Quando il pompelmo scoppia in bocca e tu dici: oh, cazzo!

Io il pompelmo non lo capisco. Già il nome è un programma: “pompelmo”. C’è l’elmo del soldato, quello del vigile e quello del… vabbè dai, un’altra volta…
Comunque il pompelmo rimane un frutto esotico, assurdo, un tesseract, una contraddizione alle leggi della fisica: è l’unico contenitore il cui volume interno è maggiore di quello esterno.
No, dico… avete mai provato a mangiare due spicchi assieme? Li mettete in bocca per intero, quindi ci stanno, no? Poi li mordete… e succede il finimondo!
La bocca ti si riempie di ottimo succo di pompelmo ma, come per magia, una volta uscito dallo spicchio (e quindi lì dentro dovrebbe essercene di meno, no?), contrariamente ad ogni logica, scopri con orrore che… non ci sta!
Allora fai dei numeri, tenti di deglutire ma quello continua ad uscire dallo spicchio a litri. E, immancabilmente… ti sbrodoli tutto!
Il pompelmo è un killer! Ti fa fuori la camicia pulita in un attimo. E allora tu, che stavi per uscire e andare al cinema, corri a cambiarti la camicia. Solo che nel frattempo il pompelmo ti ha impiastricciato le mani, rendendole appiccicose come quelle di un roughneck su una piattaforma oceanica.
Bestemmi, butti via la seconda camicia, vai a lavarti le mani. Ma qui entra in gioco il Primo Segreto Del Pompelmo: è fottutamente diuretico. E non si sa bene come, ma il fatto di averne ingerito si e no 20 cc di succo ti ha reso incontinente, quindi ti ritrovi a fare mosse assurde mentre ti lavi le mani cercando di non pisciarti addosso di colpo.
Ti asciughi e ti giri di scatto, estrai l’ammennicolo e stai per rilassare la vescica quando ti imbatti nel Secondo Segreto Del Pompelmo: era da due giorni che la stitichezza di attanagliava, no? Ecco: ci ha pensato il Pompelmo. Lui, quel bastardo! E quindi ti ritrovi a sederti di volata per evitare l’intervento della Protezione Civile.
Intanto la moglie sbuffa in corridoio, il tempo passa, il film non aspetta e tu, mentre cerchi di ricomporti, ti imbatti nel Terzo Segreto Del Pompelmo: i pezzetti di polpa che ti si infilano tra i denti.
Che uno si chiede se il buon dio non poteva farci con un’unico dente, lungo tutta l’arcata, così era più facile da pulire, i dentisti non sarebbero neppure mai esistiti ma, soprattutto, i fili di quel cazzo di pompelmo non si sarebbero mai potuti infilare così ostinatamente tra un dente e l’altro.
E il film sta per iniziare. E la moglie sbuffa. E tu devi ravanare con lo spazzolino prima di diventare completamente matto.
Ma finalmente ne esci: il pezzo di pompelmo si sfila e tu schizzi fuori dal cesso, ti infili la giacca e ti precipiti verso la porta.
Stai per uscire quando ti accorgi che la moglie ti sta guardando da in mezzo al corridoio, senza dare segno di volerti seguire, con un’occhio torvo e l’altro pieno di compassionevole schifo.
E a quel punto realizzi che non ti sei messo la camicia.
Il pompelmo: il frutto del diavolo.
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Hahahahaha… Che scena buffa! E una lettura umoristica, almeno ogni tanto, è un vero toccasana. Alla faccia del pompelmo :)))
ma ke skifo
Senti un po’, davide bombardini alias giacomo biondo, alias rossi sebastiano, alias gamba di legno, alias gargamella… vai a sfogare le tue repressioni su altri blog. Gli altri tuoi commenti li ho cassati personalmente, ma i tuoi IP sono debitamente registrati.
Gira alla larga.