Vasco Rossi, il cancro, gli oncologi e via delirando…

Qualche giorno fa il Blasco nazionale ha dichiarato che, se gli venisse diagnosticato un cancro incurabile, si farebbe imbottire di antidolorifici e se ne andrebbe a vivere ai caraibi quanto gli resta piuttosto che attendere la fine in un ospedale sottoposto a trattamenti terribili.
Apriti cielo! Il giorno dopo sui giornali ho assistito allibito alla reazione di alcuni illustri oncologi italiani che si sono scagliati addosso a questa dichiarazione, sostenendo che dava il cattivo esempio agli italiani e che poteva indurre dei malati ad intraprendere proprio questa scelta, a detta loro “irresponsabile”.
Irresponsabile? E dove sarebbe questa irresponsabilità? Nello scegliere di morire secondo la propria coscienza anziche secondo quella dei lor signori medici?
Ma passiamo pure oltre.
Qui il fatto grave è un altro: è infatti incredibile che esistano ancora dei medici che pensino di potersi permettere di zittire un cittadino, per quanto influente, solo perchè ha dichiarato qualcosa di contrario a ciò che loro fanno come professione.
Come se la chemioterapia e la radioterapia fossero il verbo e gli oncologi i profeti.
Ma non è così.
Un medico, per quanto faccia un lavoro di grande responsabilità e per il quale sono (o dovrebbero) essere richieste la massima profondità di preparazione, la massima serietà professionale e il massimo rispetto per l’essere umano, non è un profeta, ne’ un santo ne una guida ne altro.
E’ un professionista che si deve (o dovrebbe) occupare della salute altrui e non delle sue opinioni e tantomeno dovrebbe definire “irresponsabile” un comportamento che, semplicemente, si oppone alla sua professione.
Ma ovviamente anche per quella medica, come per tutte le caste, qualsiasi voce contraria è da zittire.
Per quanto mi riguarda mi dichiaro totalmente in linea con il pensiero di Vasco.
Anch’io, se mi trovassi con addosso un cancro allo stadio terminale (ho detto TERMINALE), a meno di esigenze particolari, di certo non mi sottoporrei ai trattamenti attualmente disponibili nella medicina occidentale.
E se Vasco è un irresponsabile… beh, penso che se ce ne fossero di più di “irresponsabili” come lui, forse la classe medica comincerebbe a farsi venire quei dubbi che da troppo tempo schiva con troppa abilità.
Ben detto Franz.
Thanks! :bye:
Sul malato ci campano in tanti e,se fosse vero che a certi illustri specialisti, stessero a cuore le persone,non sparerebbero certe cifre anche per una sola visita di venti minuti.
Ho lavorato in un reparto di oncologia e so cosa dico, e anche per il resto la penso come te e come Vasco.
Abbiasmo diritto di vivere e di morire come vogliamo.
QUOTO!! :finger: