Cominciano ad aumentare gli alimenti senza glutine

Il che deri­va uni­ca­men­te da una cosa: dal fat­to che sem­pre meno per­so­ne lo sop­por­ta­no. Quin­di… è diven­ta­to un busi­ness e l’in­du­stria ali­men­ta­re è sem­pre sen­si­bi­le a que­sto argomento.

Può sem­bra­re una cosa pri­va di impor­tan­za ma in real­tà è un segna­le di rile­van­za capi­ta­le per­ché dimo­stra incon­tro­ver­ti­bil­men­te che il modo di cam­bia­re le cose c’è. Come già ho scrit­to parec­chie vol­te, si trat­ta di sfrut­ta­re la leg­ge del­l’a­vi­di­tà che è l’u­ni­co van­ge­lo per qua­lun­que atti­vi­tà com­mer­cia­le o indu­stria­le moder­na. Se un nume­ro suf­fi­cien­te­men­te gran­de di per­so­ne smet­te di com­pra­re un deter­mi­na­to pro­dot­to e a sosti­tuir­lo con un altro iden­ti­fi­ca­bi­le, allo­ra il pri­mo ver­rà tol­to dal mer­ca­to in favo­re del secondo.

Il che, guar­da caso, è esat­ta­men­te quel­lo che sta acca­den­do agli ali­men­ta­ri con­te­nen­ti glu­ti­ne: un nume­ro sem­pre mag­gio­re di per­so­ne risul­ta intol­le­ran­te a cau­sa del­la sovrae­spo­si­zio­ne subi­ta negli anni e quin­di i pro­dot­ti “sen­za glu­ti­ne”, pri­ma snob­ba­ti e rele­ga­ti al ruo­lo di ali­men­ti per eccen­tri­ci natu­ri­sti, ades­so ten­do­no a ven­de­re sem­pre di più rispet­to ai loro omo­lo­ghi con glutine.
Come diret­ta con­se­guen­za l’of­fer­ta aumen­ta e di con­ser­va anche la dispo­ni­bi­li­tà e la differenziazione.

Ci sono tut­ta­via da dire un paio di cose: la pri­ma, sostan­zia­le, è che il glu­ti­ne nel­l’in­du­stria ali­men­ta­re vie­ne usa­to come adden­san­te o, in gene­ra­le come com­po­nen­te atto a dare una con­si­sten­za spe­ci­fi­ca alle sostan­ze. Ergo, se tol­go­no il glu­ti­ne ma voglio­no man­te­ne­re l’a­spet­to degli ali­men­ta­ri signi­fi­ca che ci met­te­ran­no den­tro del­l’al­tro; dato che i buo­ni sama­ri­ta­ni sono ormai una raz­za estin­ta, mi sen­to di dire. .. comun­que occhio agli ingredienti!

La secon­da, che poi è quel­la più macro­sco­pi­ca, è che que­sto cam­bia­men­to non è sta­to pro­dot­to da un’a­zio­ne con­sa­pe­vo­le da par­te del pub­bli­co quan­to di una con­se­guen­za secon­da­ria al dan­no inim­ma­gi­na­bi­le pro­dot­to in tut­ti que­sti anni di abu­si del glu­ti­ne da par­te del­l’in­du­stria vele­ni­fe­ra alimentare.

Quin­di è vero che dimo­stra chia­ra­men­te che un modo per cam­bia­re le cose c’è, ma sta di fat­to che dimo­stra anche che se aspet­tia­mo che qual­co­sa cam­bi per gra­zia rice­vu­ta.… dovre­mo aspet­ta­re di esse­re tut­ti intos­si­ca­ti, mala­ti o comun­que mal­con­ci; la qua­le cosa, one­sta­men­te, non mi pare gran che.…
In buo­na sostan­za, come dico ogni tanto:

Sve­glia gen­te! Pri­ma che sia tardi!

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2 Commenti
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Dom

Que­sta è una cosa nor­ma­lis­si­ma, ma non deve esser vista come un qual­co­sa di nega­ti­vo. E’ nor­ma­lis­si­mo che nel mer­ca­to pro­dot­ti nuo­vi arri­vi­no per sod­di­sfa­re una deter­mi­na­ta doman­da. Mol­ti vedo­no que­sto come un atto di busi­ness ma la veri­tà è che è così che va avan­ti l’umanità!
L’uo­mo è un esse­re egoi­sta, come tut­ti gli esse­ri viven­ti vive per sod­di­sfa­re i pro­pri biso­gni, non c’è nul­la di nega­ti­vo in que­sto è la rego­la che per­met­te la per­pe­tua­zio­ne del­la spe­cie, egoi­smo misto ad altrui­smo per i pro­pri fami­lia­ri ed ami­ci (che è anche una for­ma di egoi­smo). In que­sto con­te­sto il mer­ca­to per­met­te di con­ver­ti­re l’e­goi­smo uma­no in aiu­to per gli altri. Sen­za il mer­ca­to per ave­re qual­co­sa gli uomi­ni dove­va­no far­si la guer­ra, attac­car­si a vicen­da. Il mer­ca­to ha per­mes­so attra­ver­so il com­mer­cio e gli inte­res­si che esso face­va nasce­re di rie­qui­li­bra­re le ric­chez­ze tra gli uomi­ni sen­za biso­gno di eser­ci­ta­re violenza.
Rin­gra­zia­mo quin­di che il mer­ca­to inter­ven­ga per sod­di­sfa­re deter­mi­na­te doman­de per­ché le gra­zie rice­vu­te non esi­sto­no e non cri­tia­mo il mer­ca­to in atte­sa di rice­ver­le per­ché non arri­ve­ran­no mai! Pren­dia­mo­ce­la inve­ce con lo Sta­to quan­do esso arri­va a limi­ta­re il mer­ca­to, impe­den­do a deter­mi­na­ti pro­dot­ti di poter cir­co­la­re sol­tan­to per ideo­lo­gia o inte­res­si nascosti.