Qualche giorno fa c’è stata la giornata contro la violenza sulle donne. E parecchi, nonché parecchie, ci sono cascati. Meglio che niente, certamente meglio che il solito silenzio e la solita ignoranza. Tuttavia, osservando la strumentalizzazione a fini personali di immagine, audience e altro di questa giornata… mi sono astenuto dal pubblicare questo post in quella data. Questo non toglie che non possa però dire qualcosa in merito adesso, dopo che i riflettori sulla cosa sono stati spenti.
La violenza su una donna può avvenire per due classi di motivi. Il primo, a prescindere dal genere sessuale. La violenza per un furto, ad esempio, o per motivi politici o altro, non è portata ad una donna perchè donna ma ad una vittima, a prescindere dal sesso cui appartiene. Di questo genere di violenza, non mi occuperò in questo post.
Mi occuperò invece della violenza portata ad una donna in quanto tale. Per parlare compiutamente delle radici del male, occorrerebbe ritornare talmente indietro nel tempo e in dimensioni storiche e sociali così remote che la memoria stessa della loro esistenza è ormai quasi completamente perduta. Tuttavia, parlando per esteso, ritengo sia possibile comunicare ugualmente quello che intendo dire: la genesi dell’odio verso la donna.
La donna risponde al principio femminile, qualcosa di così estremamente elevato e perfetto che non esistono vere parole per descriverlo. Ora, gentili signore, non pensate che rispondere ad un principio significhi averlo realizzato o ancora di più manifestarlo o esprimerlo. Quindi non partite in quarta: siete esseri in evoluzione tanto quanto gli uomini e il fatto di appartenere al genere femminile non implica nessuna realizzazione.
Tuttavia implica una possibilità, ed è proprio questa possibilità quella che crea la violenza contro di voi.
Una donna contiene in sé entrambe le polarità, quella maschile e quella femminile (da non confondere con il lato maschile e quello femminile, presenti anche negli uomini che, al contrario, di polarità ne contengono solo una), contiene il Principio Creativo o Madre e la più alta Possibilità Iniziatica. Non per nulla nell’antichità, era esclusivo appannaggio femminile il contatto con il Divino e la traduzione di quanto da esso discendente verso il resto dell’umanità. Qualcosa che in epoca pre-faraonica (molto, ma molto “pre”) aveva un senso estremamente pratico ma che comunque, pur perdendo la profondità di quel periodo, si è poi trasmesso alle civiltà successive, anche se prevalentemente a livello rituale.
Le iniziazioni misteriche e quelle spirituali erano comunque appannaggio di caste tutte al femminile; da qui, per traslato, il concetto che è la donna che può iniziare l’uomo ai più alti livelli evolutivi (concetto corretto alla base, ma che richiederebbe ben più di uno striminzito post per essere approfondito anche solo in parte).
E poi arriviamo finalmente al vero oggetto del contendere: il sesso. La visione attuale del rapporto sessuale, sta a quella che davvero dovrebbe essere quanto una barca a remi del ‘700 ad un’astronave interstellare capace di superare la velocità della luce.
Oggi, grazie alle religioni (tutte, non solo quella cattolica) e altre simpatiche opere al nero, il sesso viene a malapena concepito come qualcosa di appena superiore ad un atto necessario alla procreazione (e secondo la religione cattolica, neppure questo). Gli adolescenti lo vivono in modo completamente distorto, nella più profonda ignoranza e gli adulti non sono poi così da meno. Eppure il rapporto sessuale va ben oltre il significato di soddisfazione degli istinti o quello di completamento di un sentimento di amore. E anche ben oltre il rapporto sessuale come tale. Sesso non significa solo “rapporto fisico o emotivo”. L’energia sessuale riguarda tutti gli incontri tra poli opposti, ovvero sostanzialmente tutto quello che accade nell’universo. Quando gli estremi si toccano, è sesso! Dunque l’energia sessuale sta alle radici di tutto quello che è evolutivo: la struttura di un atomo, la costituzione della materia e dei piani sottili, il cambiamento evolutivo di tutti gli universi… tutto è “sessuale”.
