La difficoltà di essere fedeli – By Giuseppe

Fedeltà!

Termine alquanto abusato, vilipeso, bistrattato, sovvertito…mai compreso sino in fondo.

Soprattutto sembra, dai più, non essere stato compreso come sia impossibile ‘essere fedeli’ senza prima ‘essere uno’ in se stessi.

La personalità della maggior parte di ognuno di noi, si sa, è composta da centinaia e migliaia di ‘io’ (o gruppi di io) che di solito non sanno l’uno quello che fa l’altro. Si ignorano tranquillamente.

Per questo è castrante, impossibile, oltre che tragicomico, pretendere la fedeltà da un comune essere umano che sia a digiuno di un ‘lavoro’ di scuola di formazione interiore.

Avendo dentro di noi molti ‘io’ differenti, con differenti scopi e motivazioni, quando si ‘giura’ di essere fedeli alla Patria, o alla propria sposa davanti all’altare, quale ‘io’ (o gruppo di io) sta giurando eterna fedeltà?

Saranno sempre gli stessi io a governare la personalità nei momenti in cui questa ‘fedeltà estorta’ verrà messa alla prova dagli eventi della vita?

O invece (come è più probabile che avvenga) quegli io fedeli (ad esempio alla moglie) non staranno casomai schiacciando un pisolino quando una bella gnocca ultramaggiorata e sprizzante ormoni femminili da tutti i pori ci attraverserà la strada sorridendoci maliziosamente?

Ecco che pretendere ‘ufficialmente’ e con tanto di giuramento la fedeltà, come fanno la Chiesa e lo Stato, sono a mio avviso sia un motivo di castrazione, sia una richiesta impossibile.

Spiego: ‘castrazione’ perché il malcapitato che ha giurato eterna fedeltà, preso dai continui sensi di colpa pur di mantenere fede ai patti si troverà costretto a tenere chiusi in gabbia quegli ‘io’ che vorrebbero vivere e sperimentare cose nuove della vita (e giustamente, perché che ne sanno, poverini, della disgraziata promessa fatta dagli altri ‘io?); e ‘impossibile’ perché la natura deve pur fare il suo corso, e prima o poi gli io castrati si ribelleranno (oppure si avrà lo spegnimento, l’ingrigimento di tutta la persona).

Ecco come si ha l’amico voltafaccia, il marito infedele, il ‘traditore’ della patria, e via dicendo…proprio costringendo a un giuramento di fedeltà che non può e non dovrebbe essere richiesto, perché mai e poi mai quel giuramento di fedeltà potrà essere rispettato da un uomo o una donna che non sono in unità in se stessi.

 

 

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4 Commenti
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Donatilla

… molto bello e veritiero… grazie Franz

Donatilla

….ops scusa… grazie Giuseppe

White Knight

Concordo, considerando che in questa epoca, ma non solo, si confonde troppo spesso il concetto di “fedeltà” (specie di tipo coniugale)con quello di “accaparramento”!!!
Tuttavia ritengo che anche un essere che avesse raggiunto un’autentica condizione di unità in se stesso potrebbe comunque venire meno ad un giuramento se si rendesse conto che mantenendosi fedele ad esso verrebbe meno alla fedeltà nei confronti della sua vera natura, ergo, di Se stesso!!! :warrior:

Baldassare

Questo concetto di INFEDELTà è molto diffuso e veritiero.. Purtroppo.
Però NoN bisogna criticare il Matrimonio come la castrazione della propria libertà personale,
cioè voglio dire, se la tua Personalità Multi-io ha voglia di evasione, meglio che NON ti sposi!
Cmq penso che quando trovi quella giusta, NON hai occhi per nessun’altra.

Ps:
SI, lo ammetto.
Il Matrimonio è una cosa che mi fà sognare ad occhi aperti. 😀