Ecco cosa sono i Talebani: animali. No… neppure.
In Afghanistan i talebani hanno inondato una scuola femminile di gas. Sono state ricoverate in 80. Sapete perchè questi schifosi animali hanno fatto una cosa simile?
Perchè secondo loro le donne non devono studiare. Oltre che naturalmente stare chiuse in casa a fare figli, schiave dei loro mariti-padroni. E quelle poche volte in cui devono uscire… mi raccomando, coperte dalla testa ai piedi. Occhi compresi.
Questa è una parte del credo dei talebani, che in Afghanistan sono dichiarati nemici dello stato.
Ora lasciamo per un attimo da parte i talebani, e parliamo dei fondamentalisti islamici.
Qualche giorno fa ero in un bar, a Milano. Stavo bevendo un caffe’ quando nel locale è entrato un uomo. Evidentemente arabo, dall’abbigliamento e dalla carnagione, anche se non saprei identificare esattamente la provenienza. A occhio e croce direi Iran.
Portava il classico turbante e la barba nera lunga e quadrata. Si è seduto ad un tavolino a bere un te’ ed ha aperto uno dei suoi libri (non chiedetemi quale, perchè era scritto in arabo).
Senza farmi beccare, mi sono messo ad osservarlo: ogni volta che entrava una donna, le lanciava uno sguardo per poi riabbassare gli occhi sui suoi libri.
Ma credetemi, in quello sguardo non c’erano ammirazione o attrazione; c’era solamente odio, allo stato puro, primordiale.
Sono rimasto ad osservarlo per parecchi minuti, per capire se avevo visto giusto; la sua reazione è stata sempre la stessa, fino a che non è entrata una gnocca imperiale, in minigonna e stivaloni al ginocchio.
Lì la reazione è cambiata; se possibile l’odio si è trasformato in furore. Ha iniziato a sudare e non staccava lo sguardo dalla ragazza. La fissava in modo maniacale.
L’intensità del sentimento perverso di quell’uomo era tale che la ragazza se ne è accorta, si è girata e l’ha fissato a sua volta.
Stavo per intervenire quando la strafiga, che oltre ad un paio di cosce chilometriche doveva essere anche dotata di un signor cervello, ha parlato, dicendogli a voce alta ma controllata:
“Senti ciccio… o la pianti di guardarmi così e te ne vai fuori dalle palle, oppure vengo lì e ti faccio vedere cosa me ne faccio della tua barba del cazzo!”
Dopodiche gli ha piantato addosso lo sguardo più duro e determinato che abbia mai visto in una donna. Mentre sul locale scendeva una cortina di gelo, un’altra ventina di occhi si univa a quelli della ragazza.
L’uomo a quel punto si è accorto che non tirava aria, si è alzato, ha lasciato qualche moneta sul tavolo e si è involato fuori dal locale, sparendo nella folla.
La ragazza a quel punto, scaricata la tensione, ha iniziato a tremare. Inutile dire che mezzo bar si è offerto di soccorrerla. Lei ha rifiutato graziosamente ogni sostegno e si è seduta ad un tavolino, aspettando che l’adrenalina le si calmasse. E’ stato lo stesso barista, a quel punto, ad imporsi:
“Tu non esci di qui se non mi consenti di acconpagnarti fino alla stazione di taxi.”
Lei a quel punto si è arresa ed ha annuito. Poco dopo era su una vettura pubblica, in cammino per la sua destinazione.
Capite? Lo straniero non aveva ancora fatto nulla ma la sua intenzione era stata così chiara, la sua carogneria, il suo odio per il genere femminile così avvertibili, che nessuno ha avuto dubbi o esitazioni.
Sapete perchè? Perchè in quel bar non c’erano politici idioti, cacasotto e demagoghi del cazzo. E perchè quella donna ha avuto il coraggio di reagire subito, senza dubbi, senza farsi paranoie, ma con un coraggio e una determinazione notevoli.
E perchè c’erano uomini, più o meno liberi, che non hanno accettato, per una volta, che una donna venisse minacciata, anche solo cono uno sguardo, sulla base di un credo religioso e che hanno agito secondo le stesse regole di cavalleria che affondano le loro origini proprio in quella tradizione che oggi, stravolta, ha portato all’integralismo.
