Sulla Preghiera
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La “preghiera” viene più o meno universalmente conosciuta come l’atto di richiedere qualcosa al divino. Solitamente si tratta di qualcosa di materiale, per sé o per altri; si chiede un po’ di tutto al Padreterno: soldi, salute, gloria, potere, salvezza da una situazione di pericolo e così via.
Questa è l’ottava bassa: parliamone.
Sono richieste che a volte sembrano essere esaudite; non c’è modo di sapere se si sarebbero esaudite da sole, se quello per cui abbiamo pregato sarebbe comunque accaduto perchè era così che doveva andare. Ma la fede entra qui in gioco e chi ha fede non ha dubbi: se richiede una cosa al Padreterno e quella si avvera sono state le sue preghiere accolte a farla accadere.
La domanda è: davvero c’è qualcuno che ascolta le nostre preghiere? La risposta è: si e no. Una richiesta rivolta al cielo non ha nulla di diverso da un messaggio radio inviato da una trasmittente: è un vero e proprio “segnale”, emesso con una potenza di trasmissione e dotato di una sua “frequenza” (in questo caso vibratoria). Ovvio che questo è un paragone (e pure semplice, al limite dell’infimo).
Questo segnale, quando emesso da un qualunque essere umano, ha una portata, più o meno estesa. Ma per quanto estesa, non è mai una portata tale da giungere ad orecchie particolari. Soprattutto, non da parte di quello che gli esseri umani tendono a chiamare Dio (qui ci riferiamo in particolar modo alla cultura occidentale e delle grandi religioni monoteiste).
La maggior parte delle cosiddette preghiere… rischiano di cadere nel vuoto. E’ la stessa cosa di lanciare un sasso verso la ISS: il sasso parte, è vero, ma dopo pochi metri semplicemente ricade: è un problema di energia in partenza; se non ce n’è abbastanza… non funziona.
Inoltre, la maggior parte delle preghiere hanno spesso e volentieri per oggetto cose o eventi che, per un miliardo di motivi, non possono accadere.
Tutto inutile quindi? No!
Questo universo è incredibilmente più complesso di quello che ritengono gli esseri umani e, in tale complessità, sono anche incluse energie senzienti (come quelle, ad esempio, dei Costruttori Maggiori e Minori). Non si tratta di esseri veri e propri ma di un’altra “sostanza” se vogliamo. Immaginate un lampo di corrente elettrica, che rimanga lì dov’è crepitando, quindi che non “schiocchi” come un fulmine esaurendosi in pochi centesimi di secondo. Ora immaginate che questo lampo abbia una sua volontà e una sua capacità di discernimento. Ora immaginate che questo lampo senziente non sia in evoluzione, ma resti sempre uguale a sé stesso, pur adattandosi alle necessità del momento; avete fatto? Ecco: avete appena immaginato, per quanto possibile alla capacità mentale umana, un’energia senziente.
Alcune di queste energie sono deputate a raccogliere l’energia generata dalla preghiera (del tipo di cui abbiamo parlato prima) ed a convogliarla in una certa direzione, verso alcuni Esseri (questi si che sono esseri veri e propri) che, di mestiere, fanno da supervisori all’evoluzione umana sul Pianeta Terra. Loro useranno questa energia (insieme a parecchia altra, di provenienza decisamente diversa), per aiutare la razza Umana nel suo percorso.
Quindi è vero che nessuna preghiera va sprecata. E’ tuttavia del tutto falso che ogni preghiera venga ascoltata singolarmente.
Inoltre vi è un altro fattore: ovvero quello della possibilità del singolo. Sappiamo che, quando l’energia viene opportunamente indirizzata e focalizzata in modo più o meno consapevole, ha degli effetti. Sappiamo anche che la materia, per quanto estremamente restia alle modificazioni derivanti dalla volontà e dal pensiero, a lungo andare cede, tendendo a plasmarsi in conseguenza dell’energia che la investe. E’ ovvio quindi che la preghiera di alcune persone avrà più effetto di quella di altre. Ecco perchè, per fare un esempio, si chiede a qualcuno (diciamo “in odore di santità”) di intercedere per noi: più è elevata la condizione spirituale di chi richiede, più la sua preghiera avrà effetto su un mondo del tutto illusorio come quello in cui viviamo.
Ora, quando tante persone si uniscono in preghiera, avvengono di solito due cose: la prima è che, se le persone sono in una condizione di assonanza, sarà come avere più antenne che trasmettono tutte lo stesso segnale: la portata aumenta. La seconda è che, se le persone non sono solo in assonanza ma mantengono la loro preghiera per un tempo sufficiente, quello che potrà formarsi sarà un’eggregora (o “forma-pensiero” che dir si voglia). Del secondo caso ci occuperemo in un altro momento.
