Questo post è per condividere i motivi per cui voterò “NO”. Non per fare propaganda a questa scelta ma semplicemente per mettere sul tavolo le mie motivazioni.
Innanzitutto quelle tecniche: da questa proposta, il sistema legislativo italiano passa sostanzialmente tutto nelle mani della sola Camera, almeno per quello che riguarda la vita di tutti i giorni. Certo, molte cose rimangono di pertinenza del Senato ma quello che riguarda la vita comune resta nelle mani di una sola Camera quindi, a conti fatto dell’esecutivo e per traslato, del Presidente del Consiglio. Il che rappresenta un grosso pericolo.
Poi c’è la questione dei Senatori, che non vengono più eletti dal popolo ma scelti dalle Regioni (anche se non si capisce bene come e da dove).
E infine (ma solo per amore di sintesi) c’è il fatto che i residenti all’estero non possono essere eletti al Senato, il che ne fa automaticamente dei cittadini discriminati, in qualche modo di serie B. E questo ci porta ai veri motivi per cui voterò “NO”.
Il primo e più importante è che questo referendum è stato delegittimato dalla trasformazione in cui è incappato, da costituzionale a politico. Infatti ormai è evidente a tutti che in realtà pochi voteranno delle modifiche alla Costituzione, mentre molti di più voteranno pro o contro il Governo Renzi.
Anche l’ex Presidente Emerito Napolitano ha detto qualcosa di simile qualche giorno fa, ma appoggiando il “SI”. Ebbene proprio il Presidente del Consiglio Renzi ha per primo dato il La a questa trasformazione del referendum, quando ha affermato, mesi fa, che in caso di vincita del “NO” avrebbe dato le dimissioni (frase poi prontamente smentita poche settimane dopo).
Questo Presidente del Consiglio di un Governo per cui nessuno ha mai votato, insieme ai due precedenti, che vorrebbe cambiare la Costituzione in un modo che, sinceramente, a me non garba per nulla.
Senza contare il fatto che se l’ex Presidente Emerito Napolitano e il Presidente del Consiglio invitano a fare una qualsiasi cosa, io personalmente faccio l’esatto contrario.
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Le ragioni per cui voto “NO”
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Innanzitutto quelle tecniche: da questa proposta, il sistema legislativo italiano passa sostanzialmente tutto nelle mani della sola Camera, almeno per quello che riguarda la vita di tutti i giorni. Certo, molte cose rimangono di pertinenza del Senato ma quello che riguarda la vita comune resta nelle mani di una sola Camera quindi, a conti fatto dell’esecutivo e per traslato, del Presidente del Consiglio. Il che rappresenta un grosso pericolo.
Poi c’è la questione dei Senatori, che non vengono più eletti dal popolo ma scelti dalle Regioni (anche se non si capisce bene come e da dove).
E infine (ma solo per amore di sintesi) c’è il fatto che i residenti all’estero non possono essere eletti al Senato, il che ne fa automaticamente dei cittadini discriminati, in qualche modo di serie B. E questo ci porta ai veri motivi per cui voterò “NO”.
Il primo e più importante è che questo referendum è stato delegittimato dalla trasformazione in cui è incappato, da costituzionale a politico. Infatti ormai è evidente a tutti che in realtà pochi voteranno delle modifiche alla Costituzione, mentre molti di più voteranno pro o contro il Governo Renzi.
Anche l’ex Presidente Emerito Napolitano ha detto qualcosa di simile qualche giorno fa, ma appoggiando il “SI”. Ebbene proprio il Presidente del Consiglio Renzi ha per primo dato il La a questa trasformazione del referendum, quando ha affermato, mesi fa, che in caso di vincita del “NO” avrebbe dato le dimissioni (frase poi prontamente smentita poche settimane dopo).
Questo Presidente del Consiglio di un Governo per cui nessuno ha mai votato, insieme ai due precedenti, che vorrebbe cambiare la Costituzione in un modo che, sinceramente, a me non garba per nulla.
Senza contare il fatto che se l’ex Presidente Emerito Napolitano e il Presidente del Consiglio invitano a fare una qualsiasi cosa, io personalmente faccio l’esatto contrario.
Nel video le motivazioni sono approfondite.
Ci si vede in giro!
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