Nessuno si è fatto male, nessuno ha dovuto combattere. L’uomo è stato semplicemente messo in condizioni di andarsene.
Il che, lo confesso, mi ha dato un piccola speranza per il futuro.
Guarda Franz.… Io non sono certo una grangoncca come quella che hai descritto, anzi sono bella in carne, ma mi piaccio e so di piacere.…
Quando abitavo a Padova, e andavo in centro, mi sentivo a disagio. Mussulmani, come quello che hai descritto tu, mi guardavano con odio e disprezzo. A volte avevo paura, paura di girare nella mia gittà, nella mia Italia. E non è che girassi in minogonna, ma con semplici jeans e maglietta. Eppure ero terrorizzata, tanto da non mettere praticamente più piede nel magnifico centro della città. Ti sembra giusto che io Italiana abbia paura di girare in una città Italiana per colpa di c**** integralisti che vedono una donna come un oggetto e che vorrebbero imporre la loro idea anche all’Occidente? Ti pare giusto che io Italiana debba rinunciare a fare un giro in centro perchè ho paura?Andavo in centro proprio se dovevo e mai da sola, ma accompagnata da qualcuno. Io Italiana voglio essere libera di girare nelle città Italiane (e non solo) tranquillamente senza avere paura.…
Vuoi che ti dica l’assurdo?
Anni fa sono andata in Indonesia, nell’isola di Sulawesi, dove sono per metà Mussulmani e per metà Protestanti. Sono andata durante il Ramadam (per puro caso). Ero ospite di amici. Potevo tranquillamente girare per la città senza avere sguardi d’odio da parte di nessuno, Mussulmani compresi. Gli sguardi che ricevevo erano solo di curiosità per l’unica donna bianca della città che non era in un resort. Tutti molto gentili, disponibili, Mussulmani compresi e nel loro mese sacro.
Ma ti pare giusto che io non debba avere paura a girare da sola in un paese Mussulmano e nella mia città sì?
A volte ripenso a quei giorni (e conta che sono andata in Indonesia dopo una settimana dall’attentato di Bali, non in un periodo tranquillo insomma), ma sono stata veramente bene: accettata come donna e cordialmente aiutata.
Forse sarà un utopia, ma spero che si arrivi a questo punto ovunque nel mondo.
Il fatto è che tra musulmani e talebani c’è una notevole differenza. Non hai incontrato dei talebani.
Questa è stata la tua fortuna.
D’altronde l’integralismo è da sempre la tomba di qualunque religione.
Purtroppo non solo gli integralisti islamici e i Talebani odiano le donne. Ci sono tanti “nostrani” che vibrano sulla stessa frequenza, anche se nascondono per anni il loro rancore solo perché temono di essere giudicati. Salvo poi sparare alla moglie (o alla compagna) quando lei decide che è finita.
Senza contare tutte le violenze che le donne subiscono in famiglia e di cui si sa poco o nulla (a meno che non si abbia qualche amico/amica nei servizi sociali…).
Caro Franz questa volta non sono del tutto d’accordo con te: se la gnocca imperiale ha reagito così prontamente è perché si è già fatta le ossa e sicuramente non ha incontrato solo integralisti islamici sul suo cammino…
Quello che spesso mi domando e non trovo risposta è: perché?
Quello che dovresti in realtà chiederti è: come?
Ed è evidente che non sono riuscito a trasmettere ciò che trasudava da quell’uomo.
Se continuate a paragonare il comportamento di certi “animali” nostrani a quello che invece anima un integralista islamico di questo genere, è segno evidente che non ne avete mai incontrato uno!
In effetti Franz, io non ne ho mai incontrato uno… E nemmeno ci tengo…
Cara Valeria hai toccato il vero nocciolo della questione,anche in casa nostra ci sono un sacco di TALEBANI.
Comunque sono convinto che la nosra socetà non ci insegna certo la tolleranza la quale è direttamente proporzionale all’intelligenza e ripeto intelligenza non istruzione.
Tolleranza? Ma quale tolleranza! Maddeche?
Tolleranza verso chi, se lasciato libero di fare quello che vuole, imporrebbe la Sharia a tutto il mondo con la forza?
Tolleranza un cazzo!
