I film insegnano, mettendo a fuoco ciò che conteniamo. Serenity.

Molte volte mi è capitato di vedere un film e trovarci un contenuto. Penso che almeno una volta sia capitato a tutti. Films anche scadenti, magari fatti veramente col culo, ma qui e là trovi una frase, una battuta, un motto che ti fanno fare uno stop mentale.
Come quando una bella donna ti regala uno sguardo di desiderio, allo stesso modo in un film può capitare che una frase sola ti apra un mondo, indipendentemente dalle intenzioni più o meno consapevoli del regista.
Ho sempre pensato che si trattasse di cose nuove, di pensieri mai pensati, di riflessioni mai fatte.
Oggi invece mi sono accorto che non è così. In realtà una frase ti colpisce, sembra insegnarti qualcosa ma non fa altro che mettere a fuoco qualcosa che hai realizzato in parte, o solo inconsciamente.
E d’altronde come potrebbe essere altrimenti?
Un pensiero, un concetto, un’intuizione… come potrebbero essere colti se completamente estranei, alieni al proprio spazio di esperienza? E’ impossibile!
Ma possono essere assonanti, simili in qualche modo. O anche solo associabili. Ecco allora che all’interno qualcosa si mette in vibrazione e crea la possibilità di sviluppare quella o quell’altra comprensione.
Prendiamo ad esempio un film come Serenity; quasi sconosciuto, con un cast non particolarmente nobile, è un film di fantascienza con qualche annetto sulle spalle ma estremamente gradevole e ben fatto, dal punto di vista della recitazione, degli effetti speciali e della trama. Insomma, sicuramente migliore di molte altre cianfrusaglie proposte sul grande schermo da un bel pezzo.
C’è una frase in questo film, che il capitano della nave dice ad una ragazzina alle prime armi nel pilotaggio:
“E’ l’amore che fa stare in aria una nave. Fai volare una nave che non ami e quella, prima o poi, si libererà di te.”
Sembra una frase stupida, del tutto di fantasia, ed in parte lo è, considerato il numero di navi spaziali pilotate dal sottoscritto. Eppure mi ha colpito.
Come se contenesse qualcosa di vero.
Ci ho pensato e ripensato, chiedendomi che cosa potessi trovarci, per poi alla fine capire che basta cambiare la parola “nave” con la parola “vita” per comprendere qualcosa.
“E’ l’amore che fa proseguire una vita. Vivi una vita che non ami e quella, prima o poi, si libererà di te.”
N’est Pas?
L’ho visto almeno 3 volte ! e alla fine ho comprato il DVD.
o toh! Mi fa piacere. Pensavo non lo conoscesse nessuno…
Franz, la tua frase si presta a molte possibili interpretazioni: “Vivi una vita che non ami…”
Nel senso che dovremmo “adattarci” ad amare la nostra vita così com’è o nel senso che dovremmo fare uno sforzo per trasformarla? Oppure intendi vivere con Cuore?
Se vivi una cosa col cuore, difficile dire che non stai amando ciò che vivi, ti pare? Però è anche vero che certe volte le scelte che facciamo sono dettate più dalla paura che da altro, magari all’interno di altre scelte fatte invece col cuore.
Per quello che riguarda la mia esperienza, posso dirti che non sempre mi è facile capire perchè diavolo sto facendo una cosa. Di solito lo capisco dopo. Diciamo che una cosa che cerco di fare è di non muovermi per paura. Il che non significa comportarsi da incoscienti, ovviamente!
Ma anche in questo caso non sempre mi riesce. Non sempre è facile capire se ciò che sento è dettato dal cuore, dalla paura o da qualcos’altro ancora. E’ una lotta continua. A volte anche molto dura. La paura si maschera spesso da buon senso, altre volte da dignità, altre da istinto.
La paura è un’energia potentissima. Se l’affronti tutta insieme non hai molte possibilità di vincere. E’ come un’idra; ogni volta che le tagli una testa ne spunta un’altra. Fino a che non trovi quella centrale non te ne liberi mai. Ma nel frattempo, intanto che cerchi il cuore della paura, conosco un solo modo per combatterla. Con il cuore, quel cuore che ti può dare la possibilità di agire ugualmente anche se hai paura, anche se sei terrorizzato.
Alla fine credo che il coraggio sia proprio questo: un “agio del cuore” che ti fa andare avanti nonostante tutto.
Mi spiace di non poter rispondere più chiaramente alla tua domanda ma anch’io sto camminando su un sentiero di cui non ho la mappa. Come tutti, credo.
Si Franz a volte è davvero complicato capire se parla il cuore, la paura, l’ego o che altro… ma in quelle rare circostanze in cui si riesce a non soffocare la volontà del cuore, esce una forza inaspettata e la vita si trasforma; si dissipa il grigiore e, insieme a questo, la paura. Ma che fatica! :bye:
…OSS…
Sono d’accordo.