La Fine dell’Eternità di Isaac Asimov

Pensavo di avere letto l’intera produzione di Asimov. Eppure, per qualche motivo, questo mi era sfuggito. Una storia bellissima, totalmente incentrata sul tempo e sui paradossi dei viaggi temporali. Una prova di quanto Asimov fosse in grado di strizzare i propri neuroni fino a far loro sputare ogni goccia di idea.

Asimov qui prende letteralmente il volo, ipotizzando l’esistenza di un’intera legione di esseri umani (gli Eterni) che, estratti dal loro tempo originale, vivono in una dimensione da cui dirigono con pugno di ferro la storia del mondo, alterandone a loro piacimento gli eventi.

Tutto andrebbe liscio se non fosse per… l’amore! Il protagonista si innamora di una bellissima donna e da lì succede di tutto. O dovrei dire dall’inizio, perchè il libro stesso è un paradosso in cui a metà della storia ti ritrovi prima del suo inizio e viceversa.

Una trama costruita con una solidità concettuale ed espositiva come non se ne vedono più molto spesso. Una brillante risoluzione del perenne problema dei paradossi temporali e un’avvincente storia d’amore.

Per gli amanti della fantascienza d’autore (quella “vera” per intenderci), senz’altro un boccone davvero di lusso, scritto con la consueta maestria da uno dei suoi insuperati quanto indiscutibili capostipiti.

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2 Commenti
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Sciuscia

Uno dei pochi che non ho mai letto.