La furia dei titani 3D – spettacolare ma…

A voler par­la­re di que­sto film si può fare in due modi: dal pun­to di vista cul­tu­ra­le o da quel­lo spettacolare.

Dal pri­mo non si può che par­lar­ne così così, a cau­sa dei dia­lo­ghi un po’ defi­ci­ta­ri, del­l’in­si­sten­za su temi cari alla mora­le ame­ri­ca­na (e un po’ meno alla nostra) qua­li il con­flit­to del figlio che non si sen­te cura­to dal padre, la fedel­tà a una pro­mes­sa che a un cer­to pun­to non dovreb­be più vale­re ma vie­ne rispet­ta­ta con­tro tut­to e con­tro tut­ti etc. etc.

Dal secon­do inve­ce, non si può che par­lar­ne benis­si­mo: rit­mo ben stu­dia­to, per­so­nag­gi uma­ni cre­di­bi­li e divi­ni­tà un po’ par­ti­co­la­ri (sono rap­pre­sen­ta­te più come degli alie­ni che come Dei, ma sono comun­que pia­ce­vo­li) e poi… una com­pu­ter gra­fi­ca dav­ve­ro ecce­zio­na­le e, final­men­te, un 3D degno di que­sto nome.

Il film ti scor­re via pia­ce­vo­le, nono­stan­te l’o­ra e qua­ran­ta di dura­ta, e ti cata­pul­ta in un altro mon­do, sen­za por tem­po in mez­zo. Con un Liam Nee­son sem­pre in gam­ba e un Sam Wor­thing­ton bel­lo arzillo.

Ho sem­pli­ce­men­te ado­ra­to la figu­ra di Pega­so, il caval­lo ala­to che è sta­to rea­liz­za­to uti­liz­zan­do un pos­sen­tis­si­mo Fri­so­ne nero, dal­la strut­tu­ra dav­ve­ro impressionante.

E ho tro­va­to dav­ve­ro incre­di­bi­le il rea­li­smo con cui le imma­gi­ni rea­liz­za­te in CGI pos­so­no evo­ca­re davan­ti ai nostri occhi le uma­ne fan­ta­sie più bel­le o spaventose.

Insom­ma… a me que­sto film è pia­ciu­to, ma mi ren­do con­to che le moti­va­zio­ni che lo han­no reso così pia­ce­vo­le ai miei occhi pos­so­no non esse­re altret­tan­to vali­de per tut­ti, per­ciò… da vede­re, ma solo se vi pia­ce sognare!

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maurizio

anch’io amo mol­to sognare.però devo dire che negli ulti­mi tem­pi l’u­ni­co film spet­ta­co­la­re che mi ha fat­to “sbroccare“parecchio è sta­to il mera­vi­glio­sis­si­mo avatar.credo che abbia dei “contenuti“molto adat­ti per chi voglia “realmente“aprire gli “occhi”.in spe­cial modo la “realizzazione“del pro­ta­go­ni­sta, secon­do me da vivere,per ana­lo­gia. :war­rior: :swim: