La vera coerenza inizia all’interno
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Saper essere coerenti non è affatto cosa semplice, per due motivi fondamentalmente: il primo è che per essere coerenti occorre avere una “ampia visione” di ciò a cui vogliamo essere coerenti unita ad una non ordinaria capacità di sincerità verso sé stessi.
La visione serve a cogliere gli aspetti a cui aderire in tutta la loro ampiezza e dettaglio, la sincerità serve per evitare di raccontarsi delle balle tutte le volte che ci allontaniamo dal binario prefissato.
Il secondo motivo è che occorre avere una volontà molto sviluppata (a meno che la nostra coerenza non sia rivolta a qualcosa di molto triviale) ma al contempo anche la possibilità di comprendere quando e come usarla.
Essere coerenti non significa seguire ciecamente sempre la stessa direzione ma rimanere aderenti ad essa. La coerenza è una delle più difficili applicazioni della volontà proprio perchè nell’istante stesso in cui diventa rigidità perde completamente la propria natura ma, soprattutto è qualcosa che va dedicato al giusto ambito. La vera coerenza ha a che vedere con gli ideali, i princìpi e la realizzazione oggettiva. Aderire ad un ideale, mantenerlo saldo sempre davanti a noi e muoversi sempre in quella direzione, è coerenza. Scegliere uno scopo e diventare fanatici nel volerlo raggiungere a tutti i costi non è coerenza: per ben che vada è testardaggine.
Coerenza: dal latino cohaerere, essere compatti, uniti. Anche dalla parola stessa si dovrebbe essere in grado di comprendere che la coerenza vera è quella che si raggiunge in sé stessi. Se siamo delle palle di gomma che rimbalzano impazzite da un ideale all’altro, da un bisogno all’altro, come possiamo essere coerenti?
Se non siamo in grado di agire in un modo alternativo a quello dettato dai bisogni, come possiamo essere coerenti? Anche se avremo un alto ideale che ci infiamma e che ci fornisce il carburante per la nostra coerenza non saremo in grado di rimanere sulla stessa direzione per volontà: tutt’al più, non avremo avuto la possibilità di fare altrimenti. Ma questa non è coerenza: è impotenza.
La capacità di essere coerenti nasce dall’unificazione della nostra personalità e dalla strutturazione di un unico centro direttivo che la spinga nella direzione che vogliamo.
Questa è coerenza.
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Ci si vede in giro!