Benzina, Autostrade e distributori
Giovedi scorso, sul Corriere della Sera ho trovato un articolo riguardante i prezzi in Italia.
A quanto pare in Europa siamo quelli che pagano di più acqua, corrente elettrica e gas. Ma soprattutto la benzina e il gasolio. L’attività frontaliera verso la svizzera per il pieno quotidiano dei fortunati che abitano vicini al confine è andata sempre più aumentando negli ultimi tempi, fenomeno ovviamente dovuto al fatto che nel paese della mucca milka il prezzo dei carburanti è inferiore che nel nostro.
Questo mi ha fatto scaturire una riflessione: se quanto riportato dal Corriere è vero, ciò significa che in Italia il costo dei carburanti è aumentato più che negli altri paesi. Quindi le compangnie petrolifere a livello mondiale e internazionale hanno responsabilità solo in parte, mentre a livello nazionale ce l’hanno tutta. Guarda caso ieri ho fatto un pieno di benzina a 100 ottani in un distributore Tamoil sulla via Emilia. Prezzo 1, 570 e qualcosa al litro.
Questa mattina ho fatto un rabbocco di Wr100 presso un distributore, sempre della Tamoil, sull’autostrada Piacenza-Brescia. Prezzo al litro: 1, 640 euro.
In autostrada i carburanti costano di più, si sa. Ma che si arrivi ad una differenza di quasi dieci centesimi al litro, mi sembra un po’ esagerato, sinceramente. E poi non capisco: perchè il costo in autostrada dovrebbe essere maggiore? Perchè l’autobotte paga il pedaggio? No, perchè per muoversi lungo un’autostrada o lungo una statale, considerato il limite di velocità non vedo grandi cause di differenza di prezzo. A questo punto mi rimangono solo due ipotesi. Caso uno: le compagnie petrolifere devono pagare una percentuale alle società di gestione delle autostrade. Caso due: in autostrada paghi la differenza perchè hai un servizio che costa di più. Ma se il servizio costa di più ritorniamo ai gestori delle autostrade.
Quindi, deduzione logica: se vai in autostrada, paghi il carburante quasi dieci centesimi in più perchè i suddetti gestori, oltre al ladrocinio del pedaggio (tra i più alti del mondo), oltre alla continua imposizione di cantieri e malfunzionamenti sulle principali tratte, e alla qualità a dir poco oscena del manto asfaltato in altre, evidentemente si sente in dovere di cucchiaiare anche dalle compagnie petrolifere, dalle aree di servizio in gestione, e chi più ne ha, ne tolga.
Insomma, la situazione è molto grave. L’aumento dei costi del carburante sta mandando a quel paese tutto il paese, riflettendosi (ovviamente in percentuale speculativa e non reale) sui prezzi dei prodotti di consumo comune.
Attenzione, non facciamoci fregare una volta in più. Con una vettura di cilindrata medio alta, possiamo arrivare a fare ottocento chilometri con un pieno di gasolio. Iniziamo a fare il pieno in città, invece che al “primo grillo”. Sarà più faticoso, ma sarà difficile che il nostro viaggio medio sia superiore agli ottocento chilometri. E il risparmio è sicuro.
Sapevo che costava di più in autostrada… ciao a tutti. Non siete ancora andati in ferie? Io si… e fra poco ripeto. Quest’anno è fortunello. Piacere di ritrovarti Franz
Piacere mio… specie di bastardo… ma quante vacanze fai? C’hai troppi soldi tu… Comunque qui la comunità del blog era preoccupata… non ti si sentiva da troppo tempo.