Scopare con l’ego: difficilmente paga!
Scopare con l’ego… non sempre paga. Anzi, quasi mai.
Questo non è un articolo generico. Non parla della media degli uomini e delle donne; parla di quella parte, una volta minoritaria ma sempre più numerosa, di persone che vorrebbero trovare qualcosa di più nella vita.
Parliamo di rapporti sessuali ma non di quelli volti “solo” a soddisfare il proprio piacere; nulla da dire in merito, semplicemente questo articolo parla d’altro.
Credo che, arrivati ad un certo punto, l’espressione sessuale e quindi i relativi rapporti, debbano assumere una caratteristica congruente con il cammino che si dice di aver voluto intraprendere.
Ma anche senza entrare nell’ambito della ricerca, credo che per tutti, una volta raggiunta una certa maturità umana, il rapporto sessuale abbisogni di una svolta, di qualcosa che lo sposti da una certa prospettiva. Fino ad un certo punto, infatti, una trombata è… una trombata. Punto.
Poi però, diventa incontro, fusione, esplorazione di un altro essere. Diventa linguaggio, ascolto ed espressione e, “last but not least”, potente mezzo d’indagine e di sperimentazione, fino a rappresentare, per chi può permettersi una via di questo genere, un’autentica porta per elevare se’ stessi e chi è karmicamente collegato.
Una descrizione molto, troppo breve, ma che credo possa render chiaro che esiste una differenza sperimentabile tra una “scopata” e un “rapporto sessuale”.
Forse per qualche donna scopare un uomo e mangiare una pizza possono essere atti equivalenti ma, fortunatamente, per altre non è così. La cosa vale in entrambi i sensi, naturalmente, ed è proprio a queste “alcune” e questi “alcuni” che rivolgerei queste parole.
Definire cosa sia l’ego con parole ordinarie è impresa non semplice, soprattutto se si vuol essere capiti. Diciamo che potremmo definire con questa parola quell’insieme di parti di un essere umano che iniziano ad esistere quando, ancora infante, inizia a dire “no”.
Dire “no” per un bambino significa stabilire una separazione, una linea di divisione tra se’ stessi ed il resto del mondo. Un passo necessario, indispensabile direi, alla crescita dell’individuo. Ma anche il momento in cui inizia la strutturazione di quella forza chiamata ego, potente alleato se non prende le redini della faccenda, nel qual caso diventa un’autentica rovina.
Orbene, quando questa cosa si frappone tra i due partner, ritengo che termini ogni forma di rapporto sessuale.
Chiarisco ancora una volta che il discorso vale per ambo i sessi ma dato che dal mio punto di vista esiste solo in senso “etero”, parlerò dal punto di vista maschile.
Quando una donna frappone l’ego tra se’ stessa ed il partner, non è più un rapporto sessuale. Per quanto mi concerne, è la fine di ogni attrattiva. Al punto che il rapporto sessuale cessa istantaneamente o non inizia neppure.
Non è facile rendere in parole quello che intendo con “frapporre l’ego”, ma è qualcosa che riduce immediatamente il rapporto sessuale a “scopata”, senza neppure gli onori delle armi (e nel caso di una sensibilità che abbia un minimo senso di essere, senza nessuna possibilità di sussistenza).
Potrei dire che una donna scopa con l’ego quando non vi è in lei un’accoglienza, una disponibilità a trarre piacere dal piacere del partner per alimentare il proprio e ritrasmetterlo ancora, in un rimbalzo erotico. O, ancora, quando non accetta di farsi toccare profondamente, quando a priori preclude questa possibilità a colui che la sta penetrando.
Quando non accetta di avvolgere completamente in se’ l’uomo.
Quando non accetta di dare al compagno quell’accesso al proprio interno che alla fine, consapevoli o no, gli uomini richiedono dal profondo.
Quando deve per forza “esprimersi” e non si accorge che proprio in quel momento smette di esprimere se’ stessa.
Quando prova piacere a far perdere la testa ad un uomo per il puro gusto della manovra.
Ecco, questo intendo in parte per “scopare con l’ego”; è un po’ come baciare ad occhi aperti, come far entrare un ospite in casa e lasciarlo solo, uscendo per andare a fare la spesa.
Per noi maschi (al contrario di prima, di questo aspetto posso parlare) è il rifiuto di lasciarsi afferrare e travolgere dal piacere della donna, il non tentare di portarla a perdersi (anche se alla fine la decisione può essere solo presa da lei) e a nostra volta impedirci di perderci nello stesso piacere.
E’ la smania di arrivare all’eiaculazione in barba al piacere della compagna, è il rifiuto di penetrarla completamente, in tutti i sensi e in tutte le dimensioni, con tutta la nostra energia, fino ad entrare totalmente in lei.
E’ il non essere disposti a tuffarci completamente in un universo che potrebbe spalancare porte insospettate.
E’ il non saper permanere al massimo livello del piacere senza cercarne la fine, il completamento nell’eiaculazione, non comprendendo che proprio lì, in quel momento, è nascosta una chiave di accesso ad uno stato che, personalmente, posso solo definire di preghiera.
E’ il non saper rinunciare alla parte del macho idiota, rimanendo in quella recita che, anche se svolta con maestria, potrà anche portare una donna al più grande orgasmo ma rimarrà pur sempre una recita e quindi una menzogna che non potrà che portare con se’ un triste senso di solitudine.
Non so se sono riuscito a spiegarmi. Questa volta, più che altre, le parole non mi sono amiche.
Se così fosse, come temo, abbiate pazienza.
Ci ho provato ma non è andata…
E’ vero Franz, non è facile parlare di un simile argomento. Però credo che qualcosa di importante sei riuscito ad esprimerlo. Qualcosa che può aiutare molto chi ha voglia di liberarsi dalla spinosa (e spesso inefferrabile ed elusiva) faccenda dell’ego. C’è materiale su cui riflettere (e da osservare sul fatto). Grazie.
Tra l’altro in questo caso la sperimentazione offre aspetti… decisamente piacevoli! :muah:
Come ti feci notare, tempo fa’ in un articolo, anche la donna molte volte cerca di gonfiare l’ego dell’ uomo per poi ritrovarsi affianco un’ idiota.
… e considerato che la mamma degli idioti è sempre incinta, la cosa ha un certo successo a quanto pare!
Oddiosanto! Tanta fatica per un cretino? :wow:
L’ego sospinge a fare tutta questa fatica inutile? E qual’è il vantaggio? Che immenso spreco di energie! :swim:
ciao franz, hai toccato un tema spinoso e complicato che purtroppo molti ma soprattutto molte donne non desiderano addentrarsi. è più facile indossare la maschera del macho sapendo che le donne vogliono quello..ma.. io sulla soglia della mezzetà dopo un matrimonio..ora (da alcuni anni) con una nuova ragazza ‚ho trovato sessualmente una certa serenità. penso perche mi completa bene ‘per certe cose’ ma per arrivare a questo bisogna avere il coraggio di togliersi ogni maschera…!
Per togliersi una maschera occorre innanzitutto capire che la si sta indossando. Comunque è vero, dopo un po’ ci si riesce di solito…