Dopo il casino che abbiamo piantato in rete, la situazione è decisamente cambiata. Una moratoria ha infatti bloccato la delibera al centro della vicenda, la 668/2010. AGCOM per ora quindi non potrà permettersi di avocare a se’ quei poteri che dovrebbero essere esclusiva spettanza del parlamento.
La cosa slitta quindi di fatto al novembre 2011, soprattutto dopo il parere espresso dalle Commissione europea e dalla WIPO (World Intellectual Property Organization) e fino a quella data possiamo respirare un po’ più liberamente.
Cosa possiamo trarre come insegnamento da tutto questo?
Semplice; che la forza di un popolo in regime di democrazia sta nel fatto che qualunque politico tiene ad una sola cosa: la poltrona che ha sotto il culo. E’ l’unico vantaggio di una democrazia che si è trasformata in demagogia: quello di poter trasformare quest’ultima in un’arma per convincere il governo a fare quello che diciamo noi e non esclusivamente i cazzi propri.
Il politico sa che il suo incarico ha una durata limitata nel tempo. Se vuole continuare a mantenere i privilegi della sua posizione deve imparare a temere il popolo.
E con la rete, la possibilità di fare arrivare un messaggio del genere è, come abbiamo visto, molto più reale che in passato.
Questo ci dovrebbe fare riflettere però sulla responsabilità di cui, improvvisamente, ci troviamo di nuovo investiti. La responsabilità di sorvegliare sull’operato del politico perchè continui a rappresentare il popolo che lo ha eletto.
Ma questa è un’arma a doppio taglio: il popolo può non essere pronto ad assumersi tale responsabilità, specialmente in un paese in cui l’ignoranza e la superficialità non solo regnano sovrane, ma vanno a braccetto con il moralismo e l’ipocrisia.
Comunque, mi viene da dire, peggio della classe politica attuale è difficile trovarne quindi, forse, potrebbe anche andar bene così.
Per un po’.…
AGCOM: slitta la delibera. Però la demagogia è un’arma a doppio taglio.
Dopo il casino che abbiamo piantato in rete, la situazione è decisamente cambiata. Una moratoria ha infatti bloccato la delibera al centro della vicenda, la 668/2010. AGCOM per ora quindi non potrà permettersi di avocare a se’ quei poteri che dovrebbero essere esclusiva spettanza del parlamento.
La cosa slitta quindi di fatto al novembre 2011, soprattutto dopo il parere espresso dalle Commissione europea e dalla WIPO (World Intellectual Property Organization) e fino a quella data possiamo respirare un po’ più liberamente.
Cosa possiamo trarre come insegnamento da tutto questo?
Semplice; che la forza di un popolo in regime di democrazia sta nel fatto che qualunque politico tiene ad una sola cosa: la poltrona che ha sotto il culo. E’ l’unico vantaggio di una democrazia che si è trasformata in demagogia: quello di poter trasformare quest’ultima in un’arma per convincere il governo a fare quello che diciamo noi e non esclusivamente i cazzi propri.
Il politico sa che il suo incarico ha una durata limitata nel tempo. Se vuole continuare a mantenere i privilegi della sua posizione deve imparare a temere il popolo.
E con la rete, la possibilità di fare arrivare un messaggio del genere è, come abbiamo visto, molto più reale che in passato.
Questo ci dovrebbe fare riflettere però sulla responsabilità di cui, improvvisamente, ci troviamo di nuovo investiti. La responsabilità di sorvegliare sull’operato del politico perchè continui a rappresentare il popolo che lo ha eletto.
Ma questa è un’arma a doppio taglio: il popolo può non essere pronto ad assumersi tale responsabilità, specialmente in un paese in cui l’ignoranza e la superficialità non solo regnano sovrane, ma vanno a braccetto con il moralismo e l’ipocrisia.
Comunque, mi viene da dire, peggio della classe politica attuale è difficile trovarne quindi, forse, potrebbe anche andar bene così.
Per un po’.…
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