Una risposta a Morgana

Mor­ga­na ha scrit­to un inte­res­san­te com­men­to all’ulti­mo arti­co­lo pub­bli­ca­to.

Dato che lo spa­zio per le rispo­ste è limi­ta­to, pre­fe­ri­sco rispon­de­re diret­ta­men­te qui. Cito comun­que le sue parole.

“arti­co­lo che toc­ca mol­ti argo­men­ti, e ben argo­men­ta­ti, non c’è dub­bio. Resi­sto solo quan­do sen­to par­la­re di armi e pote­re, armi e popo­lo arma­to, armi e dirit­to a difen­der­si. Cer­to, stan­do le cose come sono non si può che impa­ra­re a spa­ra­re e chie­de­re un bel por­to d’armi, maga­ri col­let­ti­vo, così fac­cia­mo pri­ma. però, c’è un però, per­ché, tan­to per inver­ti­re la ten­den­za, non pro­via­mo con un po’ di uto­pia, per esem­pio pen­sa­re di disar­ma­re i gover­ni in luo­go di arma­re la gente?”

Tan­to per comin­cia­re io non par­lo di arma­re la gen­te. La gen­te non esi­ste. Le per­so­ne esi­sto­no, a vol­te. La gen­te è la som­ma del­le rea­zio­ni mec­ca­ni­che di tan­te per­so­ne, che nel­la mag­gior par­te dei casi pen­sa­no di esistere.
La psi­co­sto­rio­gra­fia di Sel­don nel­la immor­ta­le tri­lo­gia del­la fon­da­zio­ne di Asi­mo­via­na memo­ria, pur nel­la sua com­ple­ta imma­gi­na­rie­tà non era poi così poco plau­si­bi­le. Oggi la psi­co­sto­rio­gra­fia esi­ste, di fat­to. Vie­ne chia­ma­ta informazione.
Una accor­ta distri­bu­zio­ne di infor­ma­zio­ne oppor­tu­na­men­te pilo­ta­ta, pro­du­ce una vei­co­la­zio­ne di con­cet­ti così capil­la­re da rap­pre­sen­ta­re uno dei miglio­ri siste­mi per tene­re sot­to con­trol­lo appun­to la gen­te, gesten­do­ne le rea­zio­ni. Quin­di io non par­lo di arma­re la gen­te. Le per­so­ne dovreb­be­ro esse­re libe­re di poter­si difen­de­re. Se con un’ar­ma da fuo­co, o con una pro­fon­da e con­sa­pe­vo­le visio­ne, o maga­ri (appun­to: maga­ri!) una per­fet­ta com­bi­na­zio­ne del­le due, poco importa.

Ma la gen­te di que­sto non si ren­de con­to. Pre­fe­ri­sce pen­sa­re di vive­re ed agi­re libe­ra­men­te per­chè può sce­glie­re. Si, sce­glie­re cosa? Il gior­no in cui anda­re al super­mer­ca­to? Noi non sia­mo nem­me­no libe­ri di man­da­re a fare in culo qual­cu­no, per­chè è con­tro la leg­ge. Non sia­mo libe­ri di lan­cia­re uno sguar­do inten­so ad una don­na, per­chè è con­tro la leg­ge. Non pos­sia­mo cam­mi­na­re nudi in una gior­na­ta di sole per­chè è con­tro la leg­ge. Una don­na non può deci­de­re di gua­da­gnar­si la vita sco­pan­do, per­chè è con­tro la leg­ge. A Nova­ra non puoi nem­me­no più pas­seg­gia­re per il par­co di not­te in più di due per­so­ne per­chè e con­tro la leg­ge. A Bolo­gna non ti puoi fare un pier­cing alla min­chia per­chè è con­tro la legge.

E’ curio­so, come in un arti­co­lo in cui si par­la di liber­tà l’ar­go­men­to che susci­ta resi­sten­za in Mor­ga­na sia “l’ar­ma”.

Io tro­vo che il vero pro­ble­ma sia la liber­tà. Quel­la che manca.

Quel­la che non abbia­mo, e che non riven­di­chia­mo per­chè sia­mo con­vin­ti di averla.

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