Giampaolo Giuliani. Ieri hanno tentato di smontarlo in tutti i modi. Ma è troppo tardi.

Ieri ci hanno provato in tutti i modi a smontarlo:
gli hanno dato del ciarlatano.
Peccato che Giuliani sia tutto tranne che questo: è ricercatore tecnico presso i laboratori nazionali del Gran Sasso
hanno detto che i suoi studi non hanno valore scientifico:
peccato che la CAEN spa sia stata la prima a rendersi partner delle sue ricerche. Per chi non lo sapesse, la CAEN è una delle più grosse industrie italiane nel campo della fisica nucleare, braccio diretto dell’INFN (istituto nazionale di Fisica Nucleare).
Se veramente gli studi di quest’uomo fossero stati senza valore, credete davvero che un colosso come la CAEN avrebbe mosso anche solo un dito?
Hanno detto che le sue previsioni erano imprecise:
peccato che sono state comunque più precise di quelle di tutti gli altri che studiano i terremoti. Per renderle più precise occorrerebbero un paio di millioni di Euro per disseminare l’Italia di sensori per il Radon.
Alla fine la figura di merda ce l’hanno fatta comunque, perchè pur di non spendere due luridi milioni di euro hanno dato dell’imbecille, ciarlatano e quant’altro ad un uomo che poteva evitare i morti di ieri e gli sfollati e rovinati di domani.
Ma certo, questo governo non vuole spendere due milioni di euro per salvare delle vite.
Preferisce spenderne 6 miliardi per costruire quel monumento che sarà il ponte sullo stretto di Messina.
Un monumento ad imperitura memoria di quanto siamo idioti!
Non potevo mancare… Una domanda: ma visto dov’è stato l’epicentro, nessuno ha dato notizie di eventuali danni al reattore nucleare attivo da oltre 40 anni sotto il Gran Sasso (http://www.lngs.infn.it/)?
Porca vacca! no! nessuno ha detto nulla!
ciao a tutti…sono una ragazza di Casoli…ieri sera il 17/04/09 fuori casa mia erano presenti fuori dal cortile tantissimi lombrichi neri,ho letto gia’ in alcuni siti che sono preavviso di terremoti a una distanza di circa25-30 giorni dall’avvenimento sismico..non so mi piacerebbe sapere di piu sull’ argomento.Il giorno prima del forte sisma presentato all’aquila avevo notato sempre una forte presenza invece di lumache senza chioccia…non so cosa significhi e se puo’ essere relazionato col corportamento di questi animali.Se qualcuno sa dirmi di piu’ sull’ argomento a me farebbe piacere.
grazie mariacristina
Ciao Mariacristina.
Non so nulla sull’argomento, ma proverò ad informarmi. Se nel frattempo qualcuno sa qualcosa… la porta è aperta. Come sempre!
Ma quale reattore! Non c’e’ alcun reattore nucleare. Si tratta di un laboratotio di fisica nucleare.
Umberto, puoi chiarire?
A quanto ho potuto stabilire, non mi risulta la presenza di alcun reattore nucleare sotto il Gran Sasso. Se Umberto è in possesso di altri dati a me sconosciuti è pregato di fornirli, dato l’interesse dell’argomento.
secondo me bisogna sostenere a tutti i costi il signor Giuliani.. io credo alla sua nuova “invenzione” che può salvare la vita a molte persone.. non capisco questo complotto contro di lui. c’è qualcosa che non và, impossibile che i grandi “studiosi” hanno una metalità così chiusa alle nuove scoperte!!!?? forse smentiscono e criticano perchè loro non sono stati in grado di inventare una cosa simile?e hanno fatto il grosso errore di non credergli causando la morte di troppe persone!!!!!!!!
In realtà il problema è un po’ peggiore. Non hanno creduto a quest’uomo non perchè i suoi studi fossero assurdi, ma solo perchè non provenivano dai “sacri crismi” di una certa baronia scientifica imperante in Italia e nel mondo.
Prova sia del fatto le critiche dei primi giorni e le successive dichiarazioni delle università di Bari e Pisa
Al di la del metodo di previsione delle scosse in nowcasting, io preferirei una salvaguardia delle strutture, che permetterebbero, oltre che la sopravvivenza della vita entrando in campo duttile, una maggiore elasticità economica e temporale di emergenza degli eventi.
p.s. dire che il mondo scientifico e’ chiuso alle innovazioni, mi pare poco sensato. Piu’ che altro e’ che il mondo scientifico e’ molto piu’ rigoroso di quanto si pensi.
Sulla prima parte del commento sono perfettamente allineato. Sul “P.S” un po’ meno. Per quanto ho potuto sperimentare la questione del rigore, peraltro massimamente auspicabile a livello teorico, è troppo legata a parametri ideologici, e soprattutto strumentali.
La mancanza di strumenti adatti a fornire dati su qualcosa viene spesso confusa (nel migliore dei casi, perchè nel peggiore viene strumentalizzata) con l’inesistenza del suddetto “qualcosa”. Da qui la chiusura (per me particolarmente evidente) alle innovazioni in ogni campo.
La tecnologia è ovviamente legata alla scienza, a filo doppio.
Ma io non vorrei finire nella logica dell’agnosticismo, applicata alla scienza.
E quindi, forse barbaramente, troncherei dicendo: se gli strumenti non lo percepiscono, non possiamo scentificamente provarlo.
Poi possiamo pensare che ci sia, ma pensare, non è sufficiente per poterlo confermare (anche perchè le intuizioni, non supportate dai dati, potrebbero essere totalmente errate, anche se logicamente accettabili).
Ti do ragione, ma dato che l’impulso per la tecnologia viene dalla scienza (anche se la motivazione in realtà arriva da interessi purtroppo economici) un atteggiamento come quello che suggerisci potrebbe portare a non ricercare e sviluppare principi strumenti relativi, in direzioni che invece avrebbero un merito in tal senso.
Poi capisco e comprendo, ma ti faccio un esempio.
Se Tesla avesse ragionato così, oggi non avremmo la corrente alternata.
Guarda, che con questo non dico che non bisogna fare ricerca o evitare alcuni campi.
Dico solo che le affermazioni, prima di farle, devono essere provate. Almeno in capo scientifico.
Che migliorino la strumentazione piu’ che possono, ma fino a quando non avranno dati in mano che possano provare che sia vero, tacciano.
Capisco bene, e per questo accetto il confronto. Il problema ritengo che stia nei criteri di quel “provate”.
Se, come spesso accade, i criteri stabiliti per “provare” un aspetto sono errati, si finisce per considerare “non provate” teorie che di fatto sono reali.
Come dire, se cercassimo di provare l’esistenza dell’energia elettrica con un rilevatore di radiazione, diremmo che l’energia elettrica non esiste come tale.
E’ anche vero che la storia vuole i suoi tempi, come la scienza. Ma in questo periodo soprattutto, mi sembra che il rigore sia troppo schiavo di logiche commerciali, per essere ancora considerato tale.
Chiedo tempo per riconfermare o abiurare quanto detto circa il reattore del CERN del Gran Sasso. Per ora ho solo il dubbio di come abbiano potuto fare certi esperimenti (Cuore e Gallex, a titolo esemplificativo) che richiedono l’utilizzo di reattori, in assenza di reattori, ma potrebbe darsi che le fasi di reazione avvengano in altri laboratori. Nel frattempo posso citare “Reactor antineutrino background at Gran Sasso” pubblicato da Italian Physical Society nell’ottobre del 2006, il cui titolo sembrerebbe suggerire l’esistenza di un reattore…. In particolare credo che ci siano degli atti del senato che parlano espressamente del reattori IRIS, ma non trovo i documenti che cercavo… A breve spero di avere conferme.