Scusate il francesismo!
io vivo in sicilia, e devo dire che episodi di razzismo o razzismo al contrario (cioè di stranieri verso di noi) non sono frequenti.…sarà che siamo abituati ad essere invasi dagli stranieri, e abbiamo un rapporto stretto in particolare col mondo arabo..anche se al primo diverbio non è difficile sentire “mussumulano (o negro o arabo) di merda” o, dall’altra parte, “italiani del cazzo” (e a dire questo non sono solo mussulmani, ma anche tedeschi, americani o altro). In questo caso, è ovvio, l’atteggiamento del tipo nel bar doveva essere talmente evidente e talmente invasivo che la reazione della stragnocca è stata “organica”…
si è sentita “invasa” e ha reagito!…
in compenso ho visto anche espisodi simili con siciliani che si comportavano come il talebano con donne nostrane e straniere, con in più il desiderio e gli ormoni alle stelle…e questo potrebbe accadere ovunque. Quello che mi sembra evidente è che l’incontro tra culture, come tra le persone, richiede un’enorme vigilanza, perchè lo scontro è dietro l’angolo.…sempre. da che mondo è mondo. Una cultura che vede come “nemici” gli altri non può che portare a questo. La stragnocca era libera di mostrare con fierezza esibita la sua avvenenza, oserei dire che nella nostra cultura è quasi una ” valore” (in realtà non lo è , se va discapito dell’interiorità, ma in Italia amiamo il bello e la femminilità esibita nel gioco della seduzione)e quindi il talebano DOVEVA adeguarsi al nostro mondo e al nostro modo di sentire. Così come una italiana dovrebbe rispettare le regole di una moschea in Iran se vi entrasse in bikini…(anche nelle nostre chiese non puoi entrare scollacciato/a).Ma quanti pregiudizi ci sono ancora contro le donne qui da noi! Una mia amica che lavora in un ambiente d’elite come le ambasciate, mi dice che il maschilismo presente nel civilissimo ambiente diplomatico è a livelli stellari; è perfino guardata con sospetto la lontanza dal lavoro in stato di gravidanza (cosa garantita dalla legge). O ancora…quanto ancora la chiesa nostrana influisce su una visione maschilista della vita?..se poi le donne usano anche l’arma di una sfacciata seduzione non bisogna stupirsi, lo trovo assolutamente una reazione naturale (oltre che piacevole per me). In questi giorni c’è nelle sale un film , Agorà, di cui si discute tanto. E’la storia di Ipazia di Alessandria, filosofa libera e scienziata illuminata – vero riferimento per la vita intellettuale della città più evoluta del mediterraneo di allora – che venne dilapidata dai fanatici cristiani! Non sono sicuro che siamo andati molto lontano da allora.…
La parola chiave, come sempre, è “consapevolezza” di sè, del proprio tempo e dello spazio in cui si vive.
Questi commenti mi ricordano moltissimo “Donne con le gonne”, dove il fratello di Nuti continua a riportare l’attenzione su di se con la frase “Il tuo problema? Ma il MIO problema? DOve lo mettiamo?”
Con questo intendo dire che forse vi siete tutti persi di vista una cosa: il fatto che in Italia esistano ancora dei “cinghiali” che hanno alcune idee decisamente involute sulle donne e sulla femminilità è innegabile.
In realtà però esiste una notevole differenza tra un Talebano e un cinghiale.
Il Talebano uccide per motivi religiosi, il cinghiale no.
Il Talebano ritiene che la donna sia un essere da tenere in schiavitù, il cinghiale no
Il Talebano ritiene sacro l’omicidio per motivi religiosi, il cinghiale no.
Poi potete venire a raccontarmi tutte quello che vi pare.
C’è una bella differenza tra pregiudizio e messa in schiavitù!
Come se il fatto che in Italia esistono ancora uomini dal comportamento barbaro fosse in quealunque modo qualcosa che sminuisce l’obbrobrio che un talebano infligge alle donne a casa sua.
