DL Sicurezza: denunciare i ricoveri di clandestini. Il ministro degli esteri rumeno ci accusa di xenofobia. Ma de che?
E’ di oggi sulla Repubblica. Dopo il decreto legge che imporrebbe ai medici di denunciare i ricoveri di extracomunitari se clandestini, i suddetti avendo paura, non si fanno più ricoverare.
La Repubblica riporta anche il commento del ministro degli esteri rumeno, che accusa l’italia di xenofobia. Ma che cazzo c’entra la xenofobia? In Italia il problema degli extracomunitari clandestini c’è, ed è molto grosso.
Se la semplice pubblicazione di un decreto legge come quello in oggetto provoca un calo del 20% nei ricoveri di questa classe, significa che il nostro sistema sanitario nazionale, già disastrato, già sul lastrico, ha curato per anni a spese del contribuente, delle persone che a tutti gli effetti, e aldilà delle varie presunzioni e statistiche di reato, non avevano alcun diritto di stare sul territorio del nostro stato.
Però noi li abbiamo curati, e gratis (per loro). Si, perchè il SSN preleva una congrua parte dei propri fondi dalle tasse che ogni cittadino, italiano o no ma regolare, dovrebbe versare. Chi è clandestino, ovviamente dette tasse non le paga, ergo lo curiamo noi, a nostre spese. Noi italiani nativi, e anche noi italiani non nativi, cioè di origine extracomunitaria, che invece ci siamo fatti un mazzo quadro per stare nella legalità.
E non credo sia una novità per nessuno il fatto che molte persone vengono in italia clandestinamente anche solo per farsi fare occhiali gratis, o per partorire gratis, o per farsi fare una protesi gratis, etc. etc per poi sparire nel nulla.
Poi però, per i nostri vecchi non ci sono i soldi per un’assistenza domiciliare, per una carrozzina, per un girello, o anche solo per un paio di scarpe ortopediche come dio comanda.
Senza entrare in merito al diritto alla cura, da non rifiutare a nessuno in caso di emergenza, ritengo che sia ora che gli italiani comincino a pensare un po’ meno col culo del buonismo a tutti i costi, cosa per cui ci prendono in giro su molti quotidiani esteri, ed inizino a pensare prima alla salute dei propri vecchi, che hanno fatto magari una vita a spezzarsi la schiena in fabbrica o nei campi per la salute nostra, loro figli e nipoti, e non certo per ricevere in cambio un bel calcio nei denti a favore del primo clandestino, magari proprio rumeno, che decide di farsi una vacanza in italia per farsi regalare una dentiera nuova.
Lavoro in ospedale, ed ho potuto toccare con mano le situazioni che descrivi. Non solo non sono teoriche, ma neanche rare, e oltretutto i signori, rassicurati dal dilagante buonismo, si permettono di fare gli arroganti e i prestendere quel di cui non hanno diritto. Più volte, allo sportello, ho “suggerito” di tornarsene da dove erano venuti, o ho minacciato di chiamare le forze dell’ordine. Purtroppo però va per la maggiore dire “ma poverini!”.
Sia ben chiaro che non discuto del diritto alla salute per situazioni di emergenza, ma certo una visita dermatologica (per esempio), NON è una emergenza..
In ogni caso imporre ai medici la delazione, mi sembra da una parte, lo scaricare su una categoria l’incapacità di gestire il fenomeno dell’immigrazione clandestina da parte delle istituzioni preposte; dall’altra, in uno stato che di Diritto non ha più nulla, il creare un pericoloso precedente per cui domani gli stessi medici potrebbero dover denunciare i biondi, o i meridionali, o chi ha certe patologie.
Occhio.…
A parte il fatto che medico è tenuto a denunciare le eventuali ferite da arma da fuoco in ogni caso, e da taglio in caso di non occasionalità, a parte il fatto che certi medici sono stati pronti, nemmeno poco tempo fa, a denunciare un ipotetico aborto fuori termine, a parte il fatto che quando ci sono di mezzo sospetti di maltrattamenti a bambini non si fanno alcuno scrupolo di far intervenire l’assistente sociale, si sono d’accordo con te sulla possitibilità di un ipotetico pericoloso precedente 😉 in questo caso, a tutti gli effetti, quello del pronto soccorso è un ottimo punto nevralgico per l’individuazione degli eventuali clandestini. Credo anche che vi sia un posto di polizia fisso ad ogni punto di pronto soccorso, quindi il controllo in questione potrebbe anche essere demandato alla p.s.… comunque, se anche un medico ospedaliero segnalasse le eventuali infrazioni di questo tipo, dato che alla fine il suo stipendio NON lo pagano i clandestini… non credo gli farebbe così male, no?
Su questo tema è stato detto e scritto molto in questi giorni.
Degli innumerevoli commenti ne condivido un paio: il primo è che una persona malata deve farsi curare, se non altro per ragioni di prevenzione: se ha una malattia contagiosa è bene anche che venga curata e al più presto.
La seconda è che, se veramente il servizio sanitario nazionale dovesse curare solo chi paga le tasse, ce ne sarebbe di che discutere anche a proposito di molti nostri connazionali!!!
Poi aggiungo una considerazione personale, solo per aver visto con i miei occhi quali e quante difficoltà ci possono essere per un immigrato: abbiamo in Itali badanti messe in regola dal datore di lavoro che non riescono ad avere uno straccio di permesso di soggiorno in tempi ragionevoli a causa di una burocrazia italiana che definire inefficiente è un eufemismo. Queste signore sono spesso anche madri; non credo debbano evitare di curare il proprio figlio per paura di essere rispedite a casa loro. Insomma, penso che gli strumenti dovrebbero (e potrebbero) essere altri e condivido quanto dice Sting: è bene non creare pericolosi precedenti.
Ciao 🙂
Valeria
Ma cosa vogliono ancora?
Siamo si razzisti… ma al contrario: razzisti con noi stessi italiani e pronti a dare TUTTO gratis a chiunque arrivi…
Ora basta: a quando l’obbligo di lasciare loro la nostra casa per non essere accusati di razzismo?
Accogliamo zingari, sinti, rom, rumeni, albanesi, cinesi, marocchini, africani e chi più ne ha più ne metta… Allora: l’Italia è già più che piena… ora basta! Stiamo esagerando proprio…
Il problema è esattamente quello che hai esposto tu. Abbiamo così tanta pura di essere tacciati di razzismo che siamo caduti dalla parte opposta!