Per fornire le migliori esperienze, questo sito usa tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere ad alcune informazioni del dispositivo, e per memorizzare le tue scelte sui cookie.
Non utilizzo cookie di marketing o profilazione, tuttavia alcuni contenuti di terzi (come Facebook o YouTube) lo fanno; per questo nelle preferenze dei cookie potresti trovare la sezione "marketing".
Sei libero di scegliere!
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Gli eventuali cookie di Marketing non vengono raccolti da questo sito ma potrebbero essere raccolti da terze parti (come ad esempio YouTube).
‘Azzo, e chi poteve prevedere un esito simile..?
In realtà è molto interessante osservare anche il periodo precedente. Dal marzo 2008 al marzo 2009 si è registrato un calo notevole, culminato proprio con marzo 2009. In quel periodo esce la notizia della nuova forma virale H1N1. E da lì parte l’impennata delle quotazioni. So di essere sempre eccessivo nei miei dubbi, ma vogliamo considerare il tutto in un quadro più ampio e leggere insieme la rivoluzionaria riforma sanitaria ottenuta da Obama? Riforma che dovrebbe interessare circa una quarantina di milioni di cittadini (vado a memoria, perdonatemi se non è esattissima la cifra) e che non toccherà le tasche degli americani… Sicuramente non avremo mai modo di sapere tutta la verità, ma una vaga idea ce la possiamo fare, credo, grazie al Franz ed al suo blog.
Premesso che non m’importa proprio un fico secco né di Glaxo né di Novartis (che non producono solo vaccini), una curva praticamente uguale ce l’ha pure Johnson & Johnson (che non produce solo Tylenol, il paracetamolo per la febbre). Vogliamo parlare, per l’Italia, del Gruppo Angelini (Tachipirina, Amuchina)?
Tanto per prevenire qualche malignità, il paracetamolo nel 2005 ha mandato in ospedale in Italia 103 persone e ce le ha tenute in media 3 giorni. Per non parlare dei casi risolti in Pronto Soccorso… C’è chi va in rianimazione o deve subire un trapianto epatico. Allora fa male pure il paracetamolo e dobbiamo boicottarlo?
A parte che in realtà credo che nessuno sottovaluti il peso che certe epidemie hanno anche su altre aziende. A titolo esemplificativo: è ovvio che se le maestre delle scuole elementari mandano avvisi alle famiglie chiedendo, per via della pandemia, di portare una confezione di crema antibatterica per le mani (sappiamo che la Johnson & Johnson la produce) è palese che anche chi produce tali articoli avrà un effetto positivo. Secondo punto: uno può finire al pronto soccorso anche perché fa indigestione di peperoni, ma per come la vedo io questo non significa nulla. Terzo a titolo informativo, anche se centra meno: il Build ha pubblicato oggi una notizia che cio racconta che sette persone sono morte in Germania dopo aver fatto la vaccinazione. Buona giornata al mondo.
Errata corrige: ovviamente la testata era Bild non Build…
Infatti è proprio così per tutto quello che hai detto tu, Il Veronesi: non c’entra nulla.
Se cade una tegola in testa a un vaccinato, non diamo la colpa alla tegola. Esistono stime serie su cose molto serie (Gullain-Barré, neurite ottica, aborti spontanei): ci sono eventi che accadono comunque, vaccino o meno, e sono stati calcolati. Questo se vogliamo avere la testa sulle spalle…
Certo. Peccato che si sia creata un’influenza pandemica innoqua che, supportata da una imponente campagna mediatica, abbia fatto una delle più brillanti iniziative di marketing della storia. Chi paga? Nel dubbio i contribuenti (attraverso i soldi che i governi danno alle farmaceutiche per il vaccino). Quindi se muore anche una sola persona per causa del vaccino a me girano i coglioni. E pare che non siano teorie così folli, visto che oggi il parlamento polacco si è espresso definendo i vaccini come una truffa. Visto che in Germania sono morte sette persone a causa di tale vaccino. Quindi lo so che può cadermi in testa una tegola, ma se c’è sopra uno che me la tira e lucra sul tirarle io mi incazzo, se mi è ancora concesso.
Scusate se mi inserisco in questo interessante dibattito ma leggendo l’esempio dei peperoni (stupendo!) mi sono venute in mente le parole di una mia insegnante di chimica che ripeteva spesso che tutto può essere tossico, dipende non solo dall’intrinseca pericolosità di una sostanza ma anche dalla quantità assunta.
In altre parole anche l’acqua se bevuta ad ettolitri fa male.
Voglio dire questo: non credo ci siano dubbi sul fatto che i farmaci (tutti) hanno una lunga serie di effetti collaterali e controindicazioni; infatti se non ne abbiamo bisogno non è che li ingurgitiamo così, tanto per essere sicuri…
Allora la questione non è credere o non credere alla potenziale pericolosità di un vaccino (e non voglio entrare nel merito della possibile tossicità dello squalene, ma fra un po’ mi verranno a spiegare che, siccome è un metabolita del colesterolo, avere il colesterolo alle stelle fa bene alla salute!) ma piuttosto stabilire se l’inoculazione del vaccino in questione comporta un rischio maggiore o minore che contrarre la malattia. Statistica quindi e non atti di fede!
E in effetti le statistiche mi sembrano parlare chiaro: questa benedetta influenza A comporta un rischio di mortalità inferiore (e di molto!) a quello determinato da una qualsiasi influenza stagionale.
Allora il dubbio (e anche l’incazzatura) viene anche a me: non sarà che alla fine della fiera la A è davvero benedetta… per le azioni delle case farmaceutiche?
Ecco, in effetti è quello che dicevo parlando di operazione di marketing…
🙂
🙂