Se qualcuno ti risponde col silenzio… meglio stargli alla larga.
Ci sono quelle persone che tu fai una domanda… e loro non ti rispondono; li chiami… e non ti rispondono; gli scrivi… e non ti rispondono. Alcuni sono sordi e vabbè non è colpa loro. Altri sono idioti e vabbè ancora… non è colpa loro.
Poi ci sono quelli che si prendono il tempo per rispondere: qualche minuto, qualche ora magari o qualche giorno… ma prima o poi qualcosa te lo dicono. Persone che usano il cervello di solito, magari un po’ lentamente, d’accordo, però nella gran parte si tratta veramente di un silenzio costruttivo, che uno si prende per pensare (il che è solo segno di equilibrio, di questi tempi davvero difficili) e che prima o poi interrompe.
E poi c’è la categoria di quelli che non ti cagano di striscio. Niente, nada, nicht, no way. E non si parla di gente con l’Alzheimer che quindi si dimentica della tua domanda: no. Parliamo di una categoria di gente che non ti risponde proprio: ne con le parole, ne con i fatti. E non per un periodo definito: non ti risponde e basta. Ecco, da questi è meglio stare alla larga.
Si, perchè se rispondi col silenzio i casi sono tre: o non hai il coraggio di rispondere delle tue azioni, o non te ne frega un cazzo di quello che produci negli altri oppure sai esattamente quello che produci e lo fai apposta.
Il silenzio in risposta ad una domanda o ad una richiesta di contatto produce un vuoto che, non potendo essere riempito da risposte oggettive, viene inevitabilmente saturato dai dubbi di chi ti ha posto la domanda. E’ lo schermo vuoto del cinema mentale del malcapitato, il quale non potrà fare a meno di girare in tondo come un pirla.
E se tu produci questa cosa in modo consapevole allora vuol dire davvero che nella tua testa c’è qualcosa che non funziona. O hai troppa paura delle reazioni dell’altro, o ti reputi così superiore da non dover rispondere, o vuoi produrre qualcosa.
E’ vero: tutti abbiamo il diritto di non rispondere ad una domanda. Ma non nell’ambito di un rapporto umano, di amicizia o di semplice frequentazione, quando la richiesta rappresenta qualcosa di importante, magari anche solo per chi la pone. In questo caso la risposta non è solo un dovere, è un obbligo.
A questo punto è ovvio che un silenzio può avere solo tre motivazioni.
La prima: sai che la risposta ferirà la persona, oppure produrrà una reazione spiacevole.
C’è modo e modo di rispondere e per quanto difficile possa essere, una risposta prima o poi la devi dare. E la reazione spiacevole ci sarà comunque prima o poi, anche con il silenzio. Quindi delle due l’una: o sei un vigliacco o sei un cretino. Meglio starti alla larga.
La seconda: ti ritieni troppo superiore, o estraneo, o in diritto di farti i cazzi tuoi e sbattertene di quello che accade all’altro.
Allora il rapporto umano di cui sopra non esiste più oppure non è mai esistito, oppure i termini sono cambiati. Meglio starti alla larga.
La terza: vuoi ottenere qualcosa con il tuo silenzio.
Se vuoi qualcosa e non lo chiedi allora hai dei piani, uno scopo che per qualche motivo non vuoi far sapere. Nel migliore dei casi può darsi che tu abbia dei motivi onesti per fare questo ma parliamoci chiaro: qual’è la probabilità che i tuoi scopi siano davvero annoverabili come tali? Bassa, molto bassa. Quindi… Meglio starti alla larga.
Alla fine della fiera, se qualcuno ti risponde troppo col silenzio in assenza di giustificati motivi… meglio stargli alla larga.
E’ una questione di sopravvivenza.
assolutamente d’accordo..però ad un certo punto le cose diventano semplici. parlavo di questo fatto con un’amica in questi giorni… il silenzio all’inizio si ammanta di carisma e sintomatico mistero, ma dopo la prima, la seconda, la terza non risposta…ecco che arriva l’evidenza zen: non vuole risponderti ! chiaro e semplice (a meno che non ci sia stato un incidente mortale,uno tsunami, le cavallette di belushiana memoria…il chè è statisticamente raro). Detto ciò, non c’è silenzio che non si curi con un sano e liberatorio Vaffanculo 🙂
Puro e semplice! 🙂 🙂 🙂
Ciao Roberto!
Ciao a tutti, lascio umilmente il mio commento, magari anche non apprezzabile.
E’ da notare secondo me che se non comunicare mediante parole fosse semplice far nulla, un chè di innoquo, non avreste aperto questa discussione…vorrei difendere il diritto a non essere capiti, a non essere conosciuti, a difendersi semplicemente scostandosi di quel poco che ti consenta di non subire la prepotenza di chi parlando fa tanta confusione e manifesta incoerenza, caos insomma !
Chi ama rispondere come me con silenzio assoluto !!! vuole molte volte solo lasciare che quel caos rieccheggi !!!
La crudeltà o stronzaggine è nella prepotente violenza di chi non misura la forza !!! Se tu segui costoro rispondendo e non ti fermi in un sacrosanto silenzio…contribuisci a generere una valanga da cui verrai travolto!!!!
Non a caso in montagna lo consigliano in silenzio!!!
Liza
Bisogna anche avere il dubbio che ciò che noi chiamiamo incoerenza dell’altro, non sia invece altro che la nostra incapacità di capire riflessa su di lui. A mio parere una risposta, magari concisa, magari prendendo tempo si può e si deve dare. Solo il dialogo sincero ed oggettivo può costruire rapporti umani e far crescere.
posso capire il tuo punto di vista se ogni tanto scegli il silenzio, ma se il silenzio è l’unica risposta de dai, allora c’è qualcosa che non và secondo me, forse pensi di essere superiore un po’ troppo spesso?
“Il diritto a non essere capiti” mi sa molto di paraculi, ma al di là di questa mia considerazione, mi poacerebbe se è reciproco o meno, in quanto dalla mia esperienza ho riscontrato che spesso (per non dire sempre) chi ritiene di avere il diritto di non rispondere ad una domanda spesso non concede tale diritto agli altri. Questo perché, tendenzialmente, chi non risponde alle domande altrui, al contrario non sopporta che non si risponde alle sue, quasi come se il diritto sia unilaterale.
“…chi parlando fa tanta confusione e manifesta incoerenza” non ho ben capito che cosa c’entri il porre domande con il parlare tanto perché si può tranquillamente porre una domanda e stare zitti per tutto il resto del tempo. Quindi deduco che ho ragione a definirvi un poco paraculi. Per giustificare il vostro non voler rispondere tirare in ballo il parlare troppo che non c’entra nulla. Potrei parlare per ore senza mai porti una domanda, oppure potrei porti una domanda e poi stare zitto per ore. Anche la citazione dell’incoerenza non l’ho capita perché anch’essa non preclude che vi siano lunghi discorsi o domande. Posso essere incoerente anche senza porre domande, posso essere incoerente anche senza parlare per ore, posso essere incoerente persino stando in silenzio. Se poi tu nella tua vita hai incontrato persone che facevano troppe domande, parlavano troppo ed erano pure incoerenti, allora sei stata o sfigata o poco sveglia, perché io non le ho mai incontrate, magari ho incontrato imbecilli, ma erano imbecilli a prescindere dal numero di domande e parole. L’educazione consiste nella reciprocità del rispetto. Dunque esattamente come non è corretto svolgere interrogatori, non è altrettanto corretto non rispondere a domande (se non eccessive, invadenti, private etc…). Non si può pretendere di “travolgere” gli altri con domande o dubbi, ma non si può nemmeno pretendere di “travolgere” coi propri egoistici silenzi. Chi desidera fare interrogatori sarebbe bene che facesse un concorso per magistrati e viceversa chi ama stare in silenzio sarebbe bene che si isolasse dal mondo così nessuno avrà più la “cattiveria” di rivolgergli una domanda.
Condivido tutto quello che hai scritto e ti ringrazio di averlo scritto.
Vorrei aggiungere che a volte sappiamo benissimo che quelle persone non ci risponderanno o se lo faranno, sara’ stancamente e forse nemmeno a noi interessano particolarmente ma per solitudine o per qualche altro motivo ci ostiniamo a scrivere loro, forse anche noi dovremmo essere meno rigidi e imparare a fregarcene un po’.. a me non riesce pero’ 🙂
Concordo .….meglio stare alla larga …e concordo anche che un bel” sonoro vaffanculo” ..sarebbe liberatorio!!!
Bellissimo articolo, che condivido in pieno. La cosa difficile tuttavia è riuscire a stare alla larga da determinate persone… nel mio caso, si tratta di una persona con la quale prima avevo un bellissimo rapporto e che all’improvviso mi ha voltato le spalle e mi ha allontanata senza alcun motivo. Il suo silenzio è ed è stata causa della nevrosi che vivo. Soffro perché non me lo spiego, perché non avrei mai pensato che si fosse arrivati a questo punto. Mi addolora anche che la cosa resti impunita.
Questa testimonianza ricorda esattamente il mio caso:ci sto sncora pensando coda mai potrei averle fatto perchr’ la tipa con cui eravamo rimasti in reciproca stima si sia comportata cosi come hanno fatto con te.Sicuramente fingeva amicizia.E inoltre in quezti casi c’entra la ZIZZANIA di qualche malalingua invidiosa o senza scrupoli.Quasi sicuro..!
Tutto condivisibile; io sono quello che invece risponde sempre e in tempi brevi alle mail / sms, sia professionali che personali. Anche con un semplice “ok, visto, grazie”, ma non lascio mai il mio interlocutore senza risposta. La ritengo una forma di rispetto. E non è che sia poi così libero da impegni…però 10 secondi per scrivere ad una persona amica “ciao stai bene?” li trovo sempre. Sono anche quello che si fa sempre sentire per primo, che si ricorda dei compleanni, che arriva al lavoro col sorriso. Non mi sembra di essere così “speciale” …eppure vengo visto come un “marziano”, come uno che “così non ce n’è più”, ecc. Semplicemente tratto gli altri come vorrei essere trattato io, anche se questo non mi garantisce reciprocità, anzi…però preferisco rischiare delusioni ed essere me stesso, piuttosto che uniformarmi al grigiore generale perché “tanto il mondo va così”. Chi non si fa mai sentire è uno che vive nella tristezza, nell’eterna mai contentezza, pur avendo magari tutto. E butta via gran parte della sua vita. Sbaglia, a volte sapendo di sbagliare. Un saluto!
Bravissimo, concordo con il tuo pensiero !
Questo articolo , fa capire tante cose e aiuta a vedere e capire TNT domande e dubbi! Merci
Devi vivere in un luogo dove ogni 3 persone, 1 è un delinquente, 1 è un confidentedi polizia ed 1 è onesta e rischia costantemente di essere messa in mezzo. Poi comprenderai come ti scappa l’istinto della cortesia
Su questo non ho il benché minimo dubbio… i casi particolari ovviamente fanno testo a parte…
Quando si dice “capita a fagiolo”. È stato provvidenziale imbattersi in questo testo. Ho detto ad una persona con cui c’era stato un feeling particolare (reciproco ) che avevo voglia di conoscerlo e di farmi conoscere (lungi da me da usare parole romantiche. Io davvero volevo solo conoscerlo) e l’ho fatto con una lettera simpaticissima. L’unica risposta che ho avuto è stata “buon natale “. Le risposte potevano essere molteplici ” si no forse non so non ora non me la sento ci devo pensare hai visto male” tutto ma non buon natale! Che cazzo significa? Ed era la prima volta che mi scriveva, il giorno che ha letto la lettera. A me stava bene anche un no. Quello che non volevo era la non risposta perché logora e ti fa sentire una nullità. Io preferisco dire le cose, comunicare ciò che sento ma mi rendo conto che ciò spaventa e spesso fa strano perché si è abituati a non comunicare ormai. Ci siamo rivisti e il feeling c’era ancora. Ma nessuna risposta. Non mi ha mai cercata. Risponde se gli scrivo (raramente) ma non ha mai toccato l’argomento. È stato un mese in cui ne ho fatti di km a girare come un pirla. Dubbi, pippe mentali, distruzione dell’autostima, pianti, stomaco chiuso e terapia e gente che mi dice anche che non bisogna dire quello che si prova, che ho sbagliato. Ieri sono rinsavita. Sono contenta di essere in grado di comunicare quello che sento, il problema non è il mio ma il suo. Mi rispetto. E se lui non ha rispetto per me e per il prossimo non vale la pena. Un no non fa male, il silenzio ammazza e un vaffanculo è liberatorio.
