Dove c’è paura non c’è amore – By Giuseppe

Ricollegandomi al post “La costruzione del falso” – nel quale Franz fa notare che non necessariamente vi dev’essere una volontà premeditata sotto tutte le “manovre” che condizionano la nostra mente e il nostro vivere quotidiano – credo  che un posto di rilievo (da osservare e su cui riflettere) vada assegnato alla paura.

Soprattutto alla paura come assenza di amore.

E quindi rivolgo una domanda a bruciapelo: “Vi è mai capitato di aver paura di chi amavate? Di qualcuno con cui vi sentivate veramente in unità? Che ne sò, il papà, la mamma, il proprio compagno o compagna?…”

Non credo.

E allora vien da chiedersi: perché abbiamo paura? Di chi o di cosa?

Se la paura è assenza di amore, di unità…allora la stessa può sorgere solo quando si sente un senso di estraneità verso gli altri o verso il mondo in generale, compreso i fenomeni naturali.

Ecco che, volontà premeditata o meno, vien da chiedersi quanto danno ci viene da ogni tipo di “manovra” e informazione che miri a generare paura.

E se qualcosa si può fare è soprattutto liberarsene individualmente, cercando senza tregua l’antitodo alla paura: l’amore, l’unità.

Perché dove c’è amore non c’è paura.

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maurizio

ciao a tutti quanti. viva la gioia,viva l’amore,viva la vita”reale”. abbraccissimo circolarissimo a franz. a presto!!!.