Sovvertire per castrare: le sette 4
Concludo la serie, parlando di come “l’effetto setta”, importante quanto deleterio e voluto, sia in realtà una grandissima fregatura per quei quattro gatti che vorrebbero cercare qualcosa di diverso nella vita, oltre che le veline, il calcio e Berlusconi.
L’effetto collaterale primario della psicosi generata a tempi alterna dai media, è quello di piantare nella testa delle persone il terrore per qualunque cosa faccia loro cambiare idea sulla vita.
In tutte le culture antiche, sono presenti metodi e tecniche per imparare a vivere il proprio potenziale interiore ed anzi a svilupparlo oltre il suo stato embrionale. Tecniche a volte semplici e a volte complesse che, se adattate ai tempi correnti, potrebbero rendere la vita di molti, molto ma molto più felice. Ovvio che qualcosa da cambiare c’è, se uno vuole diventare migliore in qualcosa. E questo non ha nulla a che vedere con una setta.
E’ ovvio che tali tecnologie interiori non sono qualcosa che si può studiare solo sui libri. Occorre sperimentarle sul campo e magari sotto la guida di qualcuno che le conosca profondamente.
Ma se uno ha piantata nel cranio la paura della setta come qualcosa che gli farà cambiare la sua vita di merda… beh, ovvio che si terrà opportunamente alla larga da qualunque tipo di tecnica o cambiamento, preferendo la più comoda stazione nel crogiolo attuale.
La paura delle sette ha una sua funzione, in effetti, quella di evitare che i più cadano in mano a individui senza scrupoli, che ne farebbero un boccone.
Ma ha anche il terribile difetto di tenere i meno alla larga da quello che gli potrebbe davvero fare bene, perchè li porta ad identificare come setta qualunque cosa si discosti dalle stronzate dell’ordine precostituito.
Il che ovviamente pone fine a qualsiasi speranza di evoluzione.
A me personalmente le sette mi fanno una sega. Ne ho incontrate parecchie nella mia vita e mi sono sempre allontanato senza difficoltà, una volta stabilito che all’interno di quei gruppi non vi era alcun contenuto reale, se non come vaga risonanza di qualcos’altro, che mi dava invece l’idea di avere una sua ragion d’essere.
Alla fine potrei dire che le sette possono addirittura avere una loro utilità, perchè se uno è abbastanza sveglio da non farsi fregare, basano comunque molti dei loro metodi su discipline e tecniche che, usate correttamente, portano nella direzione diametralmente opposta alla coercizione, all’asservimento e all’annullamento psicologico.
Certo, occorre avere un paio di neuroni collegati. Ma alla fine non mi pare così difficile. O no?
Nelle persone vi è sete di credere in qualcosa su questo non cè dubbio, e cè talmente la tendenza a non voler toccare con mano ed approfondire nella vita che quando un individuo si accosta a tali gruppi si accontenta dei contentini emotivi che gli vengono dati ad hoc…tutto questo lo fa sentir meglio spesso, lo convincono che è a contatto con qualcosa di oggettivo ed in cui credere fermamente…
Nulla lo può allontanare da questo, ma spesso sotto questa superficialità vi sono speculazioni,ricerca di potere personale, asservimento ad ideali negativi…
Ognuno è libero di sperimentare quello che vuole, ma a furia di soggiogare gli altri, questi individui senza scrupoli, prima o poi saranno soggiogati a loro volta.…e cè chi purtroppo va in giro in cerca di schiavi.…ed é da sempre che esistono le prede ed esistono i predatori…e questo forse ha un senso…perchè non si nasce tutti uguali e con le stesse possibilità …e potenzialità uguali.…
Ben altra cosa, portare un individuo verso se stesso ed alla libertà di esperire, di cadere, anche di farsi male, ma in modo libero, libero di agire, libero di piangere, libero di amare etc…perchè alla fin fine prima di ogni altra ricerca le persone hanno bisogno di percepirsi, di essere, di sentirsi.…di muoversi all’interno di qualcosa di delicato che all’interno di loro stessi da sempre cè, ma per tanti anni non hanno potuto esprimere, ed è stato dimenticato.…
Tutto questo vorrebbe dire creare individui più liberi, di ragionare, di mettere in discussione ciò che sta intorno.…e questo a chi vuole monopolizzare il popolo non va giù…
ed allora facendo di un erba un fascio con molta superficialità si spara su tutto il mondo di chi non va in chiesa, cercando di snidare chi ha alcune chiavi di accesso, sapendo che nel mucchio probabilmente cè anche chi ha intenti positivi ed ideali elevati, e che sparando ad altezza uomo prima o poi qualcuno lo si centra.…
Tra le tecniche per sviluppare il potenziale interiore, c’è la meditazione Zen, lo so anche per esperienza personale, anche se sono una specie di auto didatta.
Comunque, leggendo e “scoprendo” in questo periodo Pasolini, ho potuto notare quanto in tempi non sospetti, fosse stato profetico.
Anch’io ho fatto parte di gruppi che possono essere definiti “sette”. Non ho avuto paura ad entrarci. Ho imparato molte cose “fuori” dall’ordinario, come l’autodisciplina, per esempio. E non ho avuto nessun problema, una volta che non credevo più nel gruppo di cui facevo parte, ad uscirne ed andare “libero” per la mia strada. Certo poi, nel tempo, ho dovuto lottare per liberarmi da una visione “assolutista” del tipo: “Io ho la verità e voi no”. Ora, forse, me ne sono liberato. Lascio che gli altri siano se stessi, senza volergli “imporre” il mio punto di vista. Questo non toglie che se posso “passargli” dei metodi e delle tecniche di antiche discipline, beh, non credo che questo sia “coercire” qualcuno e non ha nulla a che vedere con l’imporre un “credo” o un “dogma”.