Per favore!!!
mannò..franz. è pacifico che il talebano e l’integralista siano aldilà di ogni raziocinio concepibile.Tant’è vero che il tipo al bar eravate pronti a menarlo se avesse fatto un passo in più…e giustamente! In casa nostra, “Italia”, non possono permettersi di fare nulla…Per legge, e per cultura, la schiavitù evidente è bandita! ti citavo infatti quello che accade in sicilia, dove la presenza dei mussulmani è molto tranquilla, e mai ho assistito ad episodi simili al tuo…probabilmente perchè a milano sono più organizzati e si sentono forti nelle loro comunità, al punto di provare a riportare le loro folli usanze. Qui da noi un episodio simile verrebbe immediatamente punito, in modo forte, perchè nei quartieri peraltro comanda la mafia, e non la farebbero passare liscia neanche per sbaglio. Come , ripeto, avete fatto voi nel bar. il Punto che tu credo voglia sottolineare è che l’INTERA loro cultura religiosa, essendo onnipervadente gli altri aspetti della vita, costituisce una follia..e siamo d’accordo..Ma qui da noi non può attecchire..mentre lì da loro…beh..che vuoi fare? “esportare democrazia”?..si può sperare che organizzazioni internazionali siano in grado di mobilitare una presa di coscienza presso le donne stesse, e aiutare rivoluzioni culturali…ma il rischio è quello di un’enorme ambiguità e complessità ogni volta che si prova a proporre un nuovo punto di vista in un’altra cultura (pure in quelle folli). Ci sono molte donne che sono perfettamente allineate con quella follia..
Sradicare un condizionamento folle, ma così forte, dalla psiche richiede tempo, e scontri…il problema non è di natura religiosa, è un problema più profondo che ha a che fare con la libertà e il condizionamento psichico.…la libertà dai limiti può nascere dall’interno, da un sentire stesso delle donne e degli uomini. E’ allora che si può intervenire, senza quel risveglio ci può essere solo scontro duro e dovuta separazione!..
ma ricorda, certe cose che oggi, qui da noi, ti sembrano scontate non lo erano affatto fino a 100anni fa! la festa dell’8 marzo nasce a ricordare le operaie che morirono in un incendio nella fabbrica dove furono rinchiuse dai loro padroni dopo una sciopero sindacale!..e parliamo di cose che le nostre nonne avrebbero potuto ricordare!
Così come alla fine dell’800 in francia venne presentata una legge che impedisse alle donne di accedere allo studio, non fu accolta..ma in certi ambienti era un’idea ben sostenuta. Oggi la Francia vieta il burqa, e fa bene! per una questione di dignità e di libertà civile, oltre che di riconoscibilità degli abitanti…e me ne frego se i talebani vedono maltrattato il credo…ma non so come lo si possa imporre a casa loro.
non giustifico affatto i talebani, relativizzando la loro follia…dico anzi che la loro , essendo evidente, è più sgamabile in uno scontro frontale. Altrove invece rimangono forme di condizionamento meno evidenti, anche qui da noi.
Ps: il film era “willy Signori e vengo da Lontano”..non “Donne con le gonne” 😉
Ciao Franz, premetto che sono d’accordo con te per quel che riguarda il fondamentalismo in genere e quello musulmano in particolare. Un paio di mesi fa mi è accaduta una cosa che mi ha lasciata molto amareggiata, stavo facendo manovra per parcheggiare l’auto quando un signore anziano si infila agilmente al mio posto, apro la portiera e scendo “scusi… ma veramente stavo parcheggiando, c’ero prima io” con tono conciliante certa che si trattasse di un malinteso “non è vero! io sto girando da un’ora!” (chissà dove girava, quando mi sono apprestata a parcheggiare non c’era proprio nessuno) detto questo scarica la borsa portadocumenti e con aria distinta mi ignora chiudendo a chiave la portiera dell’auto, io faccio per risalire in auto poi in uno scatto di dignità lo riprendo “comunque lei ha fatto un gesto che non mi sarei aspettata da una persona della sua età, credo che farebbe meglio a vergognarsi… buona giornata” non l’avessi mai fatto, il distinto signore anziano ha cominciato ad inveirmi conto e prima che potessi chiudere la portiera mi aveva già messo un braccio dentro all’abitacolo e cominciato a strattonarmi sulla spalla… ho dovuto chiamare i carabinieri e il distinto signore continuava ad urlare al punto che non riuscivo a sentire l’agente del 112, poi se n’è andato inveendo ancora ed io sono rimasta in auto tremante e con le lacrime agli occhi.
