Le avventure di Tintin – Il Segreto dell’Unicorno – By Giuseppe
Le rocambolesche avventure di Tintin sono passate dalla tavolozza felice dello scomparso fumettista belga Georges Rèmi (in arte Ergé) alla impareggiabile maestria cinematografica di Steven Spielberg.
E credo che lo possiamo definire un evento storico dell’arte cinematografica (anche se vi sono già stati altri film tratti dai capolavori di Hergé, ma qui c’è la mano di Spielberg).
Così in questo godibilissimo “film d’arte” – girato con la tecnica della Motion Capture ma solo per la parte interpretativa ed emotiva (e qui siamo proprio al genio) – il giovane Tintin, reporter dai capelli rossi e i pantaloni alla Zuava, sveglio e intelligente, avventuroso, eroico e pieno di vitalità, si trova a dover risolvere il mistero dell’Unicorno, un Vascello inglese affondato dai pirati nel XVIII secolo.
Questo lo porterà, in compagnia dell’irresistibile Milù (il suo inseparabile Terrier bianco, nonché amico e collaboratore) e del Capitano Haddock (ultimo discendente del capitano del Vascello), a vivere ogni sorta di avventure per mare e per terra, volando sino in Marocco, per recuperare il “pezzo mancante” indispensabile per risolvere il mistero.
A mio modesto parere “Le avventure di Tintin” – ambientato più o meno negli anni ’30, con delle escursioni nel ’700 – è un film entusiasmante, ricco di particolari scenografici e di costumi – nonché di personaggi ben azzeccati.
Belli il Capitano Haddock, il suo acerrimo nemico Shakarine, i due comici poliziotti Dupond e Dupont, il simpaticissimo Milù…per non parlare di Tintin.
Bellissimi i disegni e i colori, dal tratto pulito e senza fronzoli.
Effetti speciali a dir poco spettacolari.
Intelligenti le trovate in pieno stile poliziesco (utili a coinvolgere il pubblico), di far sapere agli spettatori quello che i protagonisti ancora non sanno – come nel caso del cilindretto di metallo che cade sotto il tavolo di Tintin o del ricercatissimo ladro di portafogli che gli ignari Dupond e Dupont accompagnano fino in casa, avendolo scambiato per un innocuo vecchietto.
Insomma, un film che è vera dinamite, e te lo gusti tutto d’un fiato. Quando finisce vorresti già vedere l’episodio successivo (è prevista una trilogia).
Bello. Bello. Bello…ti fa venir voglia di avventura.
Scusa Giuseppe, lo hai visto in 3D? Ciao.
No Walter, l’ho visto in 2D.