Mi rendo conto che difronte ad una tragedia simile, ai tanti volti distrutti e segnati dal dolore, a vite spezzate e profondamente scosse come quelle che tutti noi abbiamo visto scorrere sui nostri teleschermi, ci sia solo da stringersi col cuore e con tante opere, attorno a questa gente, garantendo noi, prima che lo Stato, un sostegno futuro e solido, al fine di ridare a tutti un senso giusto di vita, che mai comunque sara’ la stessa di prima……ben vengano i dibattiti su Giuliani, su come verra’ distribuito l’aiuto, se non ci saranno altre “Irpinie o Trentini”…..cio’ che conta e’ che veramente, una buona volta, si faccia e si pensi tutti, e onestamente, al bene comune degli altri, come al proprio, piu’ del proprio.
Un plauso speciale a tutti gli operatori che adesso stanno facendo del loro meglio per salvare ancora vite in Abruzzo!
Nulla, ma proprio nulla da ridire. Se non grazie.
Buongiorno, leggo ogni giorno con attenzione questo blog, devo dire che lo trovo estremamente interessante e costruttivo, fatto di persone spontanee con idee diverse, che le espongono con obbiettivita’, documentazione e garbo, mi auguro possa questo essere lo spunto e lo stimolo, per ulteriori proficue e future costruttive discussioni, e tanti complimenti a Franz per come gestisce il tutto.
Viene voglia di contribuire con interesse e serieta’ leggendo, una buona giornata a tutti, e forza ragazzi! A tutti coloro che sono a l’Aquila e in Abruzzi, grazie a nome dell’Italia intera…..
Quando vuoi… il blog è aperto a qualunque contributo. La linea la conosci e il “modus” pure.
Ti aspetto.
Grazie mille
Buongiorno, vorrei aprire un dibattito se possibile.
Mi chiedo cosa ne pensate in merito all’idea proposta da Berlusconi,
riguardo l’affidare la ricostruzione dell’Aquila a “100 Provincie itliane”…..lascio spazio a voi tutti per commentare insieme nel proseguo, grazie
Sarebbe un’ottima idea, se non ci fosse di mezzo il meccanismo dell’appalto.
Mi spiego, citando Catherine Bellwald che un giorno mi espose questa osservazione.
Il problema in Italia è che tutto ciò che viene dalla Pubblica Amministrazione, ha una radice “appaltistica”, ovvero basata su un meccanismo che premia il fornitore con i costi minori.
Ma avere i costi minori implica automaticamente l’esclusione di chi fornisce la QUALITA’ migliore. Qualità che ovviamente non può prescindere da maggiori costi.
Dividere le sorgenti di fornitura però in un progetto difficilmente rappresenta un’idea vincente. Primo perchè si produce un’atomizzazione di costi, con conseguente aumento di quelli globali, e secondo perchè lo sforzo di coordinamento diventa molto maggiore, con ulteriore aggravio di spese.
In più c’è il problema del controllo di qualità del risultato finale, che difficilmente può essere considerato efficiente, dato che le fasi di progetto precedenti dovrebbero obbligatoriamente essere demandate a terze parti.
Ciao.
2 parole per difendere l’appalto che non è il male assoluto. Se nelle specifiche SI SA’ cosa si vuole, NEL DETTAGLIO, le ditte che concorrono A TALI specifiche si debbano attenere. A quel punto, il prezzo minore dovrebbe garantire una qualità equiparabile. Può essere ke talune ditte NON siano interessate ad aggiudicarselo, e di conseguenza sparano un prezzo alto (fuori mercato) pensando se proprio lo prendiamo “straguadagnamoci”. Può essere che qualke ditta suggerisce soluzioni innovative alle quali, l’appaltatore non aveva penasato, in tali casi, si può pensare di rivedere le specifiche, rivedere e riproporre l’appalto. Insomma NON è il male assoluto l’appalto. Certo è che in ITA la gestione di essi è spesso mafiosa. Certo ke A VALLE del caso+ semplice il primo ke ho citato, si deve essere in grado di verificare ke TUTTO, dalle procedure, ai materiali, a … TUTTO INSOMMA, sia rispettato scrupolosamente.
Saluti a tutti
Sai che a volte quelle specifiche sono il problema più grosso? Perchè vengono redatte da persone che non hanno la minima idea di quello che veramente occorre!
