Evoluzione e Etica
Ho qui di fronte a me una bella foto in bianco e nero…
Mi domando che cosa sia l’evoluzione. Certo una scimmia penserebbe ad una sua simile evoluta come a quella che si sposta più rapidamente da un ramo dell’albero ad un altro raccogliendo più banane.
Un uomo probabilmente penserebbe a qualcuno che sa sviluppare foto tridimensionali.
Evidentemente è impossibile anche solo immaginare le reali potenzialità di chi è maggiormente evoluto.
Ma mi domando anche se un Essere più “completo” sia necessariamente anche un Essere che ha una visione etica più “completa”.
Perché, se così non fosse, il male che sarebbe in grado di produrre potrebbe essere di gran lunga superiore alla capacità di infierire di un essere meno sviluppato. Per analogia basti pensare che le scimmie non costruiscono bombe atomiche…
E dunque, la sua evoluzione, a cosa gli sarà servita?
Ma soprattutto quella è evoluzione?
Io sono del parere che tutto ciò che è elevato segua un principio di libertà: libertà di pensiero, libertà creativa ed espressiva, libertà di relazionarsi agli altri. Non libertà di sottomettere altre persone e di non piegarsi al volere delle persone che ci circondano.
Un difficile equilibrio, certo.
Ma secondo me, quando non si è in grado di difendere la propria libertà, ancor meno ci si saprà prodigare per difendere quella altrui…
Anzi, le frustrazioni accumulate subendo le prevaricazioni del prossimo c’è il rischio di farle subire, prima o poi, a chi è più fragile, meno strutturato.
Sarebbe come se un guerriero invece di “impugnare la spada al servizio del bene”, la impugnasse per pura gratificazione personale, per mostrare a sé stesso e agli altri le proprie abilità. Per puro piacere di esibirsi.
Ma se non la saprà impugnare quando veramente necessario, ovvero quando si troverà a dover difendere un principio etico anche a costo di mettere in discussione i fragili equilibri della sua vita, allora tanta abilità, tanti sforzi e tanto allenamento cosa avranno prodotto se non un eccezionale schermidore che ha gli stessi schemi mentali di un uomo ordinario?
Ehi, Valeria, qui sollevi una discussione che potrebbe saturare interamente il Blog!
Parto anch’io dalla fotografia. Fotografare è, etimologicamente, “scrivere con la luce”, una descrizione non verbale di un’oggetto, un panorama, o di una persona.
Perchè dovremmo farlo? Quando, appassionato di fotografia da decenni, mi posi la domanda, mi risposi che il senso (mio, per carità) di “far fotografia”, è trasmettere un’emozione.
Che sia una stampa in bianconero o un’ologramma iperdefinito poco importa.
Estrapolando il senso di questa digressione penso che ciò che conta, anche nell’evoluzione, non è il mezzo, ma il fine.
E cioè, non conta quanto sei bravo a maneggiare la spada, ma che uso ne fai.
Molti, in questo mondo, hanno scopi egoistici, accumulo di potere di oggetti, di denaro. E se divengono padroni di strumenti più efficaci e incisivi, continueranno ad usarli per gli stessi fini, in mancanza di una diversa visione della vita.
E qui credo che si scivoli nella spinosa diatriba di bene e male.
Libertà = bene? Bene di chi?
Se l’umanità non fosse libera, ma guidata da persone intelligenti (e non dico illuminate), probabilmente starebbe meglio..
Sottomettere il mio vicino di casa buzzurro e cafone mi farebbe indubbiamente stare meglio…
Lasciare un pedofilo libero di relazionarsi agli altri mi fa rabbrividire…
Tempo addietro sentii una interessante definizione “amorale” di bene/male: “E’ bene quel che consente di ottenere lo scopo che ci prefiggiamo, di raggiungere l’obbiettivo; è male ciò che ci allontana dall’obbiettivo.
E qui vengo al punto (oggi ho voglia di scrivere :-))…) Esiste un’armonia “oggettiva”, alla quale è possibile sintonizzarsi, un’armonia direi, universale.
Qualcuno direbbe che il non avere altra scelta che dover seguire le “leggi divine” è mancanza di libertà, e io sono d’accordo.
Ma il libero arbitrio, meravigliosa e terribile possibilità concessaci, ci può (possibilità, non garanzia) portare a questa sintonia senza forzature, con profonda comprensione di ciò che è bene e ciò che è male. In un percorso, però, lastricato da soprusi, violenze, egoismi, di povere anime che non capiscono gli errori. Credo sia questa la vera Evoluzione.
Libertà = bene? E chi dice cos’è “bene”?
Tutto è Bene, la Totalità stessa
H.H. O.O.
Buon giorno a tutti voi.
Si mi aspettavo i vostri commenti (tali e quali). Mi è evidente il loro significato e, anzi, li condivido integralmente!: chi stabilisce cos’è bene e cos’è male e sulla base di quali criteri?
Naturalmente il concetto di moralità è relativo, soggettivo. Non c’è dubbio alcuno. Dipende dall’educazione ricevuta, dall’angolo del mondo nel quale siamo nati, dal livello culturale e così via. Ma ciò che può essere considerato discutibile è se mangiare carne di maiale, usare il preservativo, andare in giro nudi o semplicemente col volto scoperto è moralmente accettabile oppure no.
Ma io credo che sinceramente e in cuor suo ogni persona sa quando un’azione è ingiusta senza ombra di dubbio. Intendo ingiusta veramente, come rapire bambini dalle favelas e ucciderli per trapiantare i loro organi a qualche vecchio pieno di grana o, per dirla alla Sting, lasciare che un pedofilo si relazioni agli altri.
Il libero arbitrio certamente è uno strumento di evoluzione: imparare dai propri errori. Forse è l’unico modo per comprendere ciò che è bene e ciò che è male, anche se il prezzo da pagare è piuttosto alto.
E dunque più l’arbitrio è libero (svincolato da dogmi, convinzioni, preconcetti, identificazioni, condizionamenti, imposizioni) e più un individuo può infierire.
Ma se concordiamo sul fatto che il fine è sintonizzarsi ad un’armonia “oggettiva” (scusa Sting se continuo a citarti ma non potevi scrivere tutto questo meglio di così), allora stiamo dicendo la stessa cosa e cioè che un individuo più completo, elevato, evoluto (ditela come volete) non può prescindere dal “bene”, comunque lo vogliate chiamare.
Dunque non sono d’accordo con chi sostiene che “tutto è bene”. Il libero arbitrio probabilmente È UN BENE se pensato come mezzo per comprendere. Ma non è che per questo ogni azione compiuta sotto il sole È BENE.
Affermare il contrario mi sembra un modo per giustificare tutto …Mi sembra troppo comodo, ecco tutto.