Treni, bambini ed energia
Mi capita spesso di viaggiare in treno in questo periodo e, tra una coincidenza e l’altra, passo il tempo guardandomi attorno. Sul marciapiede della stazione, ad esempio, capita di assistere al passaggio di qualche convoglio lanciato a velocità sostenuta.
Avete mai avuto la fortuna di avere attorno dei bambini quando questo accade? E’ assolutamente bellissimo vedere quello che succede loro.
Quando il treno arriva e passa veloce, si porta dietro un carico di energia. Cinetica per lo più, ma non solo. Certo, si tratta al 90 per cento di energia a bassa vibrazione ma… non c’è solo quella. A ben ascoltare c’è molto altro in quel campo…storia, passione, e comunque il carico vibratorio è sufficientemente elevato da interagire per bene con le nostre aure.
Ma osservare i bambini quando ne vengono investiti è davvero singolare. Le loro aure sembrano assorbire l’energia cinetica come degli accumulatori, almeno nei primi secondi. E loro, i bambini, reagiscono immediatamente al sovraccarico emotivo, andando su di giri a velocità fulminea. La loro eccitazione va da zero a mille in uno schiocco di dita.
Ma la cosa più bella è vedere quello che succede subito dopo, passati pochi secondi. L’energia raccolta è comunque “pesante”, non particolarmente elevata, e viene dissipata in un amen. Non è un processo conscio, ovviamente, ma avviene.
I bambini si liberano del carico emotivo di basso rilievo molto rapidamente. La loro struttura sottile non è fatta per trattenere frequenze di quel tipo, e così, con pochi urletti e quattro saltelli.… semplicemente se le scrollano di dosso.
Ecco una cosa che dovremmo davvero imparare da loro: a scrollarci di dosso quello che non ci serve, che non è adatto a noi.
Ma più cresci e più diventa difficile…