Nello specifico, il rapporto sessuale e il consapevole uso dell’energia da esso derivante sono alla base di quella che oggi definiremmo “magia” ma che, per quanto contraddittorio possa sembrare, in epoche remote era la Scienza per antonomasia.
L’uso dell’energia sessuale secondo Conoscenza, insieme ad una visione profonda del principio alla base del Piacere sono oggi qualcosa di completamente dimenticato, se non in alcuni particolari e peculiari ambienti.
Eppure è da questo che nasce la violenza sulle donne. Dalla conoscenza, più o meno consapevole, che una donna, rappresentando il principio femminile, rappresenta simbolicamente (ma soprattutto in senso diretto) un portale attraverso cui accedere a gradini più elevati di realtà.
Castrare l’energia sessuale di un popolo equivale a bloccarne completamente l’evoluzione. E quale miglior modo di farlo se non rendere il principio femminile qualcosa di sporco e, di conseguenza, la donna come nemico da abbattere? E in seconda scelta, quale altro modo migliore di impedire l’accesso alle vere e più profonde Conoscenze sul sesso, Conoscenze che potrebbero portare ad un’istantanea elevazione spirituale e materiale, che rendere il sesso qualcosa di tabù, di sporco, oppure, ancora meglio, qualcosa di completamente diverso da quello che dovrebbe essere?
Esiste da molti millenni su questo pianeta una dimensione che si oppone alla crescita spirituale. La potremmo chiamare anche Loggia Nera, Opposizione… chiamatela come vi pare ma alla fine sempre cocuzza è: un insieme di esseri che, per motivi che sarebbe davvero problematico enunciare, non fosse altro che per questioni di spazio, hanno un unico interesse: la non evoluzione del genere umano. E uno dei metodi più efficaci, per i motivi spiegati sopra, per ottenere questo scopo è stato (ed è tuttora) duplice: rendere la donna il nemico da abbattere per gli uomini e, contemporaneamente, rendere la donna completamente inconsapevole di ciò che potrebbe rappresentare.
Questa è la genesi del male. Il male stesso! Ogni volta che un uomo cerca di sopraffare una donna per piegarla al proprio volere contro il suo, sta compiendo un atto a favore della dimensione di opposizione. Ogni volta che un padre accompagna la sposa all’altare per consegnarla allo sposo, sta inconsapevolmente compiendo un atto che simbolicamente altro non reitera che la schiavitù della donna che deve sempre appartenere (secondo una visione involutiva ovviamente) ad un uomo. Ogni volta che un uomo violenta una donna, oppure la uccide alla fine di un rapporto “amoroso” per non lasciarla andare via, sta compiendo un crimine non solo contro quella donna ma contro l’intera umanità.
E dall’altro lato, da quello femminile, potrei fare altrettanti esempi, altrettanto indicanti un’opera al nero, consapevole oppure no. Di esempi, di fatto e da ambo i lati, se ne potrebbero fare a centinaia ma quello che conta è l’essenza: è l’intera visione del mondo ad essere profondamente decaduta, malata, oscura. Ed è la nostra ignoranza in merito a ciò che davvero muove questi universi a generarla.
Come rimediare? Si può studiare! Si può Conoscere, si può Evolvere! Ma prima occorre abbandonare i facili luoghi comuni, le superficiali inettitudini e le inutili manifestazioni basate sul niente, orchestrate da chi sa perfettamente che in questo modo si da alle persone la falsa illusione di aver fatto qualcosa quando in realtà non hanno fatto assolutamente nulla.
Poi ri-conoscere la propria ignoranza, la propria mancanza di Conoscenza, e la propria mancanza di volontà, altrimenti neppure il Padreterno potrà fare qualcosa.
E infine darsi da fare. Cercare, stanare quelle persone che potrebbero dare qualcosa e chiedere a loro non “perchè” ma “come”: come fare a cambiare, a crescere. E poi, naturalmente, mettersi a “fare”, senza pensare in qualsiasi momento di saperne abbastanza da potersi fermare, fino a che qualcosa non cambia.
