Natale all’Esselunga? Aiaiaiaiai!!!

Shit happens! Dicono gli americani, la merda quando arriva… arriva. Più o meno come Natale.
E meno male che Natale viene una volta all’anno.
Non come Pasquale che invece viene almeno una volta al giorno se no gli fanno male le palle.
Ma il peggio… no, dico, veramente il peggio… è quando alla vigilia ti tocca passare all’Esselunga perchè ti manca una cosa sola ma indispensabile.
Arrivi al parcheggio e già cogli i primi sintomi della follia. La protezione civile dirige il traffico tra cumuli di neve.
All’ingresso marca male: due marines ti squadrano mentre fanno segno ai mitraglieri dietro ai sacchi di sabbia di lasciarti passare.
Finalmente entri e ti manca il fiato. Nell’aria un gigantesco uniforme rombo, davanti a te una marea umana tra l’inferocito e l’esaltato fluisce incessantemente tra gli scaffali e le corsie, come onde di alta mare che lambiscono una costa.
Occultati abilmente in posizione strategica uomini dei servizi segreti occhieggiano come falchi a protezione del Camembert e del Dom Perignon.
E tu… tu devi andare a prendere quella singola cosa la cui mancanza ti rende la vita difficile. Ti fai coraggio e ti butti nella calca. Il carrello non serve, filtri tra la gente con due agili spostamenti memoria dei tempi d’oro delle arti marziali ma qualcosa va storto.
L’equilibrio ti tradisce e un’energumena sui sessanta ti sbatte contro il banco degli ananas. Cerchi di rimbalzare con le vertebre che scricchiolano ma non c’è versi: una compagine organizzata sta marciando a ranghi serrati verso il reparto carni; brandiscono tutti il loro biglietto numerato e tu non ce l’hai.
Schizzi via sotto gli sguardi feroci, dribbli due addetti allo scatolame ma quattro signore impellicciate affiancate come spazzaneve ti si avventano addosso nella corsia delle offerte speciali. Ti improvvisi freeclimber e scali alla grande lo scaffale dei liquori, ma vieni notato dalle telecamere di sicurezza; scatta la sirena d’allarme e immediatamente quattro agenti della SWAT sbucano dal soffitto lungo funi da arrampicata libera.
Scivoli silenzioso lungo il mucchio delle decorazioni in saldo e prendi copertura sotto i panettoni in offerta.
I quattro SWAT ti perdono di vista, ti rialzi e parti in corsa. Con un salto mortale raggruppato salti l’ultimo bancone e arraffi al volo quello che ti serve.
L’uscita è lontana ma ce la puoi fare. Da supereroe metropolitano diventi improvvisamente mutaforma, ti crescono le scaglie da serpente e con movenze anacondesche infiltri quasi senza difficoltà la cassa rapida dei dieci articoli.
Approfitti di un attimo di distrazione della coda, mostri la tua preda e tutti si ritraggono guardandoti con un misto di pietà e schifo.
Paghi il conto e finalmente esci. Vincitore.
Con la tua preda: la confezione formato famiglia di carta igienica triplo velo.
Una vera carezza per il culo.
Ossantissimi Rotoloni Regina!!! Manca anche a noi…!!! Quasi quasi uso il giornale… :assshow:
Franz sei fantastico!!!
Era meglio quando ci si procacciava il cibo con l’arco e le frecce! E ci si puliva il c… col le foglie! Sigh!!!
P.S.: come sono belli i fiocchetti di neve sulla seta 🙂
Per leggere dei post così accetterei anche che il Natale venisse ogni giorno. Grande Franz.
In effetti all’esselunga di natale dovrebbero mettere a disposizione del fiume di clienti, una Squadra di psicologi…
lol3:
LOL
Sempre belli, i post “real life”.
Franz il dissacratore… sei fantastico!
:prrr:
🙂 mi è piaciuto particolarmente il neologismo “anacondesche” 😀
Ciao Francesco!! Devo dire che ho trovato anche questo post molto, molto esilarante, mi sono davvero divertito. Complimenti e, per favore… non smettere… 😉
Sarà mia premura! Grazie mille del passaggio e del commento!