Scusate un attimo, cari gay…
Prima di tutto: cercate di leggere l’articolo per intero, prima di sparare cazzate.
Ordunque dicevamo: cari gay… la smettete di darvi la zappa sui piedi?
Se continuate a rivendicare “i diritti dei gay” siete i primi ad esercitare su voi stessi la discriminazione che volete combattere.
Il ragionamento è semplice: se per primi date a voi stessi un’impronta di diversità non fate altro che avvallare questo concetto.
Ma la realtà è che un gay (che poi vorrei sapere che bisogno c’è di usare una parola non italiana: omosessuale si dice) non ha nulla di diverso da qualunque altro essere umano. Semplicemente, essendo omosessuale, è sessualmente attratto da altri esseri umani dello stesso sesso.
Poi ci sono due miliardi di modi in cui questo viene espresso e altrettanti miliardi di modi in cui questo viene vissuto ma fondamentalmente, che si parli di omosessualità, transgendering o qualunque altro termine, quello che conta è che stiamo parlando di un essere umano. Ergo, i costumi sessuali di un essere umano non dovrebbero essere ragione di discriminazione. Da qui dovrebbe partire la protesta di chiunque, eterosessuale o no, allo stesso modo in cui dovrebbe partire sempre una lotta contro la discriminazione in tutte le sue forme.
Ma per tornare all’oggetto del post, il succo di quanto intendo è il seguente: non esistono “diritti dei gay”, esistono diritti di ogni essere umano, punto e basta.
Il fatto che il suddetto essere umano sia omosessuale, non gli dovrebbe dare il minimo diritto in più rispetto a qualunque altro. E nemmeno in meno, se è per questo: se la comunità omosessuale si vuol battere per la propria pari dignità, ne ha ogni diritto, ed è un’autentica vergogna e miseria che nel 2013 qualcuno sia costretto a battersi per avere gli stessi diritti di chiunque altro perchè discriminato in base ai propri gusti sessuali: non ce ne dovrebbe essere bisogno, porca puttana!
E questo non dovrebbe cambiare anche quando si faccia riferimento ad esseri umani che sentano sé stessi del sesso opposto a quanto manifestato dal proprio fisico. Se un uomo si sente donna all’interno o viceversa, non riesco a capire per quale motivo dovrebbe essere discriminato.
Ma, per Dio, è ora di finirla con la stronzata dei “diritti dei gay”. Non esistono diritti particolari perchè una persona è omosessuale o sente sé stessa con il sesso opposto a quello che la natura le ha dato in corredo fisico.
Cari gay… battetevi per avere gli stessi diritti di tutti gli altri! Punto!
perfettamente d’accordo, e questo vale anche per le donne, gli handicappti, gli ebrei …solo che la soc. non è perfetta nè equa e genera difese con conseguente richiesta di quanti si sentono discriminati di diritti, per… “pareggiare”?
Questa società, in particolare quella italiana, non solo non è perfetta… fa schifo! Ci sono in giro ancora troppi cialtroni, ignoranti, razzisti, mammoni e bigotti, per non parlare della superficialità che regna più che sovrana.
Concordo in tutto, e mi fa piacere che se ne parli, ma temo che questo sia un concetto che non entra nella testa di tutti e nemmeno facilmente può essere sradicato, visto che viviamo nel mondo delle dualità e delle etichette.
Se il “vittimismo” si radica nelle persone in modo tenace è proprio perchè vige la regola che chi vive una situazione dolorosa, o di diversità si senta “più in diritto” di altri.
Un saluto
Non avrei saputo dirlo meglio! Un saluto anche a te!
Rhonda Byrne direbbe che l’autoconvincimento è la chiave per ottenere ciò si vuole…
Ma la mia esperienza mi insegna che spesso la nostra volontà non può reggere il peso di cotanto condizionamento da parte degli altri.
Penso che questa società abbia bisogno di evolversi e quindi di tempo…