I Sussurri del Lama: la percezione dei mondi sottili
Quando il Buddha parlava ai suoi allievi, molto raramente faceva accenno diretto ai mondi che materiali non sono. Eppure l’intera sua dottrina parla esattamente di ciò. Lo scopo dell’Ottuplice Sentiero è quello di condurre all’Illuminazione.
E che cos’è l’illuminazione se non la perfetta cognizione dell’unità sui tre piani principali e la dimora dell’anima nel mondo delle cause?
Oggi l’uomo, specie quello occidentale, allontanandosi sempre di più da quella che è la sua vera natura, inseguendo ricchezze materiali e desideri corporali, ha perso quasi completamente quella capacità di spingersi oltre tutto ciò. Sempre di più diviene difficile parlare di cose non materiali ma che comunque esistono e si rendono percepibili ad altri sensi oltre a quelli fisici.
Tuttavia, non aver la consapevolezza di qualcosa non implica l’inesistenza della stessa. L’inconsapevolezza genera sofferenza, imbriglia la comprensione, relegandola ad un ambito troppo ristretto. E’ come pensare di conoscere una lingua avendone studiato solo il vocabolario.
Se l’uomo si rendesse consapevole della realtà delle cose, scoprirebbe anche la vastità della propria ignoranza. Una cosa che, per quanto dolorosa, porterebbe ad uno shock talmente grande da spingere l’intera umanità in una nuova età dell’oro.
Fino a qualche decina di anni fa si poteva ancora dividere, da questo punto di vista, il mondo occidentale da quello orientale. Oggi non più: l’umanità è ormai, salvo rari casi, perduta al di qua del velo di Maya.
Questo non impedisce all’Universo di essere quello che è, ma per l’uomo esso non esiste. E’ come se un vecchio fosse rinchiuso in una casa e sostenesse che quella è tutto il mondo. L’unico a rimetterci è lui, perchè al di fuori delle quattro mura, nel frattempo la vita continua.
Ma sulla Terra ci sono persone come la maggior parte degli scienziati che sono esattamente come il vecchio chiuso in casa. Con la differenza che costoro hanno la responsabilità di mantenere chiusi al resto dell’umanità quei mondi che potrebbero renderla libera.
Non fanno un danno direttamente, ma impendendo all’uomo di sollevare davvero gli occhi al cielo, si rendono di fatto autori di un atto ben più grave: quello di impedire la vista della Luce.
La pratica della meditazione porta spesso, se condotta correttamente e per il giusto tempo, ad allargare la propria percezione fino ad includere dimensioni che sono sempre meno materiali e sempre più sottili.
Non sperimentabili dall’uomo ordinario e non rilevabili dalle attuali strumentazioni, questi mondi regalano a chi li percepisce un’ampiezza di visione che il resto dell’umanità non sperimenta, e da cui deriva una sofferenza sempre minore. E’ allora nella naturale compassione che nasce il desiderio di donare tali stati ad altri che ancora non vi abbiano avuto accesso. Ma in mezzo ad un mondo di ciechi governati da pochi orbi, chi porta la speranza della vista è un pericolo. Ed è per questo che la morale, le religioni, l’economia e, in sintesi, l’intero corpo sociale, si oppongono fieramente a chi porta doni di tale portata.
Le persone non si rendono conto che quando “non credono” all’esistenza di altro stanno semplicemente negando a se’ stesse la verità ma, soprattutto, non si rendono conto che il loro “non credere” li porterà a non sperimentare la realtà dei fatti che, dal canto loro, proseguiranno ad avvenire ed essere ugualmente.
E’ una scelta individuale, quella da compiere, e non si tratta di scegliere tra “credere” e “non credere” ma tra vivere nella luce o morire nelle tenebre.
grazie Lama T, ogni articolo che scrivi è una perla di saggezza e grazie Franz per le ottime traduzioni.
Bellissimo post.
vorrei solo dire che trovare qualcuno che ti indirizzi sulla giusta via non è assolotamente faciole, anzi, quasi impossibile, in quanto il mondo è pieno di ciarlatani e anche di creduloni!
Chgi è alla ricerca della luce è di conseguenza molto scettico, ma credo che ha più possibilità di riconoscere un maestro, una guida, ma il vero problema è: dove posso trovarlo? Credo che oggi più che mai ne abbiamo bisogno per farci cambiare questo assurda umanità!
Grazie Lama T, ogni tuo scritto ci aiuta a comprendere noi stessi e la vita.
Grazie anche a Franz che con le sue traduzioni ci permette di conoscere le esperienze e la conoscenza del Lama.
NAMSASTE