Ciao Ste, qui più che silenzio è direi un marcato quanto espresso disinteresse. Non è silenzio anche se gli si avvicina parecchio. Vaffanculo liberatorio decisamente necessario. Più per te che per l’altra parte.
Comunque nel post il silenzio descritto è quello delle persone che proprio spariscono del tutto, senza un motivo e senza preavviso (anche se magari poi dopo mesi o settimane hanno pure la faccia tosta di ripresentarsi…).
Come è accaduto a me diverse volte, l’ultima poche settimane fa… meglio stare alla larga e, si: un vaffanculo è decisamente liberatorio!
Grazie mille per la risposta! E si, concordo pienamente con te sul disinteresse. Ma bastava rispondere no ???? anche lui è sparito a meno che le dinamiche di gruppo non ci portino a vederci e in quelle situazioni ha continuato a dimostrare interesse in modo totalmente incongruente con il suo silenzio e la sua non risposta. La risposta me la sono data da sola ed è un no chè a cercare di capire l’incoerenza si diventa matti. Grazie ancora per la risposta!
Di nulla figurati! Grazie a te!
Ecco!
Oggi mi è stato scritto su chat: chiamami quando vuoi da una persona a cui ieri telefonicamente ieri non ho volutamente risposto.Gli ho piazzato un pollicione ma non chiamerò perché mi sento ferita e non mi va di parlargli, capirebbe…preferisco tacere e conoscendomi ( abbiamo una grande comunicazione verbale) capirà che non lo voglio contattare e può pensare ciò che vuole …magari che ho qualcosa di meglio da fare .…l indifferenza è il regalo che gli faccio per i suoi atteggiamenti ambigui.Il silenzio.
Infatti fai bene … guarda mi sta capitando lo stesso , nel senso sn quasi un mese di silenzio dp un anno di relazione, fa male , porta dubbi, domande senza risposta è malessere. Ho provato X 4 giorni a chiamarlo e capire il xke .. dicendo che il dialogo e più ultime Dl silenzio qualsiasi esso sia , ma naturalmente anche li nessuna risposta. Scopro di essere incinta gli scrivo per avvisarlo Dl fatto e anche li silenzio totale e credetemi fa troppo male .
Ho preso la mia decisione di non chiamarlo mai più ‚evito tutti i luoghi che frequenta lui . , La forza e stata quella di leggere molto sulle strategie mentali, su questa situazione di silenzio X castigare e tante cose , cm e stato fantastico trovarmi su questo sito .. wow mi sento ancora più forte e determinata, non è stato facile e ne semplice quando c’è un sentimento e viene calpestato cose se nulla fosse e un bel rospo da mandar giù ! Ma grazie a voi e a tante info che ho letto sn ok .. un Sano VAFANCULO CI STA ALLA GRANDE ! Quindi caro mia .. ho inteso che l’indifferenza è l’unica arma d addottate con chi usa il silenzio .. pagarlo con la stessa sua moneta ! In bocca lupo a tutti ????