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Le ragioni profonde della violenza sul femminile
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Qualche giorno fa c’è stata la giornata contro la violenza sulle donne. E parecchi, nonché parecchie, ci sono cascati. Meglio che niente, certamente meglio che il solito silenzio e la solita ignoranza. Tuttavia, osservando la strumentalizzazione a fini personali di immagine, audience e altro di questa giornata… mi sono astenuto dal pubblicare questo post in quella data. Questo non toglie che non possa però dire qualcosa in merito adesso, dopo che i riflettori sulla cosa sono stati spenti.
La violenza su una donna può avvenire per due classi di motivi. Il primo, a prescindere dal genere sessuale. La violenza per un furto, ad esempio, o per motivi politici o altro, non è portata ad una donna perchè donna ma ad una vittima, a prescindere dal sesso cui appartiene. Di questo genere di violenza, non mi occuperò in questo post.
Mi occuperò invece della violenza portata ad una donna in quanto tale. Per parlare compiutamente delle radici del male, occorrerebbe ritornare talmente indietro nel tempo e in dimensioni storiche e sociali così remote che la memoria stessa della loro esistenza è ormai quasi completamente perduta. Tuttavia, parlando per esteso, ritengo sia possibile comunicare ugualmente quello che intendo dire: la genesi dell’odio verso la donna.
La donna risponde al principio femminile, qualcosa di così estremamente elevato e perfetto che non esistono vere parole per descriverlo. Ora, gentili signore, non pensate che rispondere ad un principio significhi averlo realizzato o ancora di più manifestarlo o esprimerlo. Quindi non partite in quarta: siete esseri in evoluzione tanto quanto gli uomini e il fatto di appartenere al genere femminile non implica nessuna realizzazione.
Tuttavia implica una possibilità, ed è proprio questa possibilità quella che crea la violenza contro di voi.
Una donna contiene in sé entrambe le polarità, quella maschile e quella femminile (da non confondere con il lato maschile e quello femminile, presenti anche negli uomini che, al contrario, di polarità ne contengono solo una), contiene il Principio Creativo o Madre e la più alta Possibilità Iniziatica. Non per nulla nell’antichità, era esclusivo appannaggio femminile il contatto con il Divino e la traduzione di quanto da esso discendente verso il resto dell’umanità. Qualcosa che in epoca pre-faraonica (molto, ma molto “pre”) aveva un senso estremamente pratico ma che comunque, pur perdendo la profondità di quel periodo, si è poi trasmesso alle civiltà successive, anche se prevalentemente a livello rituale.
Le iniziazioni misteriche e quelle spirituali erano comunque appannaggio di caste tutte al femminile; da qui, per traslato, il concetto che è la donna che può iniziare l’uomo ai più alti livelli evolutivi (concetto corretto alla base, ma che richiederebbe ben più di uno striminzito post per essere approfondito anche solo in parte).
E poi arriviamo finalmente al vero oggetto del contendere: il sesso. La visione attuale del rapporto sessuale, sta a quella che davvero dovrebbe essere quanto una barca a remi del ‘700 ad un’astronave interstellare capace di superare la velocità della luce.
Oggi, grazie alle religioni (tutte, non solo quella cattolica) e altre simpatiche opere al nero, il sesso viene a malapena concepito come qualcosa di appena superiore ad un atto necessario alla procreazione (e secondo la religione cattolica, neppure questo). Gli adolescenti lo vivono in modo completamente distorto, nella più profonda ignoranza e gli adulti non sono poi così da meno. Eppure il rapporto sessuale va ben oltre il significato di soddisfazione degli istinti o quello di completamento di un sentimento di amore. E anche ben oltre il rapporto sessuale come tale. Sesso non significa solo “rapporto fisico o emotivo”. L’energia sessuale riguarda tutti gli incontri tra poli opposti, ovvero sostanzialmente tutto quello che accade nell’universo. Quando gli estremi si toccano, è sesso! Dunque l’energia sessuale sta alle radici di tutto quello che è evolutivo: la struttura di un atomo, la costituzione della materia e dei piani sottili, il cambiamento evolutivo di tutti gli universi… tutto è “sessuale”.
