Quante vite esistono?
Come possono esistere vite diverse? La vita in senso lato che cos’è? Al di là delle definizioni di molti dotti, qual’è la qualità della vita, in contrapposizione all’assenza della stessa? Possono davvero esistere “vite diverse”?
La mia risposta, basata sull’esperienza è… no! La vita è una. Ma soprattutto la vita è ovunque. Non esiste “assenza di vita” così come non esiste “assenza di Padre”. Si manifesta in centinaia di migliaia di modi, ma è sempre lei. Il soffio della vita è unicamente quello del Padre, (se qualcuno vuol chiamarlo Madre si accomodi pure, non cambia nulla).
Non è possibile pensare ad un soffio vitale che non sia quello del Padre. Potrà trasformarsi, discendendo da altezze incommensurabili, potrà avvalersi di qualità duali, ternarie, quadrate… ma alla fine la vita, il Potere, la Volontà, lo Spirito, chiamatelo come volete, sono unico e solo appannaggio di Colui che possiamo chiamare Padre (ripeto, se volete parlare di Colei che possiamo chiamare Madre, non cambia assolutamente nulla).
Quello che cambia è di certo il modo in cui questo soffio si manifesta. Vite diverse, apparentemente tali, che assumono qualità specifiche, a volte così aliene da non essere intendibili non solo per chi è umano ma anche per chi l’umanità ha trasceso da tempo
Esseri meravigliosi o terribili, incarnati o no, espansi come interi sistemi solari o condensati al punto di stare comodamente in un guscio di noce. Guardiani, dalla dignità e letalità così espressa e percepibile da ispirare il più terribile timore, e Maestri, Donne e Creature la cui dolcezza ed il cui amore sono così grandi da spezzarti il cuore con la loro luce anche solo al minimo contatto.
Ma anche brutture, pericolo, minaccia e potenza nell’oscurità, capaci di terrorizzare un’intera galassia.
E poi giù, giù, fino che alla fine, in fondo alla scala, trovi gli esseri umani quelli che credono di avere un ruolo e quelli che invece davvero ce l’hanno. Quelli che hanno fatto della compassione la propria via di sacrificio e quelli che sembrano non vedere l’ora di traviarne degli altri.
Esseri inconsapevoli della propria luce immane ed altri, consapevoli di una piccola luce appena spuntata nel loro cuore che si sentono per questo re e regine del mondo.
Ma alla fine, per quanto tu possa pensare di aver visto, la luce è una, e così è la vita.
Poco importa chi la esprime e con quale qualità.
Questo universo è troppo vario e bello per relegarlo ad una singola per quanto espansa percezione umana.
È dall’inizio che leggo i tuoi post e questo è a mio avviso, il più dolce…
Grazie Franz