Karate Kid – il remake. Da vedere.
Uno dei pochi remake che trovo all’altezza dell’originale.
Ambientato in Cina anzi che in Giappone, nel mondo del Kung fu anzi che del Karate, il filme segue la traccia del predecessore con grande garbo e ottima regia.
Similitudini nella trama in senso generale ma completa rivisitazione dei personaggi. Soprattutto del protagonista, qui interpretato da uno splendido Jaden Smith.
Jaden è il figlio di Will Smith e Jada Pinkett. Sul primo c’è poco da dire, credo, vista la notorietà. Sulla moglie, Jada Pinkett-Smith, quasi altrettanto. Ha interpretato una valanga di personaggi (tra cui Niobe in Matrix Revolutions) ed è una splendida donna.
Dato che la genetica non è pura teoria e neppure l’aria che si può respirare in una famiglia in cui entrambi i genitori sono attori di grosso calibro (oltre che di una bellezza notevole), Jaden Smith ha preso il meglio, evidentemente: da un lato la bellezza e dall’altro la capacità di recitare, con una spontaneità ed una mimica del tutto notevoli.
Aggiungiamoci poi qualche anno di pratica autentica delle arti marziali (chiaramente visibile nei movimenti, del tutto spontanei), ed ecco che il gioco è fatto. Tutto un altro pianeta rispetto a Ralph Macchio, improbabile quanto imbranato protagonista del prequel.
Jackie Chan, eccezionale come sempre, qui un po’ invecchiato ma sempre un grande, insegnerà al cucciolo Jaden l’arte del Kung Fu, per permettergli di battersi sia sul ring che sul campo dell’onore e della crescita personale.
Carino l’omaggio a “Pat” Morita, il Miagi originale, con il tormentone “Dai la cera, togli la cera” sostituito da “Togli il giacchetto, metti il giacchetto”.
Ben costruito, recitato e diretto, pur essendo un remake ha la stoffa per un film a se’ stante.
La costruzione dei personaggi infatti non ha la pretesa di sostituire o rivisitare gli illustri predecessori, quanto di presentare un prodotto del tutto diverso, a se’ stante, appunto, pur mantenendo una grande aderenza con la trama originale.
Bello. Da vedere!
Ok allora vado vedo e te faccio sapé.…
ciao!!! :warrior:
A me non ha entusiasmato, bello ma non troppo.
Io ho trovato debole l’ambientazione, nel senso della cultura cinese poco rappresentata.
Io avrei preferito qualche spiegazione in più su cos’è il kung fu, tutta la parte non marziale è stata riassunta in “il kung fu vive in tutto…”.
Altri pareri?!
Sai, non credo che il film in questione volesse essere un film sulle arti marziali.
L’arte marziale non è la protagonista, nell’originale come in quessto remake.
Qui il tema centrale è la possibilità di trovare qualcuno che nella vita ti possa guidare a uscire da una situazione di impotenza.
Ingenuo? Senz’altro! Romantico? Sicuramente!
Ma anche… anche qualcosa che tocca dentro come dice Andrea più sotto, perchè nonostante l’ingenuità, la superficialità se vuoi, alla fine il protagonista vero di questi due film è la ricerca del Maestro.
Alcune frasi mi hanno lasciato stupito!!!
Che vi devo dire…
Ho visto il film e…mi sono emozionato, commosso, entusiasmato…ho persino versato qualche lacrima in alcuni punti…
…non so dire perché, ma qualcosa mi ha toccato davvero in profondità.
Non sarà un colossal ma lo trovo un film ben fatto!
Bò, non ho più vent’anni ma ancora mi esalto quando vedo la saggezza mostrarsi più forte dell’arroganza, e, anche se me lo ricorda un film, credo ancora che sia una possibilità reale!
Vedi risposta a Gianluca… :mumble: