Odio le campane!
Domenica mattina. Ore 07.30. Jessica Alba mi sta facendo un priveè, mentre Elisabetta Canalis mi massaggia il collo. Di colpo un suono di gong. Le due si scambiano uno sguardo angosciato. Secondo colpo di gong: spariscono a metà della storia. Emergo dalle nebbie del sonno e realizzo due cose. Primo: stavo sognando (ma va?). Secondo: il gong che ha messo in fuga le due pupe e mi ha strappato dal sonno ristoratore non è un gong. E’ la campana della chiesa che ho la sfiga di ritrovarmi a meno di 50 metri in linea d’aria.
La domanda mi sorge spontanea: perchè?
I miei orologi funzionano tutti (anche quello biologico). Io non vado a messa. Non credo alla chiesa cattolica nè ad altre religioni. Ma allora perchè debbo subire gli schiamazzi del parroco e delle sue campane? (quando va bene, sotto natale e feste comandate mi becco il coro della SAT che canta Bianco Natale in sette lingue, aramaico compreso, diffuso da altoparlanti con la fedeltà sonora del culo di uno yak…) . E non c’è versi: se io mi azzardo a guardare un film alle 23, con il volume un po’ alto (non a manetta, normale. Solo che siamo in estate e tengo le finestre aperte) mi trovo vigili, esercito e marines sotto casa pronti a fucilarmi. Se invece protesto perchè è la chiesa a rompere i coglioni… rimbalzo contro un muro di gomma. Occorre una petizione firmata da mezza città perchè qualcuno di ufficiale si decida ad alzare il culo dalla sua poltrona e ad andare dal parroco. Il quale ovviamente risponde picche. E l’altro se ne va senza un nulla di fatto. E il parroco continua a rompere i coglioni. E la chiesa anche. E le campane pure.
Vabbè, ci passo sopra. Aspetto che finiscano, e mi riaddormento. Tempo dieci secondi e squilla il citofono. Apro un occhio. Lo squillo si ripete. Sarà Jessica Alba o Elisabetta Canalis che hanno cambiato idea?
Alzo la cornetta trepidante e rispondo il mio più sensuale:
“Si?”
Mi risponde un’affabile voce di donna:
“Buongiorno. Posso chiederle come pensa di poter affrontare il problema della violenza nelle strade?”
No. Aspetta. Fammi capire. Chi sei? Elisabetta o Jessica?
Prudentemente rispondo:
“Ritengo che un calibro 12 a pallettoni potrebbe essere una buona soluzione!”
Dall’altra parte:
“Capisco… Ma se io le dicessi che Gesù potrebbe essere una valida alternativa?”
Respiro… conto fino a dieci.
Non vorrei ripetermi su queste pagine, per cui lascio in sospeso l’ovvia conclusione.
I testimoni di Geova sono una piaga da sempre. Ma quando ti fermano che stai prendendo il treno di corsa ti viene veramente voglia di prenderli a ceffoni. Molto spiritoso l’articolo. Ciao!
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Stefania dice che l’articolo è spiritoso! Spiritoso il cazzo!!! anche io ho la tua sfiga, ste campane di merda e il campanile lo farei esplodere con la dinamite porca miseria.…Io se vado in chiesa non mi metto a gridare!!! invece la chiesa entra in casa mia senza rispetto alle 6, alle 7, alle 8, alle 9 per 10 minuti con quelle canzoncine di merda che ti interrompono il sonno senza poterlo più riprendere!!!
Come non capirti… sia per le campane… sia per cosa hai risposto all’operatrice!
Un bel vaffanculo sarebbe ottimo 😀
Infatti… ho respirato fino a dieci… ma solo per poter avere più potenza vocale quando ce li ho mandati!!! 🙂
Ma sti ca–o di preti non si rendono conto che cosi non fanno altro che farsi dei nemici? Possibile che siano tutti cosi stupidi? Tutti al mio paese fantasticano su come distruggere queste maledette campane… Io in chiesa non ci vado, non porto mio figlio e non penso nemmeno lontanamente a dargli l’otto per mille… a meno che non sia possibile donare l’otto per mille dei debiti!
Ma no, ovvio… loro chiamano le pecorelle a raccolta.
O le pecorine? Mah!
…tranquillo…anch’io ho lo stesso problema.…
..l’ho risolto (al momento) scrivendo al parroco che se persiste a farmi sentire il rosario dalle trombe della chiesa, io lo rendevo partecipe ai sospiri e gemiti di moana e cicciolina con i loro mandighi.…o diffondendo musica tonande (youtube.it) a 110db dalla mia finestra…