Il fenomeno del momento si chiama Pokemon Go. Una semplice applicazione di “realtà aumentata” tramite la quale si da la caccia a questi piccoli personaggi molto famosi qualche tempo fa e oggi tornati alla ribalta.
Applicazione semplice ma genialità di marketing, dato che chi l’ha realizzata guadagna un botto di soldi in due modi: il primo tramite gli acquisti interni all’applicazione (parliamo di due milioni di dollari al giorno!) e il secondo grazie alla profilazione utenti che l’applicazione consente, dato che raccoglie dati sulla posizione, la direzione e velocità dell’utente in continuazione, per poterlo avvisare quando nei dintorni c’è uno degli animaletti virtuali da catturare (e dulcis in fundo pure quello che vede non mi sento di escludere che venga trasmesso ai server).
La tecnologia è meravigliosa e sarà sempre più indispensabile allo sviluppo umano, ma se utilizzata sulla base di un pensiero lucido e per scopi evolutivi. La cosiddetta “realtà aumentata” che trova fior di applicazioni utili all’uomo, quando viene utilizzata in questo modo becero per puri scopi commerciali, non ha nulla di evolutivo.
Già la realtà in cui ci troviamo immersi ogni giorno di reale ha ben poco. Se poi, oltre alla sua illusorietà intrinseca, ne aggiungiamo un altro livello che va ad aumentare il grado di “irrealtà”, otteniamo lo stesso che sottrarre qualcosa ad un numero negativo: il risultato non può che diminuire, non aumentare di certo.
In sintesi, non chiamatela realtà aumentata, perchè è solamente un’immensa, emerita cazzata!
Per fornire le migliori esperienze, questo sito usa tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere ad alcune informazioni del dispositivo, e per memorizzare le tue scelte sui cookie.
Non utilizzo cookie di marketing o profilazione, tuttavia alcuni contenuti di terzi (come Facebook o YouTube) lo fanno; per questo nelle preferenze dei cookie potresti trovare la sezione "marketing".
Sei libero di scegliere!
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
Gli eventuali cookie di Marketing non vengono raccolti da questo sito ma potrebbero essere raccolti da terze parti (come ad esempio YouTube).
Pokemon go e realtà aumentata: ma veramente?
Potete ascoltare o scaricare il podcast direttamente qui sotto
Podcast: Download (Duration: 3:08 — 2.9MB) | Embed
Subscribe: Email | RSS | More
Il fenomeno del momento si chiama Pokemon Go. Una semplice applicazione di “realtà aumentata” tramite la quale si da la caccia a questi piccoli personaggi molto famosi qualche tempo fa e oggi tornati alla ribalta.
Applicazione semplice ma genialità di marketing, dato che chi l’ha realizzata guadagna un botto di soldi in due modi: il primo tramite gli acquisti interni all’applicazione (parliamo di due milioni di dollari al giorno!) e il secondo grazie alla profilazione utenti che l’applicazione consente, dato che raccoglie dati sulla posizione, la direzione e velocità dell’utente in continuazione, per poterlo avvisare quando nei dintorni c’è uno degli animaletti virtuali da catturare (e dulcis in fundo pure quello che vede non mi sento di escludere che venga trasmesso ai server).
La tecnologia è meravigliosa e sarà sempre più indispensabile allo sviluppo umano, ma se utilizzata sulla base di un pensiero lucido e per scopi evolutivi. La cosiddetta “realtà aumentata” che trova fior di applicazioni utili all’uomo, quando viene utilizzata in questo modo becero per puri scopi commerciali, non ha nulla di evolutivo.
Già la realtà in cui ci troviamo immersi ogni giorno di reale ha ben poco. Se poi, oltre alla sua illusorietà intrinseca, ne aggiungiamo un altro livello che va ad aumentare il grado di “irrealtà”, otteniamo lo stesso che sottrarre qualcosa ad un numero negativo: il risultato non può che diminuire, non aumentare di certo.
In sintesi, non chiamatela realtà aumentata, perchè è solamente un’immensa, emerita cazzata!
Altri articoli sul genere: