Perchè con i film in 3D a tanti viene il mal di testa?
E’ una cosa che capita a molti. Ad altri viene la nausea; tutti comunque accusano affaticamento.
Le cause sono principalmente due, entrambe di ordine neuropsicologico
La prima è la messa a fuoco fasulla.
L’occhio umano funziona esattamente come una qualsiasi fotocamera (anche se sarebbe meglio invertire l’ordine), soprattutto per quello che riguarda la profondità di campo.
In poche parole, quando si guarda un oggetto posto ad una certa distanza, i nostri occhi mettono a fuoco su quella specifica metrica. Tutto quello che c’è prima e dopo, risulta sfuocato (è il classico caso di quando si prende la mira con un’arma e ci si rende conto che o si mette a fuoco il bersaglio oppure il mirino e non c’è versi!).
Quando guardiamo una scena in 3D al cinema, se un oggetto cattura la nostra attenzione ma non è contenuto nel piano dell’inquadratura, risulta sfuocato anche se, per il nostro cervello, dovrebbe essere invece perfettamente a fuoco.
Risultato: per tutto il film il cervello cerca di mettere a fuoco particolari che sono stati ripresi fuori fuoco.
La seconda causa: messa a fuoco e convergenza oculare.
Quando mettiamo a fuoco un qualsiasi oggetto, gli occhi convergono sulla distanza a cui si trova quell’oggetto.
Nella visione 3D, la messa a fuoco è sulla distanza a cui si trova lo schermo, mentre la convergenza cambia, ingannata dal sistema 3D.
In entrambi i casi, i nostri occhi sono costretti a fare qualcosa per cui non sono progettati.
La cosa non cambia anche quando il sistema 3D usato è molto sofisticato (come nel caso della polarizzazione o degli otturatori alternati e sincronizzati).
Il fatto che l’industria cinematografica stia spingendo così tanto su questa tecnologia è solo dovuto al fatto che si sta cercando di vendere lo standard 3D per la vendita dei televisori di questo tipo.
Quello che però spesso le persone non realizzano è che:
A) programmi in 3D ce n’è ancora ben pochi.
B) Dopo quaranta minuti davanti ad un televisore 3D e con addosso gli occhiali appositi, o anche davanti ad un sistema di sfasamento del parallasse come i più recenti, lo sforzo per la vista e per il cervello è molto elevato.
Quindi non fatevi fregare da questa tecnologia. I televisori cosiddetti 3D-ready fanno pagare come oro colato una predisposizione che nella realtà non viene molto sfruttata ma, soprattutto, procura dei sacrosanti mal di testa.
Il vero 3D esisterà solo nel momento in cui verrà utilizzata l’olografia. Oppure quando le immagini verranno indotte direttamente al cervello.
E quello sarà il momento in cui declinare decisamente l’offerta.
a me il TREDDDI’ fa SCHIFO!
è solo un modo di vendere la solita minestra riscaldata, in un cinema sempre più pieno di contenuti farlocchi, e di mantenere a galla il mercato dell’ home video
per me può (deve) naufragare
Sarà questione di abitudine, ma i film che ho rivisto in 2D me li sono goduti, non posso dire altrettanto del 3D !
:shit: