Esserci mentre accade
Il che significa, sostanzialmente, essere nel momento presente. Un semplice ramo che, liberatosi improvvisamente del peso della neve, ritorna nella suo posizione originale, con una leggera frustata nell’aria. Un fruscìo sommesso; un attimo prima era piegato, un attimo dopo è ritornato dritto.
Puoi essere lì a guardare questo che accade. Stupore. Eri lì mentre è successo. Detta così sembra una botta acida ma non lo è. Una catena di impressioni, solo per dire alla fine che… non puoi essere in un altro tempo, altrimenti stai sognando.
Solo il presente ha un senso. Ed il presente è la massima velocità che potrai mai avere. Qui e ora e sei ovunque. La mente pre-cede, si pre-occupa, si pre-dispone, si pre-para.
Si… ma che pre-paio di coglioni!
Non te la togli di torno la mente, ma puoi lasciarla fare i suoi sogni, le sue menate, i suoi calcoli e i suoi giochini, intanto che tu ti occupi dell’unica cosa che davvero meriti la nostra attenzione: ora, adesso… insomma, come lo devo dire… fai attenzione al momento presente, giovane Padawan.
Lo diceva anche Kwai Gong a Obi Wan…
Eccheccazzo, pure i Jedi ci sono arrivati… La presenza è quello che dice la parola: presenza, pre-senza, senza “pre”. togli il pre e non cercherai di anticipare i tempi, gli accadimenti.
E senza questo, se riesci per contro a non annegare nel ricordo (la mappa non è mai il territorio), ecco che non ti rimane altro che il momento in cui sei. E il ramo che balza verso l’alto libero dal peso della neve diventerà un momento infinito.
L’unico momento è sempre infinito, perchè riempie tutto il tuo tempo: l’istante presente.
emmihaipurefattoridere-qui-e-ora : )
Concordo anche se non è facile 🙂