Fare salti d’Ottava per cogliere il Meraviglioso – by Giuseppe
Proviamo a ricordare quante volte, nella vita, abbiamo fatto sforzi incredibili per raggiungere qualcosa che ci stava particolarmente a cuore.
E, tornando indietro a quei ricordi, sicuramente ci sovverrà l’atmosfera di meraviglia che, aureolata, circondava ogni gesto, ogni parola…ogni sensazione ed emozione.
Chi di noi non ha fatto un lungo viaggio per appagare un desiderio, rinunciato a dormire o vissuto momenti d’attesa sotto la pioggia; oppure sopportato il caldo, il freddo e la fatica per raggiungere un obiettivo, per un amore…per un “contatto”.
Sempre, dietro l’esperienza del Meraviglioso, vi è il nostro “sforzo” per raggiungere l’oggetto desiderato, poi tutto diventa magia.
Pensiamo, al contrario, a quanti momenti, giornate, forse mesi, abbiamo vissuto nell’apatia e nel grigiore.
A qualcuno sembrerà strano ma…dietro tutto questo c’è la Legge del Tre e del Sette.
Finché non portiamo a compimento un’Ottava, saltando gli intervalli, e fin quando non passiamo da un’Ottava all’altra, siamo costretti a “rimasticare il masticato”: pena la ripetitività e la noia. Niente freschezza, niente meraviglia.
Ma quando grazie ad un intenso sforzo, animati dal “fuoco della passione”, siamo riusciti a non fermarci davanti a nessun ostacolo, allora, anche se stanchi, sudati, coi muscoli doloranti o col cervello che ci scoppia, l’atmosfera attorno a noi cambia di colpo, rivelandoci tutto il suo splendore.
Allora una musica, un sorriso, un tramonto…ma anche il semplice respirare, guardare le proprie mani, ascoltare la propria o l’altrui voce…tutto, insomma, si trasforma nell’esperienza del Meraviglioso.
Non è che prima “lui” non c’era: eravamo noi che non c’eravamo.
Il Meraviglioso è sempre lì, che attende un nostro “risveglio”.
Grazie Giuseppe il tuo scritto è meraviglioso.…
Grazie a te Donatilla. :hammer:
Meraviglioso accorgersene!