Ma al governo sono impazziti o lo fanno apposta?

Sono letteralmente cerito di fronte a quello che sta accadendo al governo negli ultimi due mesi. L’incredibile manfrina di quelli che “non vogliono stare con nessun altro” sta arrivando a dei vertici di assurdità che potrebbero essere comici se non fossero tragici.
Tre coalizioni che insieme hanno preso il 90 per cento dei voti degli italiani, e a governare c’è ancora un Monti al quale è spettato solo il 10%. Due politici e un comico (che ormai non fa davvero più ridere nessuno) che se ne fottono alla grande dell’Italia e continuano imperterriti a non governare, a non trovare un modo qualsiasi anche temporaneo di mettere da parte i propri schifosi egoismi per dare un minimo di respiro ad una situazione che, nel caso qualcuno ancora non se ne fosse accorto, viaggia sempre più verso la tragedia nazionale.
Qualcosa di assurdo, una situazione da palco di Zelig; ormai non serve nemmeno più la satira, se la fanno da soli.
Eppure questi tre figuri assommano su di sé le preferenze dei nove decimi degli italiani.
Ora, se fossero dei nuovi arrivati, o degli stupidi, potrei anche capire. Ma il fatto è che nessuno dei tre può essere definito stupido. Ergo, a questo punto, il dubbio mi sorge spontaneo: a che gioco stanno giocando?
Non posso credere che non stiano facendo tutto questo di proposito. Quindi la domanda è: cosa stanno aspettando? Veramente sono così dimentichi di ciò che dovrebbero rappresentare da continuare ostinatamente a non dare un governo all’Italia, pur di continuare a perseguire i propri interessi personali?
O c’è dell’altro che bolle in pentola?
Occhio… perchè la stanno facendo troppo stupida perchè sia anche vera!
Mi verrebbe da risposndere “e che ne so”, che non sono stupidi è quasi ovvio, ma che possano essere davvero capaci, soprattutto il comico,di dare risposte concrete non lo darei per scontato, fin dei conti non sono altro che “umani” come tutti noi, di conseguenza un po’ ci sono e un po’ ci fanno, il vero problema è capire dove inizia l’una e finisce l’altra fra le due opzioni.
Per quanto mi riguarda mi sono astenuta,sebbene abbia votato, di fare una scelta perché in realtà nulla c’era da scegliere.
Dal canto mio sto alla finestra e osservo, dai miei guai ormai è da tempo memorabile che ho compreso che ne devo uscire da sola , con un governo o senza un governo, non ho mai usufruito dei loro sconticini fiscali, dei loro finti incentivi, e soprattutto i loro decreti e leggi sono da sempre ingrate verso il cittadino.
Vadino pure come un tempo cantava Sordi,vadino pure a quel paese, e che la gente chieda di impugnare la costituzione, chieda di essere un popolo che sceglie e decide e smetta di delegare,Bakunin soteneva se vuoi rendere impossibile per chiunque di opprimere un suo simile assicurati che nessuno possa possedere il potere, finché si delega ad uno stato si continuerà ad alimentare il potere, la brezza del ruolo, l’avarazia della richezza,e quant’altro.
Il cambiamento vero nasce nelle coscienze non nelle idiologie, vecchie o nuove,io stessa mi definisco politicamente anarchica( quando una definizione mi viene richiesta) ma lungi dall’indentificare la mia identità in un movimento seppur si chiami Anarchia, la trovo nel profondo una bella idea, ma credo che Stirner e la sua idea di “individualismo” con accezione al termine sia la migliore su tutte semplicemente la condivido e altrettanto semplicemente in alcuni punti la rigetto,ma quell’ uomo aveva ragione,senza coscienza propria e collettiva si è perduti.
Un saluto