Quei bimbi che bevono a due mani…
Avete mai osservato un bambino quando beve? Quando tiene il bicchiere con due mani perchè troppo grosso per lui?
Quanta intensità in quel semplice, piccolo, istintivo gesto!
Osservare è importante, perchè ti permette di farti toccare dal mondo in modo a volte terribile, ma a volte squisito.
Il bimbo che beve lo fa con tutto se’ stesso. Ha sete. Esiste solo l’acqua in quel momento. Trae una gratificazione ed un piacere da quel semplice contatto che quasi non ci si crede. Il contatto con il bicchiere, innanzitutto: fresco. Quando hai sete, il tuo corpo sta chiedendo liquidi per abbassare la temperatura interna e per adiuvare una cinquantina di processi biochimici.
Il bimbo non sa nulla di tutto questo: sa solo che ha sete! E quando sente l’acqua scendere per la gola, prova un piacere quasi da orgasmo.
Lui è tutto lì, in quel momento. Tutto nel gesto, tutto nel sentire, tutto nel piacere.
Non avevo idea di quanto mi fossi perso nel crescere, fino a che non mi sono accorto di un bambino, questa mattina al bar, che beveva un bicchiere d’acqua.
Un gesto semplice, un intero mondo al suo interno.
Un universo da riconquistare!
Proprio oggi ho postato su fb una frase di J.D.Morrison che mi sembra aderente a questo attegiamento dei bambini: “non riempire la tua vita di attimi, riempi i tuoi attimi di vita”