La nevicata (peraltro neppure eccezionale, nonchè abbondantemente prevista ed altrettanto annunciata) di due giorni fa ha avuto come spiacevole conseguenza il blocco di migliaia di auto nel solito tratto Valdarno – Firenze.
La società autostrade, quella per intenderci che spenna costantemente milioni di italiani con pedaggi sempre più elevati, accusa di tutto questo quei TIR che si sono intraversati sull’autostrada e tenta pure di sollevare polemica sul fatto che gli autisti non avevano le catene a bordo o non le avevano montate.
Benissimo; chi guida un bestione come questi mezzi che infestano letteralmente le nostre strade ha un sacco di responsabilità. E se qualche autista non ha messo le catene sperando di cavarsela lo stesso sarebbe da appendere per i coglioni ed esporre al pubblico ludibrio. Per non parlare di quella marea di automobilisti cazzoni che, pur sapendo benissimo della nevicata in arrivo, si sono messi ugualmente in viaggio nel momento peggiore in cui potevano farlo.
Ma guardiamo in faccia la realtà: la società autostrade non può assolutamente sperare che sia sufficiente scaricare il barile sui camionisti, perchè in realtà avrebbe dovuto essere attrezzata per risolvere il problema tempestivamente e definitivamente entro due, massimo tre ore dall’accaduto.
Questo perchè tale società cucchiaia una cifra spaventosa all’anno in pedaggi, cifra a fronte della quale, in un paese normalmente civile, dovrebbe fornire un livello di servizio ben diverso da quanto offre.
Invece abbiamo manti stradali spesso segnati da buche e tagli pericolosi (ve lo dice uno che gira spesso in moto), caselli telepass che vanno quando vogliono loro ma, soprattutto, un livello di assistenza che, come nel caso appena visto della nevicata sull’A1, fa semplicemente schifo.
Non stiamo parlando dell’oratorio di Don Peppino, cazzo! Stiamo parlando di una società che raccoglie un introito (dati 2009) di più di 2 miliardi di euro e che non riesce a togliere di mezzo qualche TIR che si è messo per traverso, per più di 20 ore.
Il che significa che chi la dirige non pensa affatto al servizio che dovrebbe offrire.
Potrei anche capire se la nevicata fosse stata un evento imprevedibile, ma erano giorni che il meteo l’aveva prevista. Se ai vertici di Autostrade ci fossero state persone interessate ai propri clienti, si sarebbero potute predisporre per tempo misure di soccorso, piani di sgombero e mezzi di rimozione nei punti più pericolosi, come appunto il tratto incriminato.
Se Autostrade fosse un po’ più furba, predisporrebbe uscite di emergenza attivabili a distanza, interruzioni mobili nel guard-rail, invece di costruire tratti di autostrada da cui non è possibile uscire in caso di emergenza.
Ma questa è, sempre più inesorabilmente e ingovernabilmente, l’Italia.
A1 Bloccata dalla neve. Autostre: colpa dei TIR. Ma stiamo scherzando?
La nevicata (peraltro neppure eccezionale, nonchè abbondantemente prevista ed altrettanto annunciata) di due giorni fa ha avuto come spiacevole conseguenza il blocco di migliaia di auto nel solito tratto Valdarno – Firenze.
La società autostrade, quella per intenderci che spenna costantemente milioni di italiani con pedaggi sempre più elevati, accusa di tutto questo quei TIR che si sono intraversati sull’autostrada e tenta pure di sollevare polemica sul fatto che gli autisti non avevano le catene a bordo o non le avevano montate.
Benissimo; chi guida un bestione come questi mezzi che infestano letteralmente le nostre strade ha un sacco di responsabilità. E se qualche autista non ha messo le catene sperando di cavarsela lo stesso sarebbe da appendere per i coglioni ed esporre al pubblico ludibrio. Per non parlare di quella marea di automobilisti cazzoni che, pur sapendo benissimo della nevicata in arrivo, si sono messi ugualmente in viaggio nel momento peggiore in cui potevano farlo.
Ma guardiamo in faccia la realtà: la società autostrade non può assolutamente sperare che sia sufficiente scaricare il barile sui camionisti, perchè in realtà avrebbe dovuto essere attrezzata per risolvere il problema tempestivamente e definitivamente entro due, massimo tre ore dall’accaduto.
Questo perchè tale società cucchiaia una cifra spaventosa all’anno in pedaggi, cifra a fronte della quale, in un paese normalmente civile, dovrebbe fornire un livello di servizio ben diverso da quanto offre.
Invece abbiamo manti stradali spesso segnati da buche e tagli pericolosi (ve lo dice uno che gira spesso in moto), caselli telepass che vanno quando vogliono loro ma, soprattutto, un livello di assistenza che, come nel caso appena visto della nevicata sull’A1, fa semplicemente schifo.
Non stiamo parlando dell’oratorio di Don Peppino, cazzo! Stiamo parlando di una società che raccoglie un introito (dati 2009) di più di 2 miliardi di euro e che non riesce a togliere di mezzo qualche TIR che si è messo per traverso, per più di 20 ore.
Il che significa che chi la dirige non pensa affatto al servizio che dovrebbe offrire.
Potrei anche capire se la nevicata fosse stata un evento imprevedibile, ma erano giorni che il meteo l’aveva prevista. Se ai vertici di Autostrade ci fossero state persone interessate ai propri clienti, si sarebbero potute predisporre per tempo misure di soccorso, piani di sgombero e mezzi di rimozione nei punti più pericolosi, come appunto il tratto incriminato.
Se Autostrade fosse un po’ più furba, predisporrebbe uscite di emergenza attivabili a distanza, interruzioni mobili nel guard-rail, invece di costruire tratti di autostrada da cui non è possibile uscire in caso di emergenza.
Ma questa è, sempre più inesorabilmente e ingovernabilmente, l’Italia.
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