Perchè abbiamo bisogno di leggere.
E’ come per la tecnologia: possiamo appoggiarci su quello che già è stato fatto per poter andare avanti, sviluppando il nuovo.
Oppure possiamo ripercorrere tutto daccapo, riscoprendo il più possibile.
Ma non arriveremo mai a pensare tutto quello che è stato pensato dai grandi scopritori del passato.
Leggere è la stessa cosa. Non arriveremo mai a pensare tutto ciò che è stato pensato da chi è venuto prima di noi. Anche se fossimo i re della velocità e molte delle nostre traenze sono iscritte in qualche modo a livello genetico al nostro interno, non arriveremmo mai a concepire ciò che i grandi pensatori del passato hanno escogitato.
Ma se prendiamo in mano un libro, allora ecco che il pensiero di chi ha scritto è lì, messo in bell’ordine, pronto da bere, servito lavato e stirato.
Possiamo dare da mangiare alla nostra mente qualcosa cui chi ha scritto è arrivato magari dopo un’intera vita di meditazioni, prove ed esperienze.
Un’idea finita in se’, qualcosa che una volta entrato in contatto con le nostre idee le arricchisce con una nuova prospettiva.
Un seme, direi quasi un’iniziazione, nel senso che quell’idea letta sulla pagina di un vecchio libro ci inizia a tutta una serie di nuovi concetti.
Non si tratta solo di acquisire vocaboli, espressioni o idee emotive. Prendere in mano un testo di Socrate, o di Platone, è qualcosa che apre una intera sezione nella biblioteca del nostro pensiero, dandoci modo ed ispirazione per coniare concetti ed idee a seguito di ciò che abbiamo letto.
A seguito, capite? Non “al posto di” o “prima”. A seguito, in “conseguenza di”.
Leggere è come mettere del filo di ferro intorno ad un rampicante per farlo crescere nella direzione che vogliamo. La lettura è il fil di ferro che consentirà alla nostra mente di seguire una direzione precisa.
Provate a leggere per un anno solo romanzi porno. E poi provate a leggere per un anno solo filosofia greca. Alla fine di quei due anni la vostra mente non sarà di certo uguale in entrambi i casi, mi pare ovvio, no?
Noi siamo ciò che mangiamo. E pensiamo ciò che la nostra mente è più abituata a pensare. Lasciare il pensiero sullo schermo della TV non è una gran furbata.
Ma leggere… leggere è la palestra del pensiero, il body building della fantasia, l’allenamento della concezione.
Leggere serve a creare menti leggere.
Buona lettura!
sono daccordo con te franz,anche perche il mio televisore è un semplice sopramobile! :hammer: :hammer:
Al giorno d’oggi leggere deve essere veramente un piacere, o un supersforzo…perchè le immagini televisive hanno veramente un grande fascino, anche se i libri, alcuni, contengono rare ricchezze!!
Altro bel centro Franz.… :mumble:
Grassssie! :bye: