Sindrome della clessidra? Per un PC? Ma sono normali?
L’hanno definita così. Hanno dovuto per forza inventarsi una malattia, per questa cosa che altro non è che la rottura di coglioni di aspettare una risposta dal computer, nei momenti in cui lo stesso non risponde prontamente.
Tu sei lì, stai lavorando, clicchi su “salva” e il cursore diventa una clessidra che sta a significare: “..aspetta un attimo che sto facendomi i cazzi miei”
Finche dura pochi secondi può anche andar bene, ma quando supera un certo limite l’attesa diventa, effettivamente, qualcosa che da ai nervi.
Ma da qui a definire una sindrome, mi sembra un tantino forzato.
I computer si sono evoluti, e sono diventati sempre più potenti. Il problema è che i programmi che ci girano sopra hanno fatto lo stesso percorso, ma con molta meno intelligenza.
Il software oggi viene scritto in modo sempre più complesso, per soddisfare esigenze il più possibile ad ampio spettro.
Risultato: dei programmi installati si usa si e no il 50% delle funzioni. Il resto serve a qualcun altro.
Ma intanto il programma prevede anche quelle funzionalità di cui a noi non frega niente, ergo è bello pesante per la macchina. Questo è particolarmente vero per i software di fascia alta, che ormai richiedono risorse da fantascienza.
Prendiamo ad esempio un qualsiasi programma di authoring video serio; si mangia talmente tante risorse di sistema che per soddisfarne pienamente le esigenze bisogna avere un computer che farebbe invidia alla NASA.
Ora, voi penserete che un professionista sicuramente non soffre di problemi di questo tipo. E invece si, perchè quando aumenta la professionalità, aumentano anche le esigenze, e a questo punto stessa cosa fanno le funzionalità che si usano.
E la clessidra colpisce tutti.
E ti rompe i maroni in modo indescrivibile, è vero, ma non c’è nessuna sindrome.
C’è solo la snervante attesa che la fottuta macchina faccia quello che deve fare!
e pensare che ai tempi del commodore 64 per infilare 64 k di data nel computer col registratore ci volevano minuti per aspettare il caricamento di un gioco.
Con programmi come office, per fare le cose che si fanno oggi andrebbe benissimo persino la versione di word per msdos
Non dirlo a me. Quando ho cominciato io si lavorava a schede. Immagina quanto poteva essere divertente fare un semplice debug… con 5 minuti di tempo macchina disponibili alla settimana!
altro che pausa caffe per aspettare la compilazione 😉
Quindi mi sa che si attende l’arrivo del computer quantico…