Nuova influenza suina: cala il sipario. Il virus è diventato innocuo, scusate tanto, falso allarme. O forse no…

E con que­sto han­no chiu­so in bel­lez­za la fac­cen­da. In Ita­lia due casi accer­ta­ti che sono gua­ri­ti da soli in meno di 24 ore. In mes­si­co i casi van­no dimi­nuen­do e nel resto del mon­do i media pub­bli­ca­no noti­zie otti­mi­sti­che.

Ovun­que tran­ne su Le Mon­de, dove inve­ce vie­ne cita­ta que­sta inter­vi­sta con Mar­ga­reth Chan del­l’OMS e pub­bli­ca­ta sul Finan­cial Times .

Nel­l’in­ter­vi­sta l’e­sper­ta dichia­ra che in que­sto momen­to i casi sem­bra­no esse­re in dimi­nu­zio­ne, ma che non è pro­prio il caso di abbas­sa­re la guar­dia.

“Il virus in que­sto momen­to si sta tra­smet­ten­do da esse­re uma­no a esse­re uma­no con una viru­len­za mol­to bas­sa” spie­ga la Chan “e sem­bra in pro­cin­to di sva­ni­re. Spe­ria­mo che lo fac­cia vera­men­te, per­chè se doves­se per caso incor­re­re in una muta­zio­ne più viru­len­ta, allo­ra ci dovrem­mo pre­pa­ra­re ad affron­ta­re una del­le pan­de­mie più leta­li del­la storia”.

La Chan fa rife­ri­men­to a model­li di anda­men­to pan­de­mi­co ben noti, qua­li quel­lo che con­trad­di­stin­se l’an­da­men­to del­la “Spa­gno­la”, che ad un pri­mo appa­ren­te calo di viru­len­za e infet­ti­vi­tà, fece segui­re a distan­za di pochi mesi un’im­prov­vi­sa inver­sio­ne del­la cur­va, con le con­se­guen­ze a tut­ti ben note

Ma in Ita­lia si sa, la super­fi­cia­li­tà è d’ob­bli­go, e ora quel­lo di cui ci dob­bia­mo occu­pa­re è il divor­zio Ber­lu­sco­ni.

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Umberto Veronesi

Fre­sca fre­sca code­sta news, ripor­ta­ta da Ansa (http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_961044360.html): Il virus del­la nuo­va influen­za A/H1N1 potreb­be esse­re nato in un labo­ra­to­rio per un erro­re uma­no. Lo sostie­ne il ricer­ca­to­re austra­lia­no Adrian Gibbs, uno dei ‘padri’ del­l’an­ti­vi­ra­le osel­ta­mi­vir, in un arti­co­lo che ha invia­to all’Or­ga­niz­za­zio­ne Mon­dia­le del­la Sani­tà (Oms) e ai Cen­tri sta­tu­ni­ten­si per il con­trol­lo del­le malat­tie (Cdc), e del qua­le ha annun­cia­to l’im­mi­nen­te pubblicazione.