Il trucco del “come se”

E’ un truc­co, che insie­me a quel­lo del “golem” può aiu­ta­re a cam­bia­re la personalità.

E’ mol­to sem­pli­ce: si trat­ta di com­por­tar­si “come se” fos­si­mo già ciò che voglia­mo diven­ta­re. Atten­zio­ne però: com­por­tar­si in tut­to e per tut­to; non solo nel­le azio­ni quin­di, ma anche nei pen­sie­ri e nel­le emozioni.

Quin­di il pri­mo pas­so con­si­ste­rà nel capi­re esat­ta­men­te come vor­re­mo esse­re fisi­ca­men­te, men­tal­men­te ed emotivamente.

Il secon­do pas­so con­si­ste­rà nel capi­re come vor­re­mo appa­ri­re esteriormente.

Il ter­zo (ed ulti­mo) pas­so, il più dif­fi­ci­le: appli­ca­re quel­lo che avre­mo capito.

Il truc­co del “come se” è sostan­zial­men­te que­sto: anti­ci­pa­re prait­ca­men­te ciò che voglia­mo diventare.

A quel pun­to, la per­so­na­li­tà non farà altro che segui­re la nostra volon­tà e. se appli­ca­ta abba­stan­za a lun­go, si tra­sfor­me­rà esat­ta­men­te come vogliamo.

Per­chè que­sto truc­co fun­zio­na? Pen­sa­te­ci: di fat­to impli­ca innan­zi­tut­to la capa­ci­tà di con­ce­pi­re sé stes­si in modo “altro” rispet­to a quel­lo che sia­mo, a tut­ti i livel­li: fisi­co, emo­ti­vo, psi­co­lo­gi­co e men­ta­le. Que­sto signi­fi­ca che il truc­co par­te da qual­che pun­to che non è con­gruen­te alla per­so­na­li­tà. Non sarà inte­rio­re, ma cer­ta­men­te non è nem­me­no più inter­no alla personalità.

Quin­di quel­lo che acca­de è che stia­mo dan­do voce all’in­te­rio­re per­met­ten­do­gli di gui­da­re la nostra tra­sfor­ma­zio­ne, tra­sfor­ma­zio­ne che, ovvia­men­te, non può che anda­re nel­la dire­zio­ne di qual­co­sa che con­te­nia­mo già da qual­che par­te, altri­men­ti come potrem­mo sape­re qua­li sono i pen­sie­ri, le emo­zio­ni e l’a­spet­to che voglia­mo assumere?

Tut­ta­via il pote­re del “come se” non neces­sa­ria­men­te si appli­ca radi­cal­men­te. E’ pos­si­bi­le anche met­ter­lo in pra­ti­ca per aree di noi stes­si che pos­so­no anche non esse­re così complete.

Ad esem­pio, pos­sia­mo muo­ver­ci “come se” fos­si­mo già in gra­do di fare qual­co­sa che non sap­pia­mo fare, per ipo­te­si suo­na­re uno strumento.

Oppu­re “come se” fos­si­mo inna­mo­ra­ti di una per­so­na. Que­sto si che è bel­lis­si­mo: diven­ta­re inna­mo­ra­ti di una per­so­na quan­do non lo sia­mo! (ma atten­zio­ne: “come se” impli­ca pro­prio quel­lo, quin­di il risul­ta­to sarà che ci inna­mo­re­re­mo dav­ve­ro di quel­la persona).

Ad ogni modo quel­lo del “come se”, non è pro­pria­men­te un truc­co quan­to più un atto di magia bian­ca, eser­ci­ta­to sul­l’u­ni­co cam­po su cui pos­sia­mo ave­re pote­re: noi stessi.

Il cam­po miglio­re a cui appli­car­lo è quel­lo del miglio­ra­men­to per­so­na­le. Pos­sia­mo impa­ra­re ad esse­re “come se” fos­si­mo più luci­di, più gen­ti­li, più corag­gio­si, più pro­fon­di etc. etc. All’i­ni­zio sarà una reci­ta ma poi, pia­no pia­no, la per­so­na­li­tà si pla­sme­rà nel­la dire­zio­ne che avre­mo impo­sta. Ci vuo­le un po’ di tem­po, natu­ral­men­te, e un po’ di costan­za nel­l’ap­pli­ca­zio­ne ma vi pos­so assi­cu­ra­re che il risul­ta­to arri­va sempre.

Pro­va­te a tra­sfor­mar­vi in esse­ri ecce­zio­na­li. Ini­zia­te a com­por­tar­vi “come se” già lo foste.

Ci si vede in giro!