Perchè è più facile amare gli animali che gli esseri umani?

Tan­to per scon­giu­ra­re idiozie…

Pri­mo: amo gli animali.

Secon­do: gli ani­ma­li­sti ad oltran­za mi stan­no sul­le cro­ste alla gran­de, spe­cial­men­te quan­do debor­da­no nel fana­ti­smo ai dan­ni di un esse­re uma­no, cosa che ormai avvie­ne sem­pre più spesso.

Ter­zo: occhio al teno­re dei com­men­ti per­chè un vaf­fan­cu­lo gra­tis non lo nego a nessuno.

Det­to que­sto, osser­via­mo come sem­pre più negli ulti­mi anni si stia assi­sten­do ad un’im­pen­na­ta di atti­vi­tà ani­ma­li­ste da una par­te e di delit­ti con­tro gli ani­ma­li dall’altra.

L’al­le­va­men­to inten­si­vo è dav­ve­ro qual­co­sa di allu­ci­nan­te, gli ani­ma­li ven­go­no tor­tu­ra­ti in mil­le modi ter­ri­fi­can­ti e trat­ta­ti in modi così disu­ma­ni che mol­to spes­so le per­so­ne addi­rit­tu­ra non rie­sco­no a guar­da­re alcu­ni video par­ti­co­lar­men­te cruen­ti in cui tali osce­ni­tà ven­go­no descrit­te sen­za fil­tri. Que­sto, ovvia­men­te, oltre ai sin­go­li atti di cru­del­tà per­pe­tra­ti al di fuo­ri del­l’am­bien­te indu­stria­le, per sem­pli­ce igno­ran­za, cat­ti­ve­ria e quant’altro.

E’ ovvio per chiun­que dota­to di un mini­mo di razio­ci­nio che un com­por­ta­men­to di que­sto tipo non dovreb­be poter resta­re impu­ni­to, anche se, in effet­ti, resta qua­si sem­pre tale.

Ed è altret­tan­to ovvio, com­pren­si­bi­le ed enco­mia­bi­le che mol­te per­so­ne che ama­no gli ani­ma­li o sem­pli­ce­men­te han­no com­pre­so che cru­del­tà e ter­ro­re non pos­so­no con­ti­nua­re, si ado­pe­ri­no per­chè tut­to que­sto ces­si. Quel­lo che acca­de però è che mol­to, trop­po spes­so, ele­men­ti par­ti­co­lar­men­te fana­ti­ci e deci­sa­men­te ipo­sen­zien­ti, arri­vi­no, ad esem­pio, ad augu­ra­re la mor­te ad un esse­re uma­no per­chè maga­ri ha abban­do­na­to un cane. Oppu­re di fini­re all’in­fer­no e bru­cia­re per l’e­ter­ni­tà a qual­cu­no che ha dato un cal­cio ad un gatto.

La cosa che dovreb­be stu­pi­re (e che i suc­ci­ta­ti bril­lan­ti esem­pi di fana­ti­smo e stu­pi­di­tà non rie­sco­no a capi­re) è che anche gli esse­ri uma­ni sono ani­ma­li, e pure estre­ma­men­te evo­lu­ti dal pun­to di vista del­la sen­si­bi­li­tà, del­la psi­co­lo­gia e del­l’e­mo­ti­vo, cosa che li ren­de capa­ci di estre­me sof­fe­ren­ze quan­do mal­trat­ta­ti, sof­fe­ren­ze che, anche solo per la pre­sen­za di una per­so­na­li­tà più com­ples­sa di quel­la di qua­lun­que ani­ma­le, non pos­so­no che esse­re, a pari­tà di cru­del­tà subi­ta, infi­ni­ta­men­te più dolorose.

Eppu­re, di fron­te alla cru­del­tà del­l’uo­mo sul­l’uo­mo, mol­to spes­so la leva­ta di scu­di è di gran lun­ga infe­rio­re, sia come quan­ti­tà che come inten­si­tà. E que­sta è una stron­za­ta che, da sola, dovreb­be far spro­fon­da­re nel­la ver­go­gna chiunque!

Per­so­nal­men­te riten­go che chi vio­len­ta un bim­bo oggi, sia mol­to più col­pe­vo­le di chi, ad esem­pio, fa del male ad un ani­ma­le. E que­sto non per­chè non ami gli ani­ma­li ma per­chè un delit­to come quel­lo appe­na descrit­to pro­du­ce mol­ta più sof­fe­ren­za in un esse­re uma­no che in un ani­ma­le, per­chè in un esse­re uma­no psi­che, emo­ti­vo e pen­sie­ro logi­co sono estre­ma­men­te più evo­lu­ti, raf­fi­na­ti e sofi­sti­ca­ti (con le dovu­te ecce­zio­ni, natu­ral­men­te) che in qua­lun­que animale.

Ed è que­sto il pun­to: per gli esse­ri uma­ni è faci­le ama­re un ani­ma­le per­chè lo “com­pren­do­no” dal pun­to di vista evo­lu­ti­vo. Nes­sun uomo teme che un ani­ma­le lo feri­sca emo­ti­va­men­te. E que­sto per­chè lo com­pren­de total­men­te. Noi non temia­mo il nostro brac­cio, per­chè è par­te di noi, e quin­di non potrà far­ci del male.