Grazie del passaggio e del commento! In bocca al lupo anche a te!
Ciao ‚io per esempio ho inviato una e‑mail ad un ex compagno di scuola,per complimentarmi con lui che ha aperto un’attivita’.Certo sono passati tantissimi anni,pero’penso che almeno un grazie sarebbe stato un gesto di cortesia,a me farebbe piacere ricevere un messaggio da una persona che non sento da tanto..Penso proprio che anche qui il fatidco vaffanculo ci stia ????Grazie!
Sì l indifferenza verso certe persone alfa dominanti ci sta.Io li detesto gli alfa eppure il mondo do dicono sia fatto di alfa e beta.Secondo me sono analfabeti di intimità passione e impegno verso il prossimo
Vorrei commentare dicendo che, sono anni che chiedo scusa ad una mia ex ragazza, semplice scuse dettate dal cuore per un mio comportamento in passato, tanti messaggi visualizzati, letti, ma nessuna risposta. Sono passati anni, e ritrovarla su un social mi ha emozionato, e mi sono sentito in dovere di farlo perché ci tengo. Credetemi l’ho fatto senza nulla pretendere, volevo solo mi perdonasse. Ma niente tutt’ora. Mi dite qualcosa? Grazie.
Cosa vuoi che ti dica? ti ribadisco il titolo “stai alla larga da chi risponde col silenzio”. In questo caso, non coperto dal contenuto del post, più che altro perchè mi pare evidente che quella persona non desidera risponderti e non è che noi si abbia sempre il diritto di avere una risposta.…
Vero.. grazie mille!!
Dopo quadi due anni di relazione a distanza il mio lui si defila nel nulla, questo perché per l’ennesima volta dopo avere promesso grandi cambiamenti, nuovi scenari in un ipotetico futuro insieme lui si ammala di un brutto raffreddore che lo costringe a non usare il telefono tanto è contagioso! Infatti il pirla è misteriosamente scomparso da una settimana. Le ultime parole sono state: sono a letto con un brutto virus, quando starò meglio ti scrivo. Da allora silenzio!!!! Che ne pensate?
Condivido a pieno tutto ciò che è scritto.
Non bisogna perdere tempo a capire il motivo per cui la persona ti ignora, meglio allora ripagarla con la sua stessa moneta anche se ciò farà soffrire per un po’.
Questa cosa mi è appena successa con un’amica con la quale ho parlato ieri sera su Instagram, ogni volta che commentavo le sue foto non rispondeva mai, neanche un “grazie”, però rispondeva a tutti e usa la scusa del “non avere tempo per rispondere” e quella di “non saper usare le app”… certo, come no.
Volevo partire con qualcosa di pacifico, ma siccome lei mi diceva solo bugie (l’unica “verità” che le avevo detto era stata quella di “diffamarla” su un altro social, ovvero che lei mi aveva bullizzata e insultata, io invece avevo scritto solo che mi ignorava e che ciò mi dava fastidio… sì, ho fatto delle cose un po’ estreme nel passato) allora le ho dato liberamente della maleducata e le ho pure chiesto di mettersi nei miei panni. Niente, a lei non gliene frega niente, fa parte del carattere suo (così dice) e a quel punto le ho detto questo “Brava, continua pure ad ignorarmi, ma sappi che ciò che stai facendo è sbagliato in tutti i sensi. Questo, a casa mia, si chiama “maleducazione”. Addio” e l’ho bloccata.
Da questo ho imparato una cosa: ignora quando sei ignorato. E soprattutto evitate di pensare troppo al passato degli altri, perché ciò ci farà sentire solo male e non ci permetterà di aprirci la mente. (questa mi ignorava per una cosa fatta IN PASSATO, bah)
E niente, mi sono un po’ sfogata qui… ne avevo bisogno. Ora credo di stare un po’ meglio, ma ci vorrà un po’ per fregarmene completamente di questa persona.
Fra
Vedo sopra quanto scritto