Il piacere di consolare

Consolare: con – solo, essere soli insieme. Un significato talmente pregnante per questo semplice verbo da mettere i brividi.
Chi è solo ha smesso di essere sole a se stesso. Anche se la solitudine, quella vera, è come un arcobaleno in fondo al quale davvero si può trovare il tesoro dell’essere se stessi.
Quando consoliamo qualcuno, lo riportiamo fuori dal senso di isolamento, quella malacica condizione che porta solo sofferenza, e lo facciamo condividendo con lui il nostro essere soli.
Diveniamo sole per lui, fintanto che non ritrova il senso del proprio essere sole.
Ecco perchè, quando consoliamo qualcuno, proviamo uno strano senso di gratificazione: perchè siamo stati soli per lui.
Siamo stati, o meglio, ci siamo sentiti, per riflesso nel percepire una delle poche cose per cui vale la pena vivere: gli altri.
Bello, Franz.
:bye:
Dolcezza
Una cosa così la dice il papà di Helly (si scriverà così?) in Contact , cioè l’alieno che le appare come suo padre : in un Universo così vasto e freddo la sola consolazione è trovare esseri simili a noi , che pensano . Bello essere soli per gli altri , e soli come luce, mi pare ora di averne bisogno, sono a terra dopo il Giappone , mi riconobbi subito nei Verdi perchè la cosa che mi fa più terrore è non aver più la casa , distruggersi da soli l’unico posto che abbiamo per vivere , figuriamoci come stanno i giapponesi!Quel famoso librino del Saggin sarebbe più utile che mai, perchè perdo spesso la capacità di interpretare la realtà..