Terremoto: Isola del Gran Sasso è fuori dal Decreto Bertolaso ma le persone devono ricostruire entro 60 giorni a spese loro.

Per qualche strano motivo, Isola del Gran Sasso, uno dei comuni colpiti dal terremoto in Abruzzo, è fuori dal decreto Bertolaso, pur avendo avuto ingenti danni al centro storico e al resto del paese e pur avendo più di 140 case dichiarate inagibili. La cosa è strana, perchè altri comuni anche più lontani sono invece rientrati nel decreto

Ma il problema più grosso è che a molte persone di Isola è stato imposto di ricostruire e/o mettere in sicurezza le loro abitazioni a spese proproe entro 60 giorni, pena la messa in illegalità delle stesse.

Avete capito bene: lo Stato non caccia un euro ma questi poveracci devono ricostruire a spese loro. Senza nessun aiuto o contributo statale.

 

Non si capisce in merito a quali criteri Isola sia stata esclusa dal Decreto Bertolaso ma soprattutto non si capisce come possa uno stato dare 60 giorni di tempo per ricostruire tetti, case, muri e pavimenti a spese di persone che non hanno nessuna possibilità di farlo.

Dalle foto che vi allego, pervenutemi direttamente da Isola, non si vedono le condizioni interne delle abitazioni.  Ma si può evidentemente capire che sono inagibili dagli sbarramenti e dai cartelli apposti all’esterno.

Isola del Gran Sasso Inagibilità terremoto 1 

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19 Commenti
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Umberto Veronesi

Ciao Franz, ho sentito ieri a Radio 24, che su 70.000 abitanti di L’Aquila, per quanto riguarda il Comune, sono state presentate oltre 105.000 richieste di risrcimento per i danni causatio dal sisma…

Umberto Veronesi

Coerente con la politica italiana. Ed invece la mia richiesta di informazioni su eventuali danni ai laboratori CERN del Gran Sasso non ha ottenuto risposta, così come non mi rispondono sui reattori, nè su altri temi. Fatto sta che se verifichi con le mappe di Google, risulta che l’epicentro ufficiale del terremoto (Paganica) è a 11 minuti di auto dal CERN, esattamente a 9 kilometri. Considerando l’estensione sotterranea che ha, si può affermare che l’epicentro sia stato al CERN (che ha gallerie sotterranee che arrivano a Ginevra, percorrendo oltre 730 km).

Massimiliano

Ciao,
mi permetto di aggiungere qualche precisazione:

a) NON esistono i laboratori CERN del Gran Sasso.
Il CERN e’ a Ginevra… i Laboratori del Gran Sasso sono una struttura
dell’I.N.F.N.

b) NON esistono gallerie di 730 Km che collegano il CERN con i Laboratori del Gran Sasso

c) Presso i Laboratori del Gran Sasso NON sono installati “mini reattori nucleari sperimentali”

d) Il flusso dei neutrini “sparati” dal CERN al Gran Sasso e’ fermo da diversi mesi

e) il flusso di neutrini provenienti dal CERN e’ molto inferiore a quello
che ci arriva naturalmente (dal sole, per esempio).

Alcuni link utili per evitare fraintendimenti sulle attività sperimentali:

http://www.lngs.infn.it
http://www.infn.it
http://www.cern.ch

Saluti, Massimiliano

Federico

Umberto… non ci sono gallerie tra Ginevra ed il Gran Sasso.
Credo che tu sia stato tratto in inganno dagli articoli sull’ultimo esperimento del LHC, nei quali si parlava di particelle che avrebbero viaggiato da Ginevra al Gran sasso per oltre 700 km a 60 mi profondità.
Ma non attraverso tunnel scavati, bensì “attraversando” la materia.