Nello specifico, il rapporto sessuale e il consapevole uso dell’energia da esso derivante sono alla base di quella che oggi definiremmo “magia” ma che, per quanto contraddittorio possa sembrare, in epoche remote era la Scienza per antonomasia.
L’uso dell’energia sessuale secondo Conoscenza, insieme ad una visione profonda del principio alla base del Piacere sono oggi qualcosa di completamente dimenticato, se non in alcuni particolari e peculiari ambienti.
Eppure è da questo che nasce la violenza sulle donne. Dalla conoscenza, più o meno consapevole, che una donna, rappresentando il principio femminile, rappresenta simbolicamente (ma soprattutto in senso diretto) un portale attraverso cui accedere a gradini più elevati di realtà.
Castrare l’energia sessuale di un popolo equivale a bloccarne completamente l’evoluzione. E quale miglior modo di farlo se non rendere il principio femminile qualcosa di sporco e, di conseguenza, la donna come nemico da abbattere? E in seconda scelta, quale altro modo migliore di impedire l’accesso alle vere e più profonde Conoscenze sul sesso, Conoscenze che potrebbero portare ad un’istantanea elevazione spirituale e materiale, che rendere il sesso qualcosa di tabù, di sporco, oppure, ancora meglio, qualcosa di completamente diverso da quello che dovrebbe essere?
Esiste da molti millenni su questo pianeta una dimensione che si oppone alla crescita spirituale. La potremmo chiamare anche Loggia Nera, Opposizione… chiamatela come vi pare ma alla fine sempre cocuzza è: un insieme di esseri che, per motivi che sarebbe davvero problematico enunciare, non fosse altro che per questioni di spazio, hanno un unico interesse: la non evoluzione del genere umano. E uno dei metodi più efficaci, per i motivi spiegati sopra, per ottenere questo scopo è stato (ed è tuttora) duplice: rendere la donna il nemico da abbattere per gli uomini e, contemporaneamente, rendere la donna completamente inconsapevole di ciò che potrebbe rappresentare.
Questa è la genesi del male. Il male stesso! Ogni volta che un uomo cerca di sopraffare una donna per piegarla al proprio volere contro il suo, sta compiendo un atto a favore della dimensione di opposizione. Ogni volta che un padre accompagna la sposa all’altare per consegnarla allo sposo, sta inconsapevolmente compiendo un atto che simbolicamente altro non reitera che la schiavitù della donna che deve sempre appartenere (secondo una visione involutiva ovviamente) ad un uomo. Ogni volta che un uomo violenta una donna, oppure la uccide alla fine di un rapporto “amoroso” per non lasciarla andare via, sta compiendo un crimine non solo contro quella donna ma contro l’intera umanità.
E dall’altro lato, da quello femminile, potrei fare altrettanti esempi, altrettanto indicanti un’opera al nero, consapevole oppure no. Di esempi, di fatto e da ambo i lati, se ne potrebbero fare a centinaia ma quello che conta è l’essenza: è l’intera visione del mondo ad essere profondamente decaduta, malata, oscura. Ed è la nostra ignoranza in merito a ciò che davvero muove questi universi a generarla.
Come rimediare? Si può studiare! Si può Conoscere, si può Evolvere! Ma prima occorre abbandonare i facili luoghi comuni, le superficiali inettitudini e le inutili manifestazioni basate sul niente, orchestrate da chi sa perfettamente che in questo modo si da alle persone la falsa illusione di aver fatto qualcosa quando in realtà non hanno fatto assolutamente nulla.
Poi ri-conoscere la propria ignoranza, la propria mancanza di Conoscenza, e la propria mancanza di volontà, altrimenti neppure il Padreterno potrà fare qualcosa.
E infine darsi da fare. Cercare, stanare quelle persone che potrebbero dare qualcosa e chiedere a loro non “perchè” ma “come”: come fare a cambiare, a crescere. E poi, naturalmente, mettersi a “fare”, senza pensare in qualsiasi momento di saperne abbastanza da potersi fermare, fino a che qualcosa non cambia.
E poi proseguire.
Ci si vede in giro!
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