Il nesso tra potere e responsabilità

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Spes­sis­si­mo nei fumet­ti del­l’Uo­mo Ragno, si sen­te la fra­se “Da gran­di pote­ri deri­va­no gran­di respon­sa­bi­li­tà”. E’ una fra­se mol­to vera.

Di fat­to, mag­gio­re è il pote­re, mag­gio­re è la respon­sa­bi­li­tà per l’u­so che se ne fa. Una bana­li­tà se voglia­mo, se non fos­se per il fat­to che la respon­sa­bi­li­tà non esi­ste solo sul modo in cui si usa un pote­re, ma anche su quel­lo in cui NON lo si usa.

Mi spie­go meglio: se abbia­mo il pote­re di fare del bene a qual­cu­no e usia­mo quel pote­re per i nostri sco­pi per­so­na­li… beh, è evi­den­te: sia­mo degli stron­zi. Ma se non lo usia­mo quan­do potrem­mo, per moti­vi egoi­sti­ci, per­chè ad esem­pio pre­fe­ria­mo goder­ci una vita che maga­ri è agia­ta per moti­vi vari… allo­ra sia­mo degli stron­zi lo stesso!

E one­sta­men­te non sono cer­to in qua­le caso sia­mo più stronzi…

Però non ser­ve fare discor­si sui mas­si­mi siste­mi, dato che in real­tà il pote­re di cam­bia­re le cose ce lo abbia­mo tut­ti, alme­no per quan­to ci con­cer­ne. Cer­to, occor­re ren­der­si con­to che pos­sia­mo e dob­bia­mo cam­bia­re le cose al nostro inter­no se non voglia­mo pas­sa­re una vita di son­no. E poi accor­ger­ci che all’i­ni­zio non abbia­mo pro­prio il pote­re di cam­bia­re un tubo… ma abbia­mo la pos­si­bi­li­tà di met­ter­ci le gam­be in spal­la ed anda­re a cer­ca­re gli stru­men­ti per aver­ce­lo que­sto potere.

Che poi nel cer­ca­re que­sti stru­me­ti, a ben vede­re… lo stia­mo già esercitando!

Ma se noi con­ti­nuia­mo a pre­fe­ri­re il son­no di una vita nor­ma­le, dedi­ta ai soli­ti valo­ri di bas­so ran­go, basa­ta sul nul­la, allo­ra stia­mo evi­tan­do di usa­re quel pote­re, e que­sto ci met­te di fat­to nel­la posi­zio­ne del­la respon­sa­bi­li­tà di cui abbia­mo par­la­to pri­ma. Con una dif­fe­ren­za: chi potreb­be fare il bene altrui e non lo fa per moti­vi egoi­sti­ci, pre­su­mo che pri­ma o poi la paghe­rà in qual­che modo.

Ma se noi rifiu­tia­mo di fare quel­lo che pos­sia­mo per cam­bia­re noi stes­si… rima­nia­mo fot­tu­ti due vol­te: la pri­ma per­ché non abbia­mo fat­to quel­lo che pote­va­mo fare e la secon­da per­chè chi con­ti­nua a dor­mi­re sia­mo sem­pre noi, gra­zie alla nostra inazione.

Quin­di, in ulti­ma ana­li­si, la sin­te­si è: sve­glia! Se con­ti­nuia­mo a dor­mi­re come abbia­mo sem­pre fat­to, se con­ti­nuia­mo a dare le prio­ri­tà più sba­glia­te a tut­to quel­lo che non ha sen­so che le rice­va, pri­ma o poi saran­no caz­zi ama­ri. E basta pen­sa­re a come stan­no andan­do le cose nel mon­do in que­sto perio­do per ren­der­se­ne conto!

Ci si vede in giro!

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