Da un pun­to di vista emo­ti­vo è come se l’in­te­ro regno ani­ma­le fos­se “par­te di noi”; pri­mo per­chè è comun­que il regno cui appar­te­nia­mo, e secon­do per­chè è quel­lo da cui ci sia­mo evo­lu­ti. Ecco per­chè è sacro­san­to difen­de­re gli ani­ma­li ma dovreb­be­re esser­lo pari­men­ti se non anco­ra di più difen­de­re gli esse­ri uma­ni. L’uo­mo è un ani­ma­le in ori­gi­ne ma quel­lo che sia­mo oggi sta ad un ani­ma­le più o meno quan­to que­st’ul­ti­mo sta ad un inset­to (fat­te le dovu­te ecce­zio­ni in tut­ti e tre i regni).

Quin­di occor­re capi­re da un lato che l’es­se­re uma­no e l’a­ni­ma­le non sono affat­to allo stes­so livel­lo e dal­l’al­tro che pro­prio que­sto deter­mi­na in pri­mis la faci­li­tà con cui si può ama­re più un ani­ma­le che un uomo o una don­na, spe­cial­men­te per un cer­to livel­lo di esse­ri uma­ni (da una par­te e dall’altra).
Que­sto ovvia­men­te non giu­sti­fi­ca in alcun modo la cru­del­tà e la vio­len­za con­tro gli ani­ma­li ma allo stes­so tem­po non giu­sti­fi­ca il fat­to che ci si dimen­ti­chi con infi­ni­ta rapi­di­tà che la stes­sa vio­len­za e cru­del­tà sono mol­to più gra­vi quan­do per­pe­tra­ti ai dan­ni di un esse­re uma­no. Solo che, essen­do que­st’ul­ti­mo nostro “pari gra­do” evo­lu­ti­vo, ecco che amar­lo diven­ta più dif­fi­ci­le e anche la nostra rea­zio­ne di fron­te ad un esse­re uma­no che sof­fre diven­ta più mor­bi­da, meno rabbiosa.

Un ani­ma­li­sta che augu­ra la mor­te ad un esse­re uma­no che abban­do­na il suo cane non è altro che un ani­ma­le peg­gio­re di quel­li che vor­reb­be difen­de­re, per­chè non è nep­pu­re in gra­do di com­pren­de­re la ragio­ne per cui nasce tan­ta rab­bia e, last but not lea­st, nep­pu­re di capi­re che, in que­sto modo, la sua rab­bia pro­dur­reb­be, se non media­ta da una mini­ma pati­na di civil­tà e di pau­ra per le con­se­guen­ze lega­li, la mede­si­ma cru­del­tà che lui stes­so odia.

Il fana­ti­smo per il “cruel­ty free”, che par­te da qual­co­sa di nobi­le, diven­ta fuo­ri misu­ra quan­do non si basa sul­la ragio­ne. L’al­le­va­men­to indu­stria­le è de fac­to la cau­sa del­la cru­del­tà eser­ci­ta­ta sugli ani­ma­li (in que­sto cam­po); se le muc­che, per dir­ne una, venis­se­ro alle­va­te a ter­ra nor­mal­men­te come si face­va nel 1600, e se l’es­se­re uma­no la smet­tes­se di man­gia­re car­ne in con­ti­nua­zio­ne ma si limi­tas­se ad un con­su­mo sal­tua­rio del­la stes­sa, ecco che non ci sareb­be più cru­del­tà ma sem­pli­ce neces­si­tà. E poi, ad un cer­to pun­to, ces­se­reb­be pure quel­la. E lo stes­so vale per le uova, cer­to abbi­glia­men­to e quan­t’al­tri esem­pi si pos­sa­no sollevare.

D’al­tro can­to pre­ten­de­re che tut­ti gli esse­ri uma­ni diven­ti­no vega­ni è una stron­za­ta per­chè non sia­mo tut­ti ugua­li e que­sto è squi­li­brio, così come lo è il com­por­ta­men­to fana­ti­co e osses­si­vo-com­pul­si­vo di alcu­ni che oggi sosten­go­no oltre limi­te l’a­li­men­ta­zio­ne vega­na rom­pen­do le pal­le a chiun­que gli stia intor­no. Pre­ten­de­re inve­ce che gli esse­ri uma­ni la smet­ta­no con la mania del­la fet­ti­na… que­sto è equi­li­bra­to e sacro­san­to, così come lo sareb­be far com­pren­de­re alle per­so­ne quan­to l’al­le­va­men­to indu­stria­le por­ti costan­te­men­te alla pover­tà ed alla fame i tre quar­ti degli esse­ri uma­ni a van­tag­gio del restan­te quar­to, van­tag­gio del tut­to ipo­te­ti­co visti i dan­ni che malat­tie come obe­si­tà, dia­be­te e altre pato­lo­gie car­dio­va­sco­la­ri, solo per nomi­nar­ne alcu­ne, pro­vo­ca­no in continuazione.

Ma soprat­tut­to sareb­be equi­li­bra­to che cer­ti ani­ma­li­sti si ren­des­se­ro con­to che se ama­no gli ani­ma­li più degli esse­ri uma­ni c’è qual­co­sa che devo­no com­pren­de­re e di cor­sa; che se ne fac­cia­no una ragio­ne e comin­ci­no a usa­re quel cer­vel­lo che, alme­no in teo­ria, dovreb­be ren­der­li qual­co­sa di più di qua­lun­que animale.

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Lia

Pre­fe­ri­sco gli ani­ma­li non umani

Franz
Reply to  Lia

Ma pen­sa… io inve­ce pre­fe­ri­sco gli uma­ni non ani­ma­li.… chis­sà perchè…

Tamara
Reply to  Lia

Per­ché gli ani­ma­li non par­la­no e ne fai quel­lo che vuoi sen­za rom­per­si le palle

Tamara

I cani nn par­la­no ne fai quel­lo che vuoi gli coman­di a bac­chet­ta e infi­ne nn ti devi con­fron­ta­re come con le persone