A volte, certo. Per tutto il resto è proprio come dici… sulle gare intendo…
L’appalto non è il male assoluto, ma il principio stesso porta ai risultati che osserviamo di volta in volta.
Due parole sul tema, che conosco bene. La gara di appalto in sè non è il male assoluto, confermo, ma lo è in Italia. 1) In molto Paesi l’offerta economica vale il 50% del punteggio o anche meno, a fronte della differenza attribuita all’offerta tecnica. Questo significa che se la ditta A fa un ribasso del 20% ed è tecnicamente mediocre, mentre la ditta B fa un ribasso del 15% ma è tecnicamente avanzata ha buone possibilità di vincere B. 2) Nel ’97 una ditta ha vinto una gara con un ribasso del 23 e rotti % per un lavoro. Ha avuto un utile decente (non mostruoso) ed ha fatto il lavoro. Nel 2007 lo stesso ente ha emesso un bando di gara per il medesimo lavoro ed il prezzo di base di gara era lo stesso a cui ha vinto la ditta di cui sopra nel ’97 col ribasso. Il ribasso medio di aggiudicazione di quel particolare settore è stato nel triennio 04/06 del 22,7%!!! Capite bene che chi vuole continuare a lavorare e non lasciare a casa tutti gli operai oltre che sé stesso deve trovare il modo di vincere (leggi pure lavorare) e di pagare: a) i fornitori se non non lavori più; b) gli operai se no idem; c) le banche se no idem. Allora hai due ipotesi: A) non pagare le tasse; B) fare il lavoro con sistemi di sicurezza inferiori. A mio avviso l’imprenditore coscenzioso opta per A, chi ha gli appoggi altolocati, i mafiosi, quelli che sanno che non ci saranno controlli a breve, insomma, opterà per B. E se no tutti a casa, senza 7 anni di stipendi pagati da noi come Alitalia…
Commento tecnico ma di cui non sono sicuro di aver beccato la sintesi…
Buonasera, dopo aver letto attentamente quanto sopra, avrei un paio di proposte, vale a dire:
1) Istituire un commissario unico, come responsabile amministrativo, a seguire i fondi utilizzati per la ricostruzione da ciascuna Provincia, attraverso la propria azienda in appalto, facente capo direttamente ed unicamente al Presidente del Consiglio.
2) Predisporre una commissione di esperti tecnici, per monitorare l’impiego di materiali idonei e una manovalanza competente, tali da garantire una “costruzione” totalmente nel rispetto delle vigenti norme di sicurezza antisismiche, sempre avente come referente diretto ed unico il Presidente del Consiglio.
Tutto cio’ a monte della considerazione, mia personale, che una ripartizione tra’ Provincie di un compito del genere, altro non possa che far crescere il senso di appartenenza, di solidarieta’ e responsabilita’, di ciascun cittadino nei confronti dell’altro, per circostanze tra l’altro, come questa, che potrebbero toccare tutti, in modi e momenti diversi della propria vita.
Grazie.
Concordo; per quanto riguarda l’ultima parte la considero bella ma utopica. Il coinvolgimento delle province non implicherebbe necessariamente quello dei cittadini, se non dal punto di vista contributivo, temo.
Grazie del passaggio e del commento.
Buonasera a tutti, e’ da un paio di giorni che leggo ed ascolto in televisione, notizie riguardo la politica che lo Stato intende attuare, al fine di dare respiro ai terremotati dell’Abruzzo.
Su tutte, una in particolare non riesco a mettere a fuoco, mi riferisco all’allegerimento presunto sui mutui accesi sulle case, di tutti coloro che la casa, quella casa, ora non ce l’anno piu’……su che base si aiuterebbero? Facendogli pagare un bene che oltre a non possedere piu’, gli e’ stato prtato via in modo poi cosi’ orrendo? Probabilmente mi saro’ perso alcuni passaggi tra’ quotidiani e trasmissioni varie, percio’ senza ulteriori polemiche, chiedo gentilmente di potercene capire qualcosa di piu’, grazie
Al momento a quello che ho capito, si tratta di una sospensione del pagamento delle rate per almeno due mesi, poi di una possibilità di rinegoziazione del mutuo a tassi più favorevoli. Tieni presente che quando contrai un mutuo, è obbligatorio una forma assicurativa, che in una zona ad alta sismicità dovrebbe comprendere anche le calamità naturali. Io ce l’ho messa pur avendo acquistato un immobile dove la sismicità è considerata nulla.
