In questo mondo, nel 2021, il patrimonio di 10 uomini era maggiore di quello del 50% della popolazione mondiale presa tutta insieme.
Vale a dire… prendete i soldi di mezzo pianeta, metteteli tutti insieme e depositateli in banca. Poi prendete i soldi di quei dieci uomini e metteteli in un’altra banca. Il saldo del primo conto non arriva nemmeno lontanamente a pareggiare quello del secondo!
Volete vederla in un’altra veste? 10 uomini posseggono più denaro di 3,1 miliardi di persone messe insieme.
Giratela come volete ma, in un mondo dominato dall’avidità, le cui regole economiche si basano proprio su di essa, permettere ad un solo uomo di possedere troppo denaro significa mettergli in mano il potere di fare qualunque cosa, perchè con il denaro che possiede può comprare da chi non ne ha abbastanza o anche semplicemente ne vuole di più, tutto quello che vuole. Anche la libertà di espressione, oppure controllare quello che scrivono giornali, social media e altre fonti di “informazione” tramite le quali controllare il pensiero unico ormai assoluto dittatore delle menti della maggioranza degli esseri umani.
Quando un uomo come Elon Musk può permettersi di comprare un Social Network e farne il proprio megafono, vessando i dipendenti come fa lui e rendendo la libertà di parola un privilegio a pagamento, quel social, caso mai lo avesse mai fatto, ha finito di essere libero (e le ultime di Twitter degli scorsi giorni lo dimostrano, dato che solo chi pagherà potrà pubblicare contenuti visibili anche ai non follower).
Quando un uomo come Bill Gates può permettersi di decidere il comportamento della maggior parte dei computer del pianeta, o quando uno come Jeff Bezos può permettersi di trattare da schiavi i propri dipendenti, imponendo condizioni di lavoro al limite dell’umano, per non parlare di quello che viene imposto da Amazon a chi vuole vendere tramite la piattaforma, il mercato dei piccoli negozianti ha le ore contate.
Provate a pensare: una legge per cui a nessuno, uomo o azienda, sia permesso avere sul conto (o in titoli, immobili, asset in genere), oltre al necessario per pagare le spese, più di cinque milioni di euro (che non è poco… parliamo di 10 miliardi delle vecchie lire); a nessuna banca sia permesso prestare più di ciò che ha in cassa e a nessuno stato sia permesso stampare moneta oltre l’equivalente in oro che ha in deposito (che poi era quello che succedeva fino a pochi anni fa). Tutto quello che eccede le cifre massime consentite, viene ridistribuito in parti uguali al resto del mondo, a partire dai paesi a reddito più basso, ogni anno, secondo percentuali decrescenti con l’aumentare del livello di benessere di quel paese. A garantire questo un esercito congiunto planetario con l’incarico di rendere esecutiva questa legge, con pene esemplari (per esempio la fucilazione immediata).
E se c’è bisogno di una infrastruttura (di qualunque tipo) molto grande, per qualunque aspetto, la costruisce l’intero pianeta, con tutti i paesi che partecipano in modo paritario alla sua gestione, a prescindere da quanto hanno contribuito economicamente.
Vogliamo scommettere che nel giro di dieci anni il mondo cambierebbe aspetto in modo totale?
Vivremmo tutti in modo più povero? Certo! Ma non ci sarebbero più persone che campano sulle spalle degli altri. E a quel punto, magari, dato che saremmo tutti più poveri, potremmo impegnarci per diventare tutti più ricchi. Tutti, porco cazzo! Non solo alcuni.
E non è comunismo, non è lo stato a provvedere a tutti, ma gli stati che provvedono a ridistribuire ricchezza dai più ricchi ai più poveri. Niente più oligarchi, multinazionali, paperoni, re del petrolio, sfruttamento minorile e via dicendo.
L’avidità cesserebbe di esistere, questo veleno incurabile che fa marcire i cuori degli uomini!
Ricordatevi di essere eccezionali!
Ci si vede in giro!
Troppi soldi in mano ai singoli.