Abbiamo poi l’intenzione o, meglio, la traenza interiore di chi prega. Maggiore è la levatura di ciò per cui si prega e la motivazione per cui lo si fa, maggiore è la frequenza vibratoria della preghiera che risulta. Ora, la materia è tale solo al livello più basso di frequenza vibratoria. Appena si sale nella scala della vibrazione la materia cessa di esistere come tale. Ecco quindi che, mentre il pensiero meccanico subisce gli effetti della materia al 100%, un pensiero scaturente da una traenza interiore più elevata lo è sempre meno, all’aumentare della suddetta levatura.
Quando preghiamo per qualcosa di materiale, per quanto nobile, la nostra preghiera non fa molta strada. Ma quando preghiamo per qualcuno, perchè ottenga una grazia di felicità, un aiuto dall’alto etc. etc. ecco che la nostra richiesta inizia ad avere più “portata”.
Ora, ricordo che esiste una moltitudine di esseri disincarnati (perchè tali oppure perchè in attesa di una prossima incarnazione). Non è raro che alcuni di questi esseri, sicuramente non particolarmente evoluti, ma che comunque godono di libertà e possibilità indubitabilmente maggiori di quelle degli esseri umani dotati di corpo fisico, decidano di aiutare qualcuno, magari una persona che, ancora incarnata, hanno amato o a cui hanno voluto bene fintanto che erano di questo mondo.
Quindi alcune preghiere non si esaudiscono per merito di Dio ma di qualcuno che, sufficientemente vicino al piano materiale per ascoltare una richiesta, ha anche qualche possibilità di influenza sugli accadimenti.
Ora che abbiamo disquisito dell’ottava bassa, passiamo ad una un po’ più alta (appena appena, eh? Non pensate chissà cosa…)
La preghiera “ad libitum” quindi con una formula personale può avere un vantaggio a seconda del potere intrinseco alle parole usate e di quello di chi le usa. I Mantra, ad esempio, sono “suoni efficaci”, alla stessa stregua dei Mudra che sono “gesti efficaci”, perchè hanno una struttura vibratoria intrinsecamente oggettiva.
Da questo nasce il potere di alcune preghiere particolari. Per fare un esempio alla portata di tutti, prendiamo quella meraviglia che è il Padre Nostro. Non ho alcuna intenzione di darne una spiegazione esoterica approfondita in questa sede. Quello che mi limiterò a dire è che le parole del Padre Nostro, hanno un loro potere vibratorio intrinseco. Un potere che deriva da come esso è concepito. Ogni parola (non solo quelle del Padre Nostro) è un simbolo, più o meno oggettivo, che corrisponde ad una specifica vibrazione. Qui, per simbolo intendiamo l’aspetto più profondo del termine, che cercherò di spiegare in modo rapido, anche se non del tutto esaustivo.
Prendete un qualunque Logo aziendale. Quel Logo è il simbolo che rappresenta l’azienda. Questa corrispondenza deriva da un fenomeno puramente soggettivo, ovvero dall’associazione visiva ripetuta tra la forma del simbolo e il nome dell’azienda in questione. Quel simbolo non ha nulla di oggettivo, ovvero non è collegato interiormente in alcun modo con l’azienda.
Un vero simbolo invece E’ collegato in modo inequivocabile con la dimensione che rappresenta; un legame oggettivo che si può percepire oppure no ma che comunque resta a prescindere dalla consapevolezza che se ne ha e dall’uso che se ne fa. Per fare un esempio, prendiamo la stella di uno Sceriffo. Da sempre la stella a 5 punte con il vertice in alto rappresenta qualcosa di particolare: il Potere sulla materia di colui che al di sopra di essa si è elevato, mentre la stella a 6 punte, detta anche Sigillo di Salomone ha un significato così complesso che è davvero impossibile enunciare in questo post. Eppure, nonostante la varietà simbologica associata, quando qualcuno tira fuori un distintivo con 5 o 6 punte, specialmente negli stati uniti, nessuno ha dei dubbi sul fatto che il portatore sia un rappresentante della legge. E questo valeva anche agli albori della storia di questi due simboli. Questo perchè la loro vibrazione intrinseca è oggettiva.
Le parole dette a caso, non hanno quasi mai una valenza oggettiva ma, essendo comunque dotate di essenza simbolica, hanno comunque un loro potere. Le parole del Padre Nostro, oltre all’essenza vibratoria che determina il suono nelle varie lingue, hanno una corrispondenza biunivoca oggettiva con i Principi che rappresentano.
Il concetto di “formula magica”, presente in qualunque cultura e qualunque tradizione, dalla più involuta a quella più elevata, non è fantasia o leggenda, ma deriva proprio dalla Conoscenza (per lo più ormai dimenticata) del valore vibratorio oggettivo delle parole e delle frasi. Ovviamente qui parliamo di Magia nel senso di “applicazione di leggi sconosciute”. Se nel 1200 avessimo mostrato un laser, sarebbe stata magia perchè nessuno conosceva le leggi alla base della sua esistenza. Oggi sappiamo che si tratta di tecnologia.
Quella vibratoria è la tecnologia più antica e potente che esista, e deve essere ancora del tutto esplorata, anche se nel corso della storia molte volte è stata utilizzata (e vista appunto come magia o come atto divino, come nel caso della mura di Jerico, abbattute dal suono).
Su questa “tecnologia interiore” si basa il funzionamento di preghiere come il Padre Nostro o come la tecnica di preghiera Esicasta (detta anche “preghiera del cuore”, di cui ho parlato in un post che potete trovare qui).
Come potete capire, la Preghiera non è quello che ci raffiguriamo come tale: è molto di più, anzi, è uno degli strumenti più potenti a nostra disposizione, perchè può coinvolgere energie che, confrontate alle nostre abituali, sono inimmaginabili.
Praticare per la propria Evoluzione Interiore è già di per sé una forma di preghiera. Ma farlo nell’ottica di aiutare tutti coloro che sono a noi collegati ad evolvere, diventa un vero, elevato atto di magico potere.
Pregare perché un’energia più elevata scenda dall’alto e porti l’umanità fuori dalla tenebra in cui giace è un atto di magia e si rivolge direttamente a tutti quegli Esseri e quelle Energie che già sono all’opera per questo.
Quando tante persone uniscono il cuore in direzione del bene comune, davvero qualcosa può accadere. Ed è per questo che da sempre esistono monasteri, ordini monacali di clausura, istituzioni religiose e spirituali di ogni etnia, popolo e nazione completamente dediti unicamente alla preghiera. Incidentalmente accade che queste istituzioni, per fortuna non tutte, si siano involute nel tempo ed abbiano perso qualunque efficacia quando, addirittura, non si siano inconsapevolmente o anche consapevolmente volte all’opposizione (non crederete che il Lato Oscuro sia un’invenzione di Star Wars, vero?).
Se non avete mai pregato, questo è il momento di iniziare. Se già lo facevate, questo è il momento di cambiare modo di farlo.
La preghiera DEVE essere consapevole, quindi quando lo fate, qualunque formula usiate, siate consapevoli di quello che state dicendo o facendo.
Quando pregate, curate la vostra traenza interiore: se pregate per voi stessi potrà anche funzionare, ma se pregate per il bene dell’umanità la vostra energia va dritta dove deve andare. Questo significa, in buona sostanza: tenere nel cuore questa traenza e utilizzare qualunque forma di preghiera vi sia consona.
Non mettete ideologia nella vostra preghiera. Non pregate per quello che VOI ritenete sia giusto, ma fatelo per quello che DAVVERO è giusto, a prescindere da quello che questo termine significhi per voi; la vostra energia verrà raccolta ed utilizzata esattamente nella direzione necessaria.
Non scegliete un destinatario specifico per la vostra preghiera: abbiate semplicemente la certezza che, a chiunque sia destinata, la vostra energia sarà raccolta solo da chi lavora per l’evoluzione e non il contrario (vi potrà sembrare strano ma, fatto nel modo corretto, questo rende la suddetta energia del tutto inutilizzabile per fini involutivi).
Ricordate che pochi di noi hanno davvero potere individuale ma tutti noi, insieme, abbiamo Potere nell’Unità e non ce n’è uno più grande! (capite perchè nel post precedente ho parlato della Separazione come opera nera?)
Ricordate che quando pregate, non state chiedendo ma state DANDO! Dare è l’unica cosa che ci rende umani, nel senso profondo del termine, e quando si prega davvero si dona la propria energia per un fine più elevato (incidentalmente dare significa, nella materia, anche ricevere; per questo quando si dona sé stessi non ci si consuma, perchè ogni grammo di energia che doniamo viene restituito con gli interessi).
Qui di seguito, se lo desiderate, troverete una formula per pregare; viene detta “Grande Invocazione”. E’ una preghiera vera, per tutta l’umanità, a prescindere da tutte le religioni e le dottrine.
E’ una preghiera incredibilmente potente, come ce ne sono poche, e molto antica; per l’umanità risale al 1945, quando fu trasmessa ad Alice Bailey e da lei al resto del mondo.
Ci si vede in giro!
La Grande Invocazione
Dal punto di Luce nella Mente di Dio
Affluisca Luce nelle menti degli uomini.
Scenda Luce sulla Terra.
Dal punto di Amore nel Cuore di Dio
Affluisca Amore nei cuori degli uomini.
Possa Colui che viene tornare sulla Terra.
Dal Centro dove il Volere di Dio è conosciuto
Il Proposito guidi i piccoli voleri degli uomini;
Il Proposito che i Maestri conoscono e servono.
Dal centro che chiamiamo la Razza Umana
Si svolga il Piano di Luce e di Amore.
E possa sigillare la porta dietro cui il male risiede.
Che Luce, Amore e Potere ristabiliscano il Piano sulla Terra.