmi indimostrabili, il fatto che tu pensi sia così è un altro segno della totale mancanza di educazione scientifica. Ovviamente questo non significa che la ricerca scientifica non sia talvolta asservita ad interessi assai discutibili, ma questa è tutta un’altra storia.
In conclusione, io ho detto varie cose, se ne hai voglia potresti punto per punto contestarle se non sei d’acccordo? Ovviamente il film è solo uno spunto di riflessione, non bisogna attribuirgli tanta importanza.
Ciao
Potrei punto per punto contestare le tue affermazioni, ma:
A) Non ne ho voglia
B) Non ne ho il tempo
C) Non vedo perchè
Ciao pippo. Buon fine settimana.
Peccato, tendenzialmente un blog dovrebbe servire a confrontare le reciproche opinioni. Me ne farò una ragione. 🙂
Esistono personaggi che hanno la presunzione di affrancarsi dalla “new age” o dalle religioni, attraverso affermazioni indimostrate solo apparentemente dissimili. Ovviamente quando a questi personaggi viene offerta la possibilità di testare rigorosamente le loro asserzioni, in generale scappano oppure accusano (rigorosamente senza argomentazioni) che il proprio interlocutore ha la mente chiusa che non consente l’ingresso a delle presunte fondamentali Verità.
Poi ci sono quelli che sono perfettamente consapevoli delle castronerie che dicono, però lo fanno perchè ne traggono profitto sulla pelle delle persone prive di senso critico. Oppure perchè funziona con le ragazze. 😉
Io non penso che tu appartenga a queste categorie, quindi magari avremo altre occasioni di confronto.
buon weekend
Sono sicuro che troverai qualcuno con cui confrontarti. Prima o poi.
Ciao
Io speravo che tu potessi rendermi partecipe dei risultati conseguiti in materia di Verità, chissà magari ci ripenserai. 🙂
Dopo aver visto il film ho dovuto reprimere il mio senso critico dopo aver osservato gli occhi lucidi delle amiche con cui ero. Se mi fossi azzardato a dire che il film si basa su una serie di stereotipi, come minimo mi avrebbero linciato, e l’atmosfera dolcemente “magica” creata dal film sarebbe svanita all’istante. 😀
Io sono circondato da persone che credono agli oroscopi, che usano i fiori di bach, che credono a fantomatiche divinità, tutti estremamente suscettibili quando qualcuno mette in discussione le cose a cui credono. Poi ci sono quelli che si sentono di “nicchia” e per questa ragione sono troppo in alto anche solo per ascoltare chi pensa cose diverse.
ciao
Come ti capisco…