A volte è più doloroso un’atto di violenza commesso da una persona che consideri “civilizzata” e quindi consapevole piuttosto che un atto dieci volte più violento ma che scaturisce da una persona profondamente ignorante (oltre che cattiva) ed incivile quale è un’integralista religioso… è come essere menati dal nonnetto della porta accanto, spero di aver reso bene l’idea.
Comunque è decisamente ora di darci un taglio… se non hai le caratteristiche “umane” e civili necessarie a vivere con altri umani o te ne torni a casa tua oppure ti ci rispediamo noi a calci in culo… visto che allo zoo non li prendono… e non sono razzista, semplicemente non condivido tutto questo buonismo che circola oggigiorno, se una persona è pericolosa la si allontana e basta, meglio ancora sarebbe impedirle di venire proprio, a fare cosa poi?
Un’abbraccio, Layla.
Il buonismo. Credo che sia il vero problema, il vero malanno del secolo. Il vecchietto poi… ce ne sono alcuni che andrebbero semplicemente rinchiusi, perchè approfittano alla grande della loro condizione di anziani per fare quel cazzo che gli pare, come nel tuo caso.
Personalmente ritengo che ad una persona anziana vada tributato un rispetto particolare, fosse anche solo per il fatto che è riuscito ad invecchiare e sopravvivere.
Ma allo stesso tempo ritengo che nel momento in cui il vecchietto in questione fa una cagata, gli vada ricordato che il fatto che sia più anziano non gli da l’autorizzazione a comportarsi peggio di tutti gli altri, come nel tuo caso.
D’altronde sono molte le persone il cui carattere accentua i lati negativi con l’avanzare dell’età… e che, già stronzi da giovani, diventano ancora più stronzi con gli anni.
Capita.
Ma questo non vuol dire lasciargli fare quello che gli pare!
Infatti ho messo lo spray al peperoncino di fianco al portoggetti dell’auto ed il prossimo che prova a fare una cosa del genere lo spruzzo e poi gli spezzo un braccio con la portiera… se sono magnanima non lo denuncio per molestie sessuali :muah:
Bisogna provare ad uscire dal pensiero di massa che ci stanno inculcando, e cioè quello secondo cui dobbiamo rispettare il prossimo anche se è una testa di ca**o… gran baggianata a 360 gradi. Come al solito grazie Franz, è sempre un piacere leggere i tuoi articoli “senza peli sulla lingua”
Un’abbraccio, Layla. :drunk:
Ciao Bella gente!
per quanto riguarda la violenza evitabile (nel senso che viene fatta ad avversario debellato…) ebbene trovo che sia insano: non so se riuscirei mai a fare un danno fisico a chichessia: solo l’idea di rompere il braccio di qualche bastardo, mi ripugna! Io sento così…
Buona serata!
Anch’io mi sentivo così prima… finchè qualcuno non mi ha toccato per usarmi violenza… per non parlare delle lacrime che ho versato dopo dallo shock.
Anni fa ho studiato autodifesa sai? Ma quando mi sono trovata nella necessità di usare ciò che avevo studiato la mia mente era svuotata ed il corpo annichilito… me ne sono rimasta lì come una scema a prendermi gli spintoni legata come un salame dalla cintura di sicurezza.
C’è molta differenza tra la teoria e la pratica… lo si capisce solo dopo che ci si è trovati in mezzo.
Un’abbraccio, Layla
Capisco… e confermo. E’ difficile reagire lucidamente quando serve.
la violenza dei talebani e mussulmani integralisti è una violenza che viene istituzionalizzata, per questo ancora più folle. come lo fu quella dei nazisti, per fare un esempio. il problema però è alla radice…e riguarda la facile stimolazione della violenza. milioni di persone, in società totalitarie, vengono stimolate negli istinti più bassi e vengono condizionate, in modo martellante tramite la propaganda, ad avere un nemico, a scatenare su di lui tutto il bisogno di affermazione primario…ora il nemico è la donna, ora il cattolico, ora l’ebreo, l’infedele ecc..oppure “i giovani” nel caso del vecchio arcigno e rancoroso..
il condizionamento agisce sulla parte arcaica del cervello, quella detta “rettile”, che soprassiede alle funzioni di sopravvivenza…e che viene stimolata dalla ripetizione continua di pensieri, frasi, immagini, parole..che come mantra entrano dentro la psiche e fanno pressione. Allora l’uomo diventa come il cane di pavlov che reagisce meeccanicamente e ottusamente!..
che fare dinanzi alla violenza che ciclicamente sembra assumere nuove forme organizzate?
di certo il “buonismo” ha rotto il cazzo!!…e di questo ha colpa anche un cristianesimo annacquato nelle varie versioni, in primis cattolica, che ci dice da tutte le parte di porgere l’altra guancia, anche quando ci stanno pisciando in faccia (scusate la brutalità…ma faccio contro-mantra).
la violenza in tutte le sue forme ci ha rotto il cazzo!…
e sopratutto subirla ci ha rotto ancor di più!…
Deve poter esistere una legge universale che mi consenta per diritto cosmico di schiavardare chiunque vìoli il mio spazio vitale, fisico, mentale o emotivo che sia…
episodi di violenza, cara Layla, non riguardano solo le donne, ma anche molti uomini che non hanno alcuna propensione alla lotta e rifiutano la violenza, e finiscono cmq per subirla..la violenza riguarda tutti! e tutti ne possiamo essere travolti, proprio quando meno ce lo aspettiamo e siamo più indifesi.
senza invocare il dio della Giustizia, che in questo pianeta mi pare assente, incominciamo noi a “studiare” come reagire o agire con chi entra senza permesso nel nostro spazio vitale!..essere gentili e compassionevoli sì, essere masochisti no!
un’educazione alla autodifesa è fondamentale, e può essere impartita, così come si può imparare!…non solo con un corso , ma facendo delle relazioni umane e dei suoi meccanismi complessi uno studio globale. La storia è piena d stronzi che si organizzano, creano istituzioni, politiche , religiose, sportive, culturali ecc…per rendere la vita un inferno a chi è solo e tranquillo per i cazzi suoi! Per essere civili e pacifisti occorre essere in due, se l’altro è pronto a vomitare sulla nostra civiltà e bontà, DOBBIAMO essere in grado di fermarlo.… e questo richiede uno studio.
ecco perchè è difficile reagire lucidamente quando serve, perchè non ci siamo abituati!
Non è che le tecniche che mi sono state insegnate (per oltre un anno, non è un corso mordi e fuggi ma è stato molto ben strutturato… affiancato agli istruttori era presente persino uno psicologo) non siano adeguate od efficaci… oppure che io non sia mentalmente e fiscicamente in grado di agire con rapidità ed efficenza, è solo che sono stata spiazzata dalla direzione (nonnetto) inaspettata da cui è arrivata la violenza, per quello non ho reagito prontamente come avrei dovuto. Sbagliando si impara… ma occorre davvero cambiare il nostro modo di pensare… bisogna stabilire, come dire… delle “regole d’ingaggio”.
Mai detto che gli episodi di violenza riguardano solo le donne… magari le donne sono un po’più esposte, quello sicuramente… ed è vero anche che la violenza sulla donna è più scontata, quasi ci fossimo talmente abituati a sentirne parlare da essere come desensibilizzati a riguardo…
la violenza ormai è ovunque e per chiunque, odio provoca odio e violenza provoca violenza… mi fa sorridere il fatto che pur avendo intarpreso da tempo un percorso spirituale “importante” basato sull’Amore non mi risulti poi così difficile capire il meccanismo che esprimi nel tuo post e che condivido in pieno… Amare ed essere “pacifisti” non significa farsi mettere i piedi in testa, viviamo in questà realtà e anche se la vorremmo migliore dobbiamo organizzarci per vivere qui ed ora, difendersi (con buon senso) non và contro a nessun credo personale… spirituale o religioso che sia, con buona pace di tutti coloro che si ostinano ancora a porgere l’altra guancia.
Grazie Roberto e grazie Franz… un’abbraccio a tutti, Layla. :party:
siamo perfettamente d’accordo, Layla…non sminuivo di certo la violenza sulle donne, anzi ti davo man forte, perchè se da maschio di 95kg (e quindi in teoria meno “attaccabile”) sento l’enorme pressione della violenza circostante, non oso immaginare come la sentiate voi…ed evidentemente non è una questione solo di forza fisica, la debolezza nasce appunto dall’essere impreparati al conflitto.
d’accordo pure sulla “direzione inaspettata” della violenza! ecco perchè, riprendendo l’episodio di franz, dico che il talebano o l’integralista che, in modo evidente, manifesti tutto il suo odio è pericolosissimo sì, ma meno subdolo del nonnetto apparentemnte tranquillo. Il primo lo sgami, e lo attacchi frontalmente, come d’altronde ha fatto la ragazza dell’episodio; più complesso quando ad azzannarti è chi non ti aspetti !…mi è capitato di recente di subire un attacco da un “vicino di casa” (e quindi, nei miei files mentali, qualcuno a cui “sorridere” e dire “salve, come sta?”), rimanendo basito e impietrito per alcuni sec.…per poi lasciare andare la cosa momentaneamente, perchè non avevo inquadrato con chiarezza la situazione (gli stacco la testa- non gli stacco la testa…tipo con le margheritine m’ama non m’ama)…cose simili capitano a tutti.
essere pronti …a capire innanzitutto in quale angolo di universo siamo finiti. La negazione della violenza in stile film di walt disney, il cristianesimo nella sua forma ottusa, e la visione comoda borghese non prendono atto della complessità delle pulsioni che animano uomini e società. La istituzionalizzazione , è vero, inizia prestissimo..o meglio il “condizionamento”…
ed è realmente il tipo di condizionamento usato per i “candidati manciuriani”, gli individui di cui si servono i servizi segreti per compiere omicidi quasi in stato di trance ipnotica; come ipnotizzato è il ragazzino integralsita pronto ad imbottirsi di dinamite per crepare col sorriso sul volto. Come condizionato è il tamarro che scatta per un’occhiata storta o per un colpo di clacson.…
Per “dio di Goustizia” intendevo una legge del karma, che come un boomerang rimandi in diretta al mittente la violenza fatta… ecco , se il karma agisce..beh..non agisce subito, e non sempre in questa vita. Il mondo è pieno di pezzi di merda che vivono “beati” (cioè impuniti) e di gente sensibile e onesta che soffre…ma d’accordo anche sul fatto che la “realtà” dipenda da noi. siamo noi la realtà. cambiamo il nostro sentire e agire e cambierà pure la realtà.
Facevo un’altra considerazione riguardo al tuo post, caro Roberto…
Dici bene, “violenza istituzionalizzata”… a dire il vero è l’essere umano nella sua completezza ad essere stato “istituzionalizzato”… a partire dall’asilo ci insegnano a rispettare il potere (politico e religioso in particolare) in secondo luogo vengono standardizzati i modelli di comportamento, basta guardare i bambini dell’asilo… tutti uguali come robottini… e se qualcuno di quei bambini esce dai ranghi viene definito “iperattivo” e nei casi limite imbottito di psicofarmaci (Ritalin in primis)… per fortuna questa moda in Italia non esiste ancora, ma visto come siamo lesti a prendere le cattive abitudini…
contemporaneamente a questa repressione dell’indole personale viene standardizzata la cultura e creato il desiderio di possesso indiscriminato (giocattoli le cui pubblicità televisive hanno superato i tempi di trasmissione dei cartoni animati) viene stimolato lo spirito di competizione nei confronti del possesso ed al contempo instillato il principio di diverso e quindi migliore (o peggiore)e scatta di nuovo la competizione per diventare il “migliore” imparando al contempo a disprezzare il “peggiore”… e così via fino alla maturità.
A ben vedere, questo meccanismo assomiglia in modo inquietante a certi meccanismi di tortura per il controllo mentale messi a punto da certi servizi segreti… dapprima privazione sensoriale e all’annullamento della personalità dell’individuo, in un secondo tempo vengono edificati modelli emozionali nuovi più consoni alle esigenze.
Ne esce un modello di massa che riconosce il potere politico economico e religioso come inalienabile… riconosce come assolute le verità se a divulgarle è un personaggio di fama… di qui a indirizzare tutte le menti ad un’odio collettivo è un’attimo!
Non esiste nessun “Dio della giustizia” anche se credo in Dio non è sicuramente quello di fare da cane da guardia il suo compito… in compenso ci fornisce i mezzi per difenderci ed il libero arbitrio di farlo, mi sembra già abbastanza.
Un’abbraccio, Layla.
Roberto, Layla.
Vi ho risposto indirettamente con un post in uscita alle 15.30. Sono curioso di conoscere il vostro pensiero in merito!
Ciao!