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In questo mondo, nel 2021, il patrimonio di 10 uomini era maggiore di quello del 50% della popolazione mondiale presa tutta insieme.
Vale a dire… prendete i soldi di mezzo pianeta, metteteli tutti insieme e depositateli in banca. Poi prendete i soldi di quei dieci uomini e metteteli in un’altra banca. Il saldo del primo conto non arriva nemmeno lontanamente a pareggiare quello del secondo!
Volete vederla in un’altra veste? 10 uomini posseggono più denaro di 3,1 miliardi di persone messe insieme.
Giratela come volete ma, in un mondo dominato dall’avidità, le cui regole economiche si basano proprio su di essa, permettere ad un solo uomo di possedere troppo denaro significa mettergli in mano il potere di fare qualunque cosa, perchè con il denaro che possiede può comprare da chi non ne ha abbastanza o anche semplicemente ne vuole di più, tutto quello che vuole. Anche la libertà di espressione, oppure controllare quello che scrivono giornali, social media e altre fonti di “informazione” tramite le quali controllare il pensiero unico ormai assoluto dittatore delle menti della maggioranza degli esseri umani.
Quando un uomo come Elon Musk può permettersi di comprare un Social Network e farne il proprio megafono, vessando i dipendenti come fa lui e rendendo la libertà di parola un privilegio a pagamento, quel social, caso mai lo avesse mai fatto, ha finito di essere libero (e le ultime di Twitter degli scorsi giorni lo dimostrano, dato che solo chi pagherà potrà pubblicare contenuti visibili anche ai non follower).
Quando un uomo come Bill Gates può permettersi di decidere il comportamento della maggior parte dei computer del pianeta, o quando uno come Jeff Bezos può permettersi di trattare da schiavi i propri dipendenti, imponendo condizioni di lavoro al limite dell’umano, per non parlare di quello che viene imposto da Amazon a chi vuole vendere tramite la piattaforma, il mercato dei piccoli negozianti ha le ore contate.
Provate a pensare: una legge per cui a nessuno, uomo o azienda, sia permesso avere sul conto (o in titoli, immobili, asset in genere), oltre al necessario per pagare le spese, più di cinque milioni di euro (che non è poco… parliamo di 10 miliardi delle vecchie lire); a nessuna banca sia permesso prestare più di ciò che ha in cassa e a nessuno stato sia permesso stampare moneta oltre l’equivalente in oro che ha in deposito (che poi era quello che succedeva fino a pochi anni fa). Tutto quello che eccede le cifre massime consentite, viene ridistribuito in parti uguali al resto del mondo, a partire dai paesi a reddito più basso, ogni anno, secondo percentuali decrescenti con l’aumentare del livello di benessere di quel paese. A garantire questo un esercito congiunto planetario con l’incarico di rendere esecutiva questa legge, con pene esemplari (per esempio la fucilazione immediata).
E se c’è bisogno di una infrastruttura (di qualunque tipo) molto grande, per qualunque aspetto, la costruisce l’intero pianeta, con tutti i paesi che partecipano in modo paritario alla sua gestione, a prescindere da quanto hanno contribuito economicamente.
Vogliamo scommettere che nel giro di dieci anni il mondo cambierebbe aspetto in modo totale?
Vivremmo tutti in modo più povero? Certo! Ma non ci sarebbero più persone che campano sulle spalle degli altri. E a quel punto, magari, dato che saremmo tutti più poveri, potremmo impegnarci per diventare tutti più ricchi. Tutti, porco cazzo! Non solo alcuni.
E non è comunismo, non è lo stato a provvedere a tutti, ma gli stati che provvedono a ridistribuire ricchezza dai più ricchi ai più poveri. Niente più oligarchi, multinazionali, paperoni, re del petrolio, sfruttamento minorile e via dicendo.
L’avidità cesserebbe di esistere, questo veleno incurabile che fa marcire i cuori degli uomini!
Ricordatevi di essere eccezionali!
Ci si vede in giro!
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