Buonasera a voi. Trovo molto interessante la considerazione di Giorgio Giusti sul sentimento di appartenenza derivante dalla scelta delle provincie, spunto originale senz’altro.
Massimo, la questione è più complessa. Da un lato penso che spesso, se non sempre, quando si accende un mutuo su di un immobile si stipula in contemporanea un’assicurazione sullo stesso. Altra considerazione è che solo lo Stato può intervenire, perché una Banca, in un contratto di mutuo, è una delle parti di un contratto di diritto privato, per cui sarebbe molto complesso. Vero è che, con decreto d’urgenza le banche potrebbero annullare gli importi dovuti e registrare a bilancio tali importi come erogazioni liberali per causa calamità naturale con una detrazione di imposta anche notevole. Credo nel complesso sia un tema ingarbugliato. Grazie a tutti e buona serata.
Buongiorno, ringrazio il Sig.Veronesi per la cortesia della risposta, mi rendo conto che sia in ogni caso un’argomento delicato, mosso da tanti fili e tanti burattinai, semplicemente mi piacerebbe, almeno quando ci si trova davanti situazioni estreme come quella trattata, un cambio di passo, di direzione….proprio e soprattutto da parte di chi esercita oggettivamente e soggettivamente, un potere non trascurabile sulla nostra, gia’ di per se’, estrema societa’ civile ed economica.
Ma magari accadranno cose tali da stupirmi piacevolmente, la speranza ancora non mi risulta sia tassata!
Di nuovo un saluto ed un grazie a tutti.
Buongiorno, ringrazio il Sig.Veronesi per la cortesia della risposta, mi rendo conto che sia in ogni caso un’argomento delicato, mosso da tanti fili e tanti burattinai, semplicemente mi piacerebbe, almeno quando ci si trova davanti situazioni estreme come quella trattata, un cambio di passo, di direzione….proprio e soprattutto da parte di chi esercita oggettivamente e soggettivamente, un potere non trascurabile sulla nostra, gia’ di per se’, estremamente delicata societa’ civile ed economica.
Ma magari accadranno cose tali da stupirmi piacevolmente, la speranza ancora non mi risulta sia tassata!
Di nuovo un saluto ed un grazie a tutti.
Come mio solito mi sono trovato pocanzi a leggere una testata giornalistica al Bar durante la colazione, l’attenzione tra i tanti fatti di cronaca, previo il triste e giusto risalto alla cerimonia funebre di ieri, mi e’ sostanzialmente caduta, su un’intervista rilasciata da un noto Fisico Russo, tale Sig. Sergey Pulinets, considerato uno tra i massimi studiosi contemporanei di sismologia, con vari titoli e cattedre occupate nella propria carriera (attualmente e’ vicedirettore del Centro Monitoraggio Aerospaziale di Mosca), il quale afferma che attraverso lo studio ed il monitoraggio costante del Radon, attraverso le temperature rilasciate, in sorte di scie, con l’ausilio di specifici strumenti, e le registrazioni calibrate dei satelliti, si puo’ prevedere con anticipo lo sviluppo in una determinata zona, di un fenomeno sismico.
La dichiarazione continua con la specifica non trascurabile, che piu’ e’ l’intensita’ del fenomeno che si manifesta, maggiore e’ il tempo con cui e’ possibile intervenire e prevenire, si parla addirittura di tempi variabili tra 1 e 5 giorni, a seconda del grado che si manifestera’…..naturalmente il fisico di cui sopra non polemizza sui fatti recenti accaduti in Italia (di cui il giornalista ha provveduto a mettere al corrente), vale a dire il dibattito tra’ il Sig.Giuliani e il resto della “casta” di geofisici che si sono dichiarati, tuttavia si esprime dichiarando che il radon e’ realmente un precursore sismico, e che con appropriati strumenti, non necessariamente noti a tutti, in quanto di recente realizzazione, studio e verifica, si possa realmente ed inequivocabilmente prevedere l’evento sismico prima che esso si sviluppi.
Lascio a voi tutti lo spazio per una riflessione, non polemica in assoluto, quanto costruttiva e solidale, se e per chi tale solidarieta’ forse la merita.
Buona giornata a tutti
(La testata a cui faccio riferimento e’ La Nazione, nelle pagine primo piano)
Creiamo un COMITATO GIULIANI , sposiamo questa causa portando alla luce tutti gli studi di GIULIANI e d’accordo con LUI, lo sosteniamo davanti alla casta dando alla stampa le Sue informazioni. Prima o poi lo sposteranno dal lavoro attuale e così nessuno saprà più nulla. Ho seguito molto questo Signore in tv,non gli hanno dato retta perchè era solo….ma se ne siamo 1000….2000 … e poi ancora di più ? Giuliani ha diritto a due cose: un grande sostegno ed un risarcimento morale affinchè possa continuare a lavorare per tutti noi. Uniamoci a Suo favore….la prossima volta non ci avviserà di certo.
Non è dato certo, secondo me, che Giuliani non ci avviserà la prossima volta. La tua idea di un comitato di appoggio allo scienziato è, a mio avviso, un’idea brillante…
Che se non vado errato è già attivata su Facebook
Buongiorno, abito a Pescara, ieri sera (13 aprile) la terra ha tremato di nuovo!!! L’idea del COMITATO GIULIANI si fa più concreta in me. Grazie a Federico Leopardi per avermi risposto . ALLORA PARTIAMO e vediamo quanti ne siamo e di cosa abbiamo bisogno:
NOME e COGNOME di Tutti, se mi date l’adesione organizzo io l’elenco iniziale.
UN PORTAVOCE, anzi meglio due : propongo nominativi maschili e di spessore perchè si dovrà lottare con le Istituzioni e qui siamo in Abruzzo dove il fare al femminile non è molto ascoltato, io sono un architetto e tecnico RSPP, ma sono donna e conosco bene la fatica che si fa per lavorare, qui non ti fanno neppure pensare. (La mia città è stata organizzata da Luciano D’Alfonso e la mia Regione sotto Ottaviano Del Turco , loro hanno altri problemi .
UN CONSIGLIO TECNICO : tre o cinque di noi…decideremo più in la’
UN NOME : COMITATO GIULIANI ? Forse qualche altra idea è meglio ?
UNO SLOGAN : pensiamoci bene ci vuole una frase forte.
UN OBIETTIVO PRECISO : esempio si legge su internet che un terremoto analogo tra 1 – 10 anni colpirà SULMONA, allora sarà GIULIANI ad avvisarci in tempo ?
CONTATTARE GIULIANI e presentarsi come comitato di sostegno e farci dare la dritta .
Che altro ci vuole per un comitato ? (Vi ringrazio per l’ascolto)
Eula, grazie per l’idea, ma per quanto riguarda la raccolta etc. etc. dove vuoi farla? intendo… un sito, un blog, un gruppo su facebook…
Organizziamo tutto su questo Blog, fino a quanto è possibile. Aspettiamo le adesioni e poi decideremo che dici ?
Per me va bene, facciamo allora capo a questo post, e le cose da fare o dire le mettiamo nei commenti. Poi, nel caso la cosa riesca a prendere piede, gli dedico una pagina intera!
Per queste parole:
« Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perché è in ciò che sta l’essenza della dignità umana» [Giovanni Falcone]
e Giuliani sentiva proprio il dovere di avvisare , e noi che gli crediamo lo sosteniamo .
Ciao a tutti è la prima volta che apro questo blog e l’ ho trovato molto interessante…
vorrei solo approfondire una questione prima accennata quella del reattore del gran sasso.
Infatti il silenzio stampa su una di quelle faccende che dovrebbe riempire i nostri giornali è pauroso e non promette nulla di buono se sapete qualk di nuovo fatemlo sapere grazie
ps:Non sono sicuro dell’esistenza del reattore ma siccome ne ho sempre sentito parlare e la settimana scorsa sono andato a visitare il centro dell’enea vicino al lago di bracciano roma non ho dubbi che ce ne possa essere uno sotto il gran sasso
Grazie Raffa,
purtroppo Umberto Veronesi non mi ha ancora aggiornato, ragion per cui non sono in grado di darti una risposta precisa. Da quel che ho potuto trovare in rete la presenza di un reattore si direbbe indispensabile agli esperimenti condotti nei lab. del gran sasso, ma non sono riuscito a trovare conferme. Spero di poter fare di meglio in futuro.
Grazie del passaggio e del commento.
Scusatemi, ho mosso dei contatti al fine di avere dati il più ufficiali possibili sull’argomento, ma sono in attesa. Al momento, stando a quanto mi risulta, non trovo nessuna traccia di un reattore, ma siamo certi che questo ci possa tranquillizzare? Studiamoci il percorso del fascio di neutrini sparaflesciato dal CERN di Ginevra quando qualcuno premoniva la fine del mondo… Intanto spero di avere a breve notizie provate. Grazie a tutti. Buona serata.
Grazie a te per la collaborazione. Attendo news!
Volevo semplicemente dire che nessun umano ha il diritto di non farci credere o informare su quello che vogliamo..quindi chi crede che lo studio scentifico dei gas radon possano darci un utile preavviso di un avvenimento sismico,perche’si permettono di fermare le ricerche e l’nformazione e sopratutto, per chi ci crede molto in queste ricerche,dove è possibile ricevere o informarsi sulla situazione attuale di questo gas radon sprigionato dalla crosta terreste,per sapere in anticipo quando questo gas sta per diventare pericoloso???.Chi puo rispondere a questa mia domanda???.quali siti si possono visitare per avere questo tipo di informazione???Penso che in molti si stiano chiedendo nell’ Aquilano e in tutto in l’ Abruzzo.Chi è interessato ad avere risposte a questa mia spontanea domanda?
Cara Laura, grazie del commento.
Per rilevare i parametri come quelli del Radon, non credo esistano siti specifici, perchè non basta rilevare la presenza di questo come di altri parametri per prevedere un terremoto. Gli studi di questo tipo vanno avanti da anni, ma l’esattezza della previsione, come nel caso di Giuliani, è al di là da venire.
ciao,sono un ragazzo della calabria è ho saputo che secondo i tuoi calcoli ci sarà un terremoto il 25 aprile qui da noi.se secondo i tuoi studi è vero ti pregherei di darmi una risposta.grazie di aver letto la mia email….adriano
Aspetta un momento… io non ho fatto calcoli di nessun tipo, ne sono in grado di farli. Magari!
Ho cercato i rete, ma non ho trovato comunicati di Giuliani nel senso che dici tu. Mi spiace, ma di più non ti so dire.
Ciao sono Mariella,una studentessa di Ingegneria. Sono abruzzese e stimo molto Giuliani;volevo sapere in base a quali dati avete parlato di terremoto il 25 Aprile in Calabria..perchè,bè, sul sito dell’INGV si vede che oggi c’è stata una scossa nel Mar Ionio,in territorio calabro! Grazie mille e grazie a tutti per questo blog!
Grazie a te per il commento. Piacerebbe anche a me una risposta alla tua domanda.
Ma non c’è modo per dei ragazzi che vogliono SAPERE di mettersi in contatto con Giuliani???
Ho ricevuto molte richieste in questo senso. Finora non ci sono riuscito, ma a questo punto mi darò da fare per trovare un modo di contattarlo!
Io ho visto che il numero telefonico di casa c’è su Pagine Bianche..ma chissà se potrebbe scoltarci:-)
Perchè no? Perchè non provi?