Umberto Veronesi

Yes sir, mi sono espresso proprio col culo, in effetti. Si tratta di gallerie scavate sotto Ginevra e sotto il Gran Sasso ed i neutrini attraversano la materia, senza galleria. Intendo dire che esiste un corridoio di percorrenza che raggiunge gli 11 km di profondità in linea retta sotto il terreno, percorso da mesi da fasci di neutrini, sparati dalle gallerie del Cern di Ginevra sino alle gallerie del Cern di L’Aquila. Il punto però era un altro. Sul quale l’attenzione pubblica tace. Mi scuso per aver usato espressioni così imprecise ed ingannevoli.

Valeria

A dirla tutta sono un po’ perplessa: ma è proprio necessario che i laboratori del Gran Sasso abbiano subito danni?
Nel sito “http://www.rivistaonline.com/Rivista/ArticoliPrimoPiano.aspx?id=5705” ho trovato questa dichiarazione (anche se indubbiamente è come chiedere all’oste sa ha il vino buono…)

“Non abbiamo subito alcun danno né a cose né a persone – spiega il Direttore dei Laboratori nazionali del Gran Sasso, Eugenio Coccia – Certo, abbiamo avvertito le oscillazioni, ma nulla a che vedere con quello che è successo in superficie. E’ stata la montagna a fare da cuscinetto alla struttura sotterranea e a smorzare gli effetti delle scosse. I terremoti che non superano il quinto grado della scala Richter – continua Coccia – qui non vengono nemmeno avvertiti, gli effetti vengono attutiti dalla massa rocciosa. E comunque, il livello dei nostri sistemi anti sismici è quattro volte più alto rispetto agli standard di scurezza previsti dalla legge”.

A meno che la domanda di Veronesi non intenda, fra le righe, far sorgere un dubbio relativo all’ordine “causa – effetto”…

Umberto Veronesi

In effetti non del tutto. Le mie perplessità sono relative a due argomenti distinti: l’integrazione neutrini-materia è oggetto di studio dell’esperimento famoso attulamente in corso. In realtà è il primo esperimento del genere mai effettuato. Di conseguenza ciò che si sa lo si suppone matematicamente, ma solo questo esperimento potrebbe confermare o meno tali teorie. Ed avviene un terremoto. 99,99% sono due fatti che non hanno nulla a che vedere. Però il dubbio mi sorge. Ed il fatto che, salvo la dichiarazione da te riportata, non ci fossero altre notizie sull’argomento, nonostante io le abbia chieste espressamente al Cern e ad altri organismi, mi ha fatto aumentare i dubbi. Inoltre a me risulta, come già sollevato, che vi siano dei mini reattori nucleari sperimentali. La loro presenza non compare da nessuna parte e non ho fonti a riguardo (anche su questo ho chiesto informazioni, ma non ho ottenuto risposte). Nel qual caso però la stampa avrebbe dato risalto al fatto che non è accaduto nulla, in quanto magari qualcuno si spaventa un po’ a sapere che c’è stato un terremoto devastante con l’epicentro esattamente nel luogo dove si tengono esperimenti di fisica nucleare. Sai, da un governo che riesce a far dire ai “propri” giornali che il sisma è stato di un valore di magnitudo inferiore al reale riportato dalla stampa estera ci si aspetta di tutto. A pensar male…

Valeria

Si Prof ok cercheremo di non andare fuori tema 🙂 🙂 🙂
Però quello 0,01% di dubbio che mette Umberto è piuttosto inquietante, non trovi?
Diciamo che alle ingiustizie sociali ci stiamo disgraziatamente abituando (e non dovremmo, ovviamente) ma se quell’ipotetico 0,01% contenesse un fondo di verità, il povero insegnante di pianoforte non dovrebbe le sue disgrazie alla gestione forsennata (e furbacchiona) degli effetti di una catastrofe naturale ma piuttosto alla follia umana che avrebbe, in questa ipotesi, provocato un disastro.
In ogni caso sono solo ipotesi, quel che invece è certo è che l’insegnante di pianoforte non saprà che pesci pigliare, lui come chissà quanta altra povera gente!

Fede

Cosa intendi per ‘off topic’? (-:

Andrea D'Ascenzo

Ciao Franz, prima di tutto da Isolano voglio dirti che ho apprezzato moltissimo questo articolo, che è l’ennesima dimostrazione di quanto il nostro sistema sia corretto, ammirevole, senza macchia e soprattutto da prendere come esempio!!! Mi piacerebbe molto darti info un pò più dettagliate sulla situazione di Isola, ma lo farò con altri mezzi. Intanto ti dico che le foto che qui hai presentato, sono le meno incredibili in quanto trattasi di centro storico medievale (dove comunque abitano centinaia di persone)..se vedessi invece strutture di meno di 30anni fà, con crepacci verticali (i più pericolosi) come la sopracitata abitazione del nostro prof.Sfrattoni, ti renderesti conto che non rientrare nel decreto è davvero una barzelletta che ci propinano i nostri cari politici! Poi, ancora un centinaio di persone circa, non solo devono ristrutturare le proprie abitazioni con termini di scadenza assurdi, ma sono a tutt’ora costretti a dormire fuori casa, in sistemazioni di fortuna..e non tutti sono nati con la camicia!
Ricordo tra l’altro che la distanza Isola – epicentro del sisma, è di circa 10 km in linea d’aria.
AD

luciano

…quello che penso è che gli amministratori locali si siano mossi troppo tardi in merito all’attività di accertamento danni. il decreto bertolaso che individua i 49 comuni terremotati è del 16 aprile: a casa mia e in tutta la zona limitrofa sono venuti a fare il sopralluogo il 28-29 aprile, rilevando danni piuttosto gravi a molte abitazioni. Mi pare scontato quindi che isola non è rientrata tra i comuni terremotati: il punto è che l’inclusione è avvenuta in base alla scala MCS, cioè proprio in base ai danni subiti dagli immobili; ma se tali danni sono stati in gran parte accertati dopo l’emanazione del decreto…a quella data isola risultava una sorta di zona franca. Spero che cmq a seguito degli accertamenti fatti, seppur tardivi, isola venga a breve aggiunta tra i comuni terremotati. certo, ormai abbiamo perso quelle misure di tutela economica per chi ha dovuto abbandonare la propria abitazione dichiarata inagibile o ha perso il proprio lavoro, ma almeno avremo la possibilità di avere indennizzi per le nostre abitazioni.
a proposito, sapete darmi notizie circa la possibilità che isola venga inclusa tra i comuni danneggiati?

Andrea D'Ascenzo

Grazie Franz, lo farò.
Per rispondere a Luciano..riguardo l’amministrazione locale ti dico che si, hanno agito con ritardo e troppa calma. Proprio per questo infatti c’è una sorta di rabbia generale nel clima isolano. Pensa che (come associazione di volontariato croce bianca) appena tornati da L’Aquila dove siamo stati con il 118, ci siamo mobilitati per attrezzare una specie di campo che potesse accogliere in alcune tende almeno le persone messe davvero male (anziani allettati ecc..) dato che nessuno dormiva più in casa, dividendo i turni h24 sia nella postazione 118 fissa di Isola, sia nel campo allestito. Tutto questo senza il minimo interesse e collaborazione del comune, che si è “svegliato” solo qualche giorno dopo, allarmandosi e fornendoci una piccola collaborazione. Non capisco però cosa c’entri questo “ritardo” da parte delle istituzioni locali, col fatto che è palese che Isola avrebbe dovuto rientrare nei 20 comuni montani facenti parte del decreto! Ragazzi, Montorio al Vomano (tra Isola e Teramo) ci è rientrato, e non è stato messo affatto a soqquadro come Isola! Dobbiamo pensare che tutto questo è un’altro giochetto politico?
In ultimo.. qualche giorno fa parlavo con il prof. Sfrattoni, mi diceva che pare qualcosa si stia muovendo per quanto riguarda il rientrare nel decreto